“Versus”: anteprima nazionale alla Tosse

Di il 29 Novembre 2019
francesco carbone

GENOVA-Sabato 30 novembre si torna alla Tosse dove alle ore 20.30 la compagnia Balletto Civile apre al pubblico gli appunti della sua nuova indagine di drammaturgia fisica con Versus nel nome del padre del figlio e della libertà. Nella stessa giornata alle ore 19 ha luogo la masterclass per under20 Danza e meditazione studio con i movimenti di Gurdjeff, seguita dalla seconda Pillola Performativa di Vallebona/Blanchut.

Con Versus la compagnia Balletto Civile apre al pubblico gli appunti della sua nuova indagine di drammaturgia fisica. La scatola scenica esplosa, densa di luce e riverbero di suono, è un rinnovato luogo sacro per la comunità. I corpi nel vuoto, con la potenza narrativa che attinge a una sorgente antica, ritrovano la vibrazione che governa i fenomeni naturali, i cieli, le costellazioni. Uno stare crudo e poetico, una drammaturgia per immagini.

Gruppo nomade per definizione, animato da una forte tensione etica, Balletto Civile nasce nel 2003 fondato da Michela Lucenti. L’approccio creativo è una ricerca basata sul movimento che emerge dalla profonda relazione scenica tra gli artisti. Nelle loro creazioni il teatro, la danza e il canto interagiscono naturalmente dando vita a un linguaggio totale.

30 novembre ore 20.30 sala Aldo Trionfo; 1 dicembre ore 18.30 sala Aldo Trionfo

Durata 60 minuti

Biglietti 12 euro

Domenica 1 dicembre alle ore 16 va in scena lo spettacolo Granelli che affronta con il giovane pubblico il tema dell’inquinamento e dell’ecosostenibilità.Alle ore 18.15 terza ed ultima Pillola Performativa con Natalia Vallebona, seguita alle 18.30 dalla replica di Versus nel nome del padre del figlio e della libertà.

La nuova settimana inizia il 2 dicembre alle 19 con la presentazione, nelfoyer della sala Aldo Trionfo, del libro Altri corpi/Nuove Danze del critico Andrea Porcheddu in conversazione con Roberto Cuppone. Alle ore 20.00 in scena Emanuela Serra con Loose dogs: un atto poetico dedicato a chi dissente che unisce scrittura e parola a una ricerca quotidiana sull’azione danzata e la scomposizione fisica.

Alle 20.30 Michele Abbondanza e Antonella Bertoni conLa Morte e la fanciulla mettono in scena tre differenti “capolavori”: uno musicale – il quartetto in re minore di Schubert La morte e la fanciulla -, uno fisico – l’essere umano nell’eccellenza delle sue dinamiche – e uno spirituale-filosofico: il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi.

A chiudere la serata, in Agorà, la prima nazionale di Chibani di Aziz El Youssoufi che descrive lo spettacolo così: «Chibani ha come punto di origine la mia presenza in scena, le tappe che ho dovuto attraversare durante questi 25 anni, le sfide che devono raccogliere i danzatori, gli artisti e tutte le persone che si impegnano in un percorso incerto poiché autentico ma fragile. Per la prima volta racconto il retroscena del mio cammino artistico».

C.S.

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