”Resistere e Creare”: al Teatro della Tosse la Akram Khan Company con “Chotto Desh”

Di il 12 Aprile 2024

GENOVA – Il 20 e 21 aprile al Teatro della Tosse ancora un grande ospite internazionale per la decima edizione di Resistere e Creare con la Akram Khan Company e la sua produzione per famiglie CHOTTO DESH.

Unendo squisitamente il Kathak e la danza contemporanea con testi parlati, animazioni oniriche, immagini e musiche originali, CHOTTO DESH  è  una esperienza di teatro-danza incantevole e toccante, tutta dedicata ai piu’ giovani;  un racconto avvincente che celebra la resilienza dell’animo umano nel mondo moderno.

Adattato dalla direttrice del Theatre-Rites Sue Buckmaster nel 2015 basandosi su DESH di Akram Khan –  spettacolo vincitore del premio Olivier acclamatissimo dalla critica –   lo spettacolo è la storia commovente di un giovane che cerca di trovare il suo posto nel mondo.

Nato dal successo internazionale di DESH , spettacolo autobiografico del celebre coreografo e danzatore anglo-bengalese Akram Khan , vincitore dell’Olivier Award e acclamatissimo  dalla critica, arriva a Genova il 20 e 21 aprile nell’ambito della rassegna  di danza Resistere e Creare CHOTTO DESH  (Piccola Patria).

Adattamento  realizzato  nel 2015 dalla regista di Theatre-Rites Sue Buckmaster   lo spettacolo, dopo un primo  tour tra il 2015 e il 2018, nel  2023 ha ripreso il suo viaggio per il mondo, per continuare a catturare una nuova generazione di pubblico,  ispirandone la creatività per  favorire una piu’ varia  visione del mondo.

Credo che i giovani debbano avere accesso alla stessa qualità di teatro e danza che hanno gli adulti. Il lavoro dovrebbe ricevere la stessa attenzione ai dettagli e la stessa considerazione del lavoro degli adulti – ha dichiarato Sue Buckmaster – Alcuni sostengono che questo sia un investimento per il nostro futuro: permettere ai giovani di fare esperienze artistiche che consentano loro di riflettere sulla propria esperienza del mondo. Alcuni sostengono che si tratta di ispirare gli artisti del futuro. C’è chi sostiene che dobbiamo far vivere ai bambini esperienze positive nel presente, indipendentemente dalle aspettative future, perché vogliamo far capire loro che valgono”.

CHOTTO DESH  è un sogno ad occhi aperti che, tra danza, musica, testo e animazioni video, racconta le fasi più delicate della crescita di un individuo, la relazione con i propri genitori, la ricerca della propria identità. 

La storia di un ragazzo che sogna di diventare un danzatore, quella di un figlio che si ribella alla volontà del padre, il mito di un bambino capace di far arrabbiare gli dei della foresta rubando il loro miele si intrecciano sul palco nell’interpretazione di un unico giovane danzatore che, nel segno inconfondibile di Khan, mescola danza classica indiana (Kathak) e danza contemporanea occidentale. 

Ad interagire con lui animazioni oniriche di enormi elefanti, simpatici coccodrilli, nuvole di farfalle, alberi, fiori e piante. 

Un’incantevole e toccante esperienza di teatro-danza per i piu’ giovani  e le loro famiglie, da vivere insieme, per diventare grandi o riscoprirsi nuovamente bambini.

BIO 

Akram Khan

Direttore Artistico/Coreografo

Akram Khan è uno dei più celebri artisti nel mondo della danza di oggi, che ha costruito la sua reputazione sul successo di produzioni fantasiose, altamente accessibili e profondamente toccanti come Jungle Book reimagined, Outwitting the Devil, Until the Lions, Kaash, iTMOi (in the mind of igor), DESH, Vertical Road e zero degrees. Come professionista istintivo e naturale, Khan è stato una calamita per artisti di fama mondiale provenienti da culture e discipline diverse, come il National Ballet of China, l’attrice Juliette Binoche, la ballerina Sylvie Guillem, i coreografi/ballerini Sidi Larbi Cherkaoui e Israel Galván, la cantante Kylie Minogue, gli artisti figurativi Anish Kapoor, Antony Gormley e Tim Yip, e i compositori Steve Reich, Nitin Sawhney, Jocelyn Pook e Ben Frost. Uno dei momenti salienti della sua carriera è stata la creazione di una componente della Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che ha riscosso unanimi consensi.

Sue Buckmaster

Direttrice

Sue è il Direttore Artistico del Theatre-Rites e vanta molti anni di esperienza come regista e specialista di marionette, lavorando con un’ampia varietà di compagnie tra cui il National Theatre, la Royal Shakespeare Company e lo Young Vic. Nel 2018 le è stato conferito un Dottorato ad honorem per il suo eccezionale contributo al teatro. Per il Theatre-Rites, Sue ha creato 29 produzioni teatrali e caratteristiche i cui committenti includono Sadler’s Wells, Manchester International Festival e Salzburg Festival. Nel 2015 ha diretto Chotto Desh e nel 2020 ha collaborato nuovamente con la Compagnia per dirigere Chotto Xenos, un adattamento del pluripremiato XENOS di Akram Khan, per un pubblico di famiglie. Nel 2021, Sue è stata co-autrice di un libro sul Theatre-Rites insieme al membro del Consiglio d’Amministrazione e docente dell’Università dell’Essex, Liam Jarvis. Theatre-Rites, Animating Puppets, Objects and Sites celebra il 25° compleanno della compagnia ed esplora il loro approccio unico alla narrazione visiva.

INFO E BIGLIETTERIA 

Biglietti

Adulti 25 euro

bambini euro 10 

Under 28 alla prima  euro 15
Scuole danza  euro 18
Riduzioni per gruppi di almeno 20 persone scrivendo a promozione@teatrodellatosse.it

È possibile prenotare telefonando al botteghino del Teatro della Tosse al n. 010/2470793 dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00 oppure acquistare i biglietti sul sito www.teatrodellatosse.it

Informazioni: Botteghino tel. 010.2470793 o promozione@teatrodellatosse.it

Aggiornamenti e dettagli sul sito www.teatrodellatosse.it e sulla pagina Facebook Fondazione Luzzati Teatro della Tosse.

Tutti i biglietti sono sempre acquistabili online su www.teatrodellatosse.it.e su www.happyticket.it.

www.teatrodellatosse.it

CS.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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