IL RAPPER PAUZ PRESENTA “CONSIDERARE”, IL NUOVO SINGOLO CON DANI MARCECA: «GENOVA È LA MIA RINASCITA, È ARTE IN OGNI ANGOLO»

Di il 4 Aprile 2024

Il brano è su tutte le piattaforme digitali dal 23 marzo. Nella sua lunga intervista l’artista sardo racconta del ruolo che la città ha assunto nella sua vita e dell’umiltà che caratterizza il capoluogo ligure

di Alessia Spinola

GENOVA – Genova come rinascita, come fonte d’ispirazione e, tra le altre cose, come opportunità per ritrovare se stessi: è quello che è accaduto a Pauz, rapper sardo ma di stanza a Genova che dal 23 marzo è su tutte le piattaforme digitali con il nuovo signolo “Considerare“, scritto a quattro mani con Dani Marceca, voce e chitarra del gruppo punk-rock “PornoRiviste” e leader degli “Yokoano”.

Il videoclip di “Considerare” è stato girato tra Genova e Milano e vede la regia di Gin Della Vega e Iosonoaka. Il brano è uscito su etichetta La Stanza Nascosta Recordsdel musicista e produttore Salvatore Papotto, e si presta a differenti livelli di lettura: dalla fotografia di un rapporto di coppia tra sentimenti e risentimenti, passando per una denuncia più ampia di un tessuto sociale scardinato, sempre più monadico e chiuso. «In un mondo in cui la considerazione reciproca è appesa ad un filo numerico, l’essere umano sta perdendo il senso di amore per il prossimo, ormai incosciente di quello che dovrebbe essere il comune senso di redenzione», racconta Dani Marceca.

Goa Magazine ha intervistato Pauz, per scoprire di più del suo legame con la città di Genova, dove ha vissuto per qualche tempo, e del ruolo che quest’ultima ha assunto nella sua vita e carriera.

Qual è il suo rapporto con la città di Genova?

Genova, essendo una città multietnica, ha tante sfumature, tante culture, e tante particolarità che la
rendono unica. Grazie al suo mare e ai suoi tramonti mi ha fatto sentire meno la mancanza della mia terra, e poi sono una persona che si adatta molto alle situazioni. È la prima volta che vado a vivere da solo, e il destino ha voluto che la prima volta che son venuto qua fosse il giorno del mio compleanno. Sapevo che mi ci sarei affezionato subito.

Come mai la scelta di trasferirsi a Genova?

Venivo da un periodo estremamente stressante e negativo per diversi motivi, mi sentivo oppresso
dai tanti meccanismi di una piccola cittá, ma soprattutto non volevo che fosse la vita a scegliere per
me. Un giorno dissi alla mia fidanzata: “alla prima occasione di un nuovo lavoro lascio tutto e tutti, ho
bisogno di andar via per ritrovare me stesso”, per fortuna lei è molto intelligente, mi ha appoggiato
in questa scelta, e sono davvero felice che l’abbia capita.

Il capoluogo ligure è stato per lei fonte d’ispirazione?

Quando ho saputo che avrei lasciato la Sardegna decisi di smettere totalmente di scrivere, in
qualche modo volevo un “reset di fabbrica”, in modo che tutte le nuove ispirazioni venissero da
questa nuova avventura. Genova, a parere mio, è arte in ogni suo angolo, puoi davvero trarre ispirazione da qualsiasi cosa. Delle volte amo soltanto sedermi sopra un muretto, mettermi le cuffiette, e guardare il mare mentre ascolto un classico.

Ha degli artisti genovesi come punto di riferimento?

In questo momento storico e piú prettamente nel rap, Genova si è dimostrata all’avanguardia, e
per certi versi innovativa e rivoluzionaria, basta citare Tedua e Bresh tra i piú conosciuti. Ascoltando le loro interviste si può capire l’umiltá di questo posto, l’educazione di chi viene dal basso, e tutta la voglia di farcela. Io sono molto affezionato a Gino Paoli, da bambino mi innamorai della sua voce nella colonna sonora del film “La bella e la bestia”.

Che ruolo ha avuto Genova nella sua carriera?

Genova è la mia rinascita. Come persona, principalmente, e come artista. Non avevo mai firmato un contratto con un’etichetta discografica, ad esempio, mentre ora ho sentito che era il momento giusto per farlo. Genova mi sta dando tanta positivitá e sto sfruttando questo momento. Ho conosciuto svariati artisti di Genova da cui sto apprendendo molto, tra tutti Stewie che è un giovane artista e musicista poliedrico. Un altro è Toki, rapper fortissimo, con cui sto legando molto in questi mesi. La parola d’ordine di entrambi è “umiltà”, questa cosa a Genova la sto notando molto.

Vede ancora Genova nel suo futuro?

Non penso mai al futuro per paura di non godermi il presente. Questo posto mi ha totalmente conquistato a tal punto che penso che questa cosa fosse scritta da tempo nel destino, e l’unico a non saperlo fossi io.

Prossimi eventi in programma?

A breve comunicheró i prossimi eventi a Genova, ma nel frattempo posso dire che a maggio uscirá
un altro mio singolo in collaborazione con Lobina (una delle voci più belle e magiche di Genova). Il videoclip conterrà sicuramente qualche scorcio genovese, come già avvenuto con “Considerare”.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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