Il Ciclope di Incudine e Vasta a Riomaggiore

Di il 30 Luglio 2018

 

RIOMAGGIORE (SP) – Dopo l’alba, il tramonto. Mario Incudine e Antonio Vasta tornano dopo pochi giorni con un altro spettacolo al “5 Terre Art Festival albe e tramonti“, arrivato alla seconda edizione. I due artisti siciliani martedì 31 luglio, al tramonto (ore 20,30) al santuario Nostra Signora della Salute di Volastra, frazione collinare di Riomaggiore, presentano il canto IX di Odissea un racconto mediterraneo dedicato al Ciclope, che da anni portano in giro per l’Italia, moderni interpreti del progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure.

 

Il canto IX è il primo cunto di Odisseo. È il racconto con cui inizia la “versione di Odisseo”. Alla reggia di Alcinoo, Odisseo ascolta Demodoco il cantore narrare della guerra di Troia e dei ritorni degli eroi sopravvissuti. Odisseo piange e si rivela ad Alcinoo. Omero dal racconto in “oggettiva” passa al racconto in “soggettiva”. Odisseo dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con gli “effetti speciali”, con il ciclope Polifemo, certo di catturare l’attenzione del re e di ottenere da lui navi per tornare ad Itaca.

 

Mario Incudine, artista di straordinario talento, attore, cantante, scrittore, dopo il successo de Le Supplici a Siracusa di cui ha firmato la regia con Moni Ovadia e di cui è stato interprete e traduttore in lingua siciliana, affronta a suo modo questo “cunto”. Lo trasforma in un vero e proprio canto con musiche scritte appositamente da Antonio Vasta, suo fidato collaboratore.

 

Il Ciclope di Omero si contamina con la riscrittura di Pirandello e di Sbarbaro, entrambi “traduttori” del Ciclope di Euripide. Ed è interessante notare che Pirandello lo traduca a ridosso della prima guerra mondiale e Sbarbaro della seconda. Il Ciclope anche questo è: la forza bruta contro l’intelligenza, la violenza contro l’accoglienza.

 

 

“Il 5 Terre art Festival albe e tramonti”, iniziato il 3 luglio, comprende sei appuntamenti ed è dedicato all’Odissea, in particolare a uno dei progetti di punta di Teatro Pubblico Ligure, Odissea un racconto mediterraneo, ideato e diretto da Sergio Maifredi, con la consulenza letteraria di Giorgio Ieranò e Marco Nucci. Gli spettacoli, come l’anno scorso, andranno in scena in alcuni dei luoghi più belli della Liguria, in un ambiente unico e noto ai turisti di tutto il mondo, in due momenti speciali della giornata: all’alba e al tramonto, quando la luce naturale riserva agli occhi i suoi effetti più speciali. Teatro fuori orario per un pubblico in cerca alle spalle dei borghi, davanti a santuari che da secoli sono stato eretti per proteggere gli abitanti di questi luoghi isolati e splendidi.

 

Il “5 Terre Art Festival albe e tramonti” è realizzato da Teatro Pubblico Ligure con il sostegno di Regione Liguria, Ente Parco Cinque Terre, Comuni di Riomaggiore di emozioni, perché se al tramonto gli spettacoli sono davanti al mare, all’alba si spostano tra i boschi, Monterosso e Vernazza.

 


 

c.s.

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