TORNA A GENOVA “FUORI FORMATO”, IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI DANZA CONTEMPORANEA

Di il 12 Giugno 2019

Dal 25 al 28 giugno, quattro giorni di full immersion nella danza contemporanea, con compagnie provenienti da tutto il mondo

GENOVA – Quattro giorni, undici spettacoli di cui due in prima assoluta e sei in prima regionale, sette film finalisti di “Stories We Dance”, la sezione dedicata alla videodanza internazionale, con la consueta tavola rotonda e un laboratorio: il tutto a testimoniare ancora una volta come nel corpo si configuri la nostra identità, tra sogni, paure, nevrosi e conflitti. Torna a Genova dal 25 al 28 giugno Fuori Formato 2019, il festival internazionale di danza contemporanea e videodanza arrivato alla quarta edizione che andrà in scena tra Villa Durazzo Bombrini, Palazzo Ducale, Cinema City e Museo Biblioteca dell’Attore.

Gli artisti protagonisti dell’edizione 2019 provengono da Genova, Modena, Bari, Copenaghen, Gorizia, Rimini e Vicenza tra cui spiccano i nomi di (Manfredi Perego, Paola Bianchi) e alcuni tra i più interessanti nomi in ascesa nel campo della danza contemporanea (Maristella Tanzi, Fabio Liberti, Giovanni Leonarduzzi, Siro Guglielmi). Le proposte provenienti dalla videodanza intersecano questi percorsi, scandagliando un reale di cui diventano proiezione o riverbero: film da tutto il mondo, 4 anteprime italiane e una europea, film premiati in festival prestigiosi, di cui una Palma d’oro a Cannes.

Per i primi tre giorni – da martedì 25 a giovedì 27 giugno – il festival si svolge tra il parco e le sale di Villa Durazzo Bombrini (Cornigliano, via Ludovico A. Muratori 5, ampio parcheggio gratuito), dove vanno in scena gli spettacoli selezionati da una call con 100 candidature,componendo giorno dopo giorno la rassegna dal vivo curata da Teatro Akropolis e Rete Danzacontempoligure.
Venerdì 28 Fuori Formato si sposta al Cinema City (vico Carmagnola 9) per una serata dedicata alla visione dei film finalisti del contest internazionale di videodanza “Stories We Dance”, selezionati tra 134 cortometraggi provenienti da 34 nazioni, preceduta da un incontro al Museo Biblioteca dell’Attore con i giurati del contest. Completa la programmazione un laboratorio di produzione audiovisiva per la videodanza a Palazzo Ducale dal 18 al 22 giugno: si intitola Corpo Spazio Immagine, è curato da Marco Longo e Alessandra Elettra Badoino di Augenblick; è rivolto sia a persone interessate ai processi di ideazione e realizzazione di un prodotto di videodanza che ad interpreti/performer, verte sulla realizzazione di un dance film, presentato fuori concorso nell’ambito di “Stories We Dance”, all’interno della tavola rotonda al Museo Biblioteca dell’Attore.

Organizzato dal Comune di Genova, il festival è curato da Teatro Akropolis, Rete Danzacontempoligure e Augenblick, in collaborazione con Società per Cornigliano, Palazzo Ducale – Genova Fondazione per la Cultura e Museo Biblioteca dell’Attore, con la sponsorizzazione di Iren ed Esselunga. È significativo segnalare, rispetto alla precedente edizione, l’aumento del numero delle candidature, la loro qualità e la sempre più consistente provenienza internazionale. Il festival attrae un numero di spettatori in costante aumento, prevalentemente giovani, la scorsa edizione ha avuto un pubblico di circa duemila persone a cui vanno aggiunti i partecipanti ai laboratori e agli incontri. L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero.

IL PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO

La quarta edizione di Fuori Formato inizia martedì 25 giugno a Villa Bombrini. Alle ore 21.00 nel salone delle Feste, in prima assoluta, la compagnia genovese Koinè Genova presenta Salvami, spettacolo coreografato e diretto da Serena Loprevite, che lo interpreta insieme ad Alice Montagna: una danza in due, un unisono che si moltiplica nel riflesso degli occhi che guardano e si ritrovano al centro del proprio falò. Bruciare come metafora di un impulso alla realizzazione di sé, una corsa fuori tempo massimo sapendo di avere già perso, e che non basterà.
Segue (ore 21.40, sala Solimena) la prima regionale di Primitiva di e con Manfredi Perego, prodotto da TIR Danza. Perego arriva alla danza dalle arti marziali e dal 2012 conduce una ricerca sul movimento primitivo verso il recupero dell’istinto, sintetizzato nella frase “origine di impulsi sconosciuti creati da noi”, un haiku che sulla scena diventa scrittura per immagini. La discesa verso le radici produce il timore per la natura che ritroviamo in noi, sentimento sperimentato da Perego con lunghi allenamenti nel bosco.
Alle 22.20 nel Salone delle Feste, la serata si chiude con la prima regionale di Semplice danza in levare di e con Maristella Tanzi, prodotto da QuaLiBò/Associazione Sosta Palmizi. Memoria, perdita e abbandono sono espressi accompagnando lo spettatore in un territorio intimo e notturno, dove il gesto danzato è ripulito dai dettagli del racconto e giunge all’essenziale: la caduta del corpo dal vuoto in uno spazio sconosciuto e non sempre accogliente, su cui si innesta la voglia di costruire un altro mondo.

Koinè Genova (©MauroPezzati)

Mercoledì 26 giugno, sempre a Villa Bombrini, Fuori Formato prosegue alle ore 20.30 nel giardino della villa con la prima nazionale di Dont’t kiss, ideato da Fabio Liberti che lo interpreta insieme a Jernej Bizjak. Danzano intorno a un bacio infinito, un contatto dolce e irriducibile come una prigione che si è scelta e da cui non si riesce a scappare. Il gesto d’affetto durante lo spettacolo perde tutto il suo significato poetico per diventare una lucida analisi sulle relazioni simbiotiche, le dipendenze e l’omosessualità. Alle 21.00 e alle 22.30 nella sala Solimena Giovanni Gava Leonarduzzi e la Compagnia Bellanda propongono Sono solo tuo padre. L’artista, partito dalla breakdance e giunto ben presto alla prova d’autore, ha scelto la strada del “footwork”, una ricerca che prevede l’uso di mani e piedi a contatto costante con il pavimento, come in una breakdance astratta. In questa performance descrive il rapporto di un padre con un figlio, imbevuto nella dimensione familiare di una violenza silenziosa dove si alimentano i sensi di colpa, fino alla resa di un uomo che chiede di essere compreso con tutti i suoi errori e il bagaglio delle cose non fatte.
Alle 21.30 nel Salone delle Feste prima assoluta di Caino di e con Nicola Marrapodi: storia di una ribellione come atto necessario all’affermazione di sé, ricerca di un amore come accettazione assoluta, tragedia inevitabile.
Alle ore 22.10 si torna alla Sala Solimena con Fabio Liberti e la prima regionale di Solo for real, spettacolo vincitore di Skopje Danslab International 2017 e del secondo premio al Solo Dance Contest del Dansk Dance Festival 2017. È un viaggio nel disturbo mentale e nella ricerca ossessiva della quiete di chi manifesta le sue fragilità e viene bollato come individuo poco produttivo. Nel più completo isolamento le immagini, le voci e i ricordi producono il caos, attimi catturati in un vuoto tra passato e presente.

Il terzo e ultimo giorno di spettacolo dal vivo è giovedì 27 giugno a Villa Bombrini. Alle ore 21.00 nella Sala Solimena va in scena la prima regionale di Alegre saudade. Concerto per corpo e chitarra, di e con Ilenia Romano che si esibisce su musiche di Bach, Barrios, Vassiliev e Zea, accanto al chitarrista Angelo Martines. Lo strumento corpo si presenta in una condizione di totale ascolto dello strumento chitarra, per un racconto di sensazioni fatto di respiri e apnee, gesti spontanei, vibrazioni e risonanze. Si prosegue alle 21.50 nel Salone delle Feste con la prima regionale di Waste Movements, primo atto per Energheia di e con Paola Bianchi, che regala una possibilità ai movimenti scartati, esclusi, abbandonati, eppure inventati durante le improvvisazioni. Un apparente riciclaggio in cui forse risiede la verità vera, perché tutto è divenire.
Infine, spazio all’ironia con p!nk elephant di e con Siro Guglielmi, alle ore 22.20 nel Salone delle Feste. Torso nudo e calzoncini, il danzatore si lancia in un gioco elegante e controllato, fatto di posture ironiche e passi disarticolati, incalzanti cambi di registro che disorientano lo spettatore. Un corpo di continua trasformazione che non si vergogna dei suoi impacci e continua a esibirsi intorno all’oggetto del suo amore.

Paola Bianchi (©BettinaFrenzel)

L’ultimo giorno di Fuori Formato, venerdì 28 giugno è interamente dedicato alla videodanza, con il contest Stories We Dance, ideato e organizzato dall’Associazione Augenblick. Alle ore 17.30 Il Museo Biblioteca dell’Attore (via del Seminario) ospita la tavola rotonda dal titolo Videodanza: proiezioni dal reale, a cui partecipano i giurati del contest Ariadne Mikou, Federica Loredan, Arianna Sortino, Matteo Bernardini.
Alle ore 21.00 al cinema City di Circuito Cinema Genova vengono proiettati i film finalisti di Stories We Dance, videodanza internazionale. Sono: A Guide to Breathing Underwater, Raven Jackson, USA 2018, 7′ 15”; Les Indes Galantes, Clément Cogitore, Francia 2018, 5′ 46”; Shadow Animals, Jerry Carlsson, Svezia 2017, 21′ 35”; Sisters, Daphne Lucker, Paesi Bassi 2018, 15′; Skip and the Rhythm Rangers, Olivier Garcia, Paesi Bassi 2018, 14′ 38″; Timecode, Juanjo Giménez, Spagna 2017, 15′ 07”; Wanderer, Peng Hsiao-Yin / Chen Yan-hong, Taiwan 2018, 13′.

Per informazioni: FuoriFormatoFestival

C.S.

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