Prosegue al Sivori la programmazione di “Toro scatenato” di Scorsese

Di il 7 Settembre 2018

 

GENOVA – A grande richiesta prosegue la programmazione di “Toro scatenato” di Martin Scorsese al cinema Sivori, una delle sale di Circuito Cinema Genova. Il film fa parte della rassegna “Il cinema ritrovato” ed è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna che lo distribuisce nelle sale di prima visione. Reso indimenticabile anche dalla straordinaria interpretazione di Robert De Niro nei panni del pugile Jake La Motta, si potrà vedere al cinema Sivori (salita Santa Caterina 48 r. – tel. 010/5532054) lunedì 10 (ore 16,30 – 19,30 – 21,30) e giovedì 13 settembre (ore 19). In lingua originale con i sottotitoli in italiano.

 

«Girai Toro scatenato – ha dichiarato il regista – come un kamikaze. Ce l’avevo messa tutta e pensavo che sarebbe stato il mio ultimo film». Era il 1979 e Scorsese stava attraversando una profonda crisi personale: un matrimonio fallito, la dipendenza dalle droghe e dalle medicine, il fiasco di New York, New York, una malattia – l’asma – che insieme a tutto il resto lo avevano ridotto a 49 chili. Invece De Niro per il film ne ingrassò di trenta. Non voleva trucchi per interpretare la storia del pugile italoamericano di cui lui stesso aveva proposto la biografia all’amico d’infanzia Scorsese. Che infatti dirà: «Il film è nato da Robert De Niro. Bob aveva una vera ossessione per Jake La Motta e insisteva. Io sulla boxe non sapevo niente e mi chiedevo se saremmo stati in grado di articolare nel modo giusto il personaggio, ma avevamo deciso di farlo, di tornare a fare cinema insieme. E posso dire che questo film è la culminazione di tutto ciò per cui ho lavorato da quando ero giovanissimo».

 

Robert De Niro con Toro scatenato vince il premio Oscar per la migliore interpretazione maschile. Le riprese furono interrotte sei mesi durante i quali ingrassò trenta chili. Ma non è questo l’unico dato a prove del coinvolgimento totale dell’attore. Per ben due anni, infatti, De Niro si allenò sul ring con lo stesso La Motta. Il film è ambientato nel 1941. Jack La Motta inizia a tirare i primi pugni a New York, ma non riesce a sfondare perché non vuole sottostare alle regole della malavita che controlla la boxe. Jack però é così bravo che riesce comunque a vincere il titolo della sua categoria. Ma gli anni dei trionfi passano ed arriva anche la crisi.

«Il tema del film è la sopravvivenza», ha detto Scorsese. LaMotta, nel corso di una vita inimitabile, lotta all’ultimo sangue per sopravvivere a se stesso, tentando vanamente di non precipitare nella spirale delle proprie nevrosi e dei propri fallimenti. «Combattimenti regolari non ne esistono», ha aggiunto Scorsese, riferendosi forse più alla vita che allo sport, alla fatica immane che ognuno deve affrontare sul proprio ring privato. Anche per questo Toro scatenato, con tutto il carico di brutalità che lo accompagna, è un film spirituale. Oltre a essere una malinconica lezione sul tempo e sulla vocazione distruttiva dello spettacolo.

 


 

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c.s.

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