Il “Decameron” del Teatro Pubblico Ligure va in scena nell’area archeologica di Fiesole

Di il 1 Giugno 2020

FIESOLE – “Decameron un racconto italiano in tempo di peste” del Teatro Pubblico Ligure va in scena dal vivo in una località d’eccezione: il Teatro Romano di Fiesole. E lo fa riportando i personaggi del “Decameron” proprio sulla collina dove Giovanni Boccaccio aveva voluto farli rifugiare nel XIV secolo.

L’iniziativa avviene nell’ambito della 73ª edizione dell'”Estate Fiesolana”, festival multidisciplinare al quale per il 4° anno consecutivo il Teatro Pubblico Ligure di Sergio Maifredi partecipa come ospite.

Dopo Odissea, Iliade, Eneide, dal 25 giugno al 6 agosto arriva a Fiesole “Decameron un racconto italiano in tempo di peste” con l’introduzione di Maurizio Fiorilla, professore di Filologia della Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi Roma Tre, e cinque interpreti d’eccezione: Lucia Poli, Roberto Alinghieri, Tullio Solenghi, Dario Vergassola e David Riondino. Il progetto è ideato e diretto da Sergio Maifredi, con la consulenza letteraria di Maurizio Fiorilla, curatore delle edizioni del Decameron per Treccani nel 2011 e per Rizzoli-Bur nel 2013, e il patrocinio dell’Ente Nazionale Boccaccio.

«Decameron – dichiara Maifredi – è la festa del racconto, un inno al potere della mente di inventare la vita. Da oltre cinque anni lavoriamo sul primo grande “romanzo” della letteratura italiana per riportarlo alla sua dimensione originaria di racconto che vive nella lettura pubblica condivisa. Boccaccio stesso leggeva in pubblico il suo capolavoro. Lo facciamo, a Fiesole, luogo perfetto per ritrovarci con Boccaccio».

Boccaccio ha descritto un gruppo di giovani che, nella Firenze medievale attraversata dalla peste, si sono riuniti in un castello decidendo di occupare il tempo della quarantena raccontando delle storie. I testimoni cantori di questa tradizione sono oggi cinque artisti: Poli, Alinghieri, Solenghi, Riondino, Vergassola. Ognuno guiderà con il suo stile all’esplorazione delle novelle di Boccaccio. Salvatore Battaglia, esperto conoscitore dell’autore trecentesco, ha scritto: «I mercanti, i sensali, i contadini, gli artigiani, i frati bontemponi, i prelati mondani, le suore spericolate, i letterati, gli studenti, assieme ai ricchi borghesi, ai principi, ai cavalieri, alle gentildonne, alle avventuriere: una folla multiforme, vitalissima, incontenibile, i cui individui fanno la realtà, formano il ritmo della vita e il tessuto della società».

Gli appuntamenti saranno quattro in tutto: giovedì 25 giugno la lectio magistralis di Maurizio Fiorilla e l’interprete Lucia Poli, giovedì 9 luglio in scena l’interpretazione di Roberto Alinghieri, giovedì 23 luglio sarà invece il turno di Tullio Solenghi e infine, giovedì 6 agosto l’incontro sarà con Dario Vergassola e David Riondino.

Informazioni: http://www.teatropubblicoligure.it/

Biglietti: http://bit.ly/decameron_EF20

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