DENTE E GUIDO CATALANO A GENOVA – INTERVISTA COL POETA TORINESE

Di il 25 Gennaio 2018

Arriva alla Claque “Contemporaneamente insieme”. Il 10 febbraio i due artisti saranno sul palco a parlarci – e cantarci – d’amore. Catalano ci racconta come sta andando il tour con Dente, dalla passione condivisa per la musica ai progetti futuri “Non escludo di aprire un ristorante con lui”

 

di Marianna Mancini

 

Sappiamo per certo cosa non sarà: né un reading né un concerto. Giuseppe Peveri, in arte Dente, e Guido Catalano contemporaneamente insieme su un palco dove non si distingue più il confine tra musica e poesia, il tutto sotto la direzione teatrale di Lodo Guenzi, frontman de Lo Stato Sociale.

 

Se il cantautore di Fidenza ci metterà la stessa cura con cui scrive i testi delle sue canzoni, con la delicatezza che solo un vero cultore della parola può avere, Catalano porterà avanti la sua crociata per far innamorare (di nuovo) i giovani della poesia a colpi di rock. Il piatto principale? L’amore, raccontato dall’intreccio di penna e chitarra.

 

L’insolita coppia sarà a Genova al Teatro La Claque sabato 10 febbraio (qui i biglietti in prevendita), ottava tappa di un tour che a Milano e Torino è già andato sold out. Abbiamo chiesto (invano) a Catalano di svelarci qualche sorpresa e di raccontarci i retroscena dello spettacolo.

Il tour è iniziato a Saluzzo questo 20 gennaio, con una promettente prima tappa sold out. Chi In corso d’opera è difficile fare bilanci, ma come si sta evolvendo Contemporaneamente insieme? Sta prendendo la piega sperata o avete soprese?

 

Non ti nego che eravamo entrambi piuttosto in ansia prima della prima. Lo spettacolo in questione ha una componente di novità forte rispetto alle cose che siamo abituati a fare singolarmente. Detto questo, la prima è andata davvero bene e ci siamo divertiti, cosa fondamentale in questo mestiere. Devo dire che anche il pubblico ha reagito gran bene. Dunque fino a qui mi posso dire contento.

 

 

Le parole sono importanti per entrambi, e nel vostro lavoro nulla può essere lasciato nulla al caso. Come è nata la scelta del titolo per lo spettacolo?

 

Ci abbiamo impiegato un sacco a trovare il titolo. Siamo passati da una mezza dozzina di opzioni prima che Dente avesse l’intuizione di chiamarlo “Contemporaneamente insieme”, titolo che ha molto senso, soprattutto dopo aver visto lo spettacolo.

 

 

Guido, tu al contrario sei reduce da un tour di reading che ha ormai reso il palco del teatro una tua seconda casa, ed hai già collaborato in passato con altri musicisti. Stavolta però hai l’occasione per far emergere ancora di più la tua anima da rockstar (mancata, come cita la tua autobiografia). Qual è la tua impronta musicale nello spettacolo?

 

Da diverso tempo considero le mie poesie come canzoni con la musica e il ritmo dentro. Nello spettacolo c’è anche un momento speciale in cui faccio una cosa legata alla musica ma non posso dirtelo perché è un segreto. E poi in questa esperienza alcune mie poesie si fondono letteralmente con la musica di Dente. Insomma l’impronta musicale è forte in quel che faccio in “Contemporaneamente insieme”.

 

 

La regia di Lodo Guenzi è stata un vero e proprio collante per dare forma alle vostre idee. Nonostante il suo contributo sia qui legato al teatro, nella formazione di Lodo sono certamente centrali tanto la componente musicale e quanto quella poetica. Nella sua lettura del vostro progetto prevale più la sua anima da musicista o a quella da scrittore?

 

Direi più quella di uomo di teatro. Lodo ci ha dato una mano importantissima e il suo occhio esterno ha dato un contributo fondamentale. Lavorare con lui è stata un’esperienza piacevole e credo di avere imparato delle cose, il che è bello e importante.

 

 

È ancora presto per fare un bilancio, ma siamo certi che questa esperienza insieme vi stia dando molti spunti per progetti futuri. Cosa state imparando e assorbendo l’uno dalla personalità dell’altro?

Io sto imparando che Dente ama tantissimo mangiare prelibatezze e cucina molto bene, dunque non escludo di aprire un ristorante con lui. Per il resto mi piacerebbe che questa esperienza non rimanesse fine a se stessa, anche se in questo momento non so quali strade potremo condividere contemporaneamente insieme nel futuro.

 

Niente spoiler dunque, ma non ci resta che fidarci: pare che questa coppia abbia ancora qualcosa da raccontarci sull’amore…

 

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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