Parco Pallavicini: una Montagna Incantata, visita guidata attraverso un percorso pieno di sorprese

Di il 31 Maggio 2022

GENOVA- Non solo un giardino, è molto di più. Un percorso ricco di sorprese inaspettate. Un sentiero inciso in una montagna da percorrere senza mai tornare indietro. La sensazione di perdersi ma poi, con fiducia, anche di ritrovarsi. Un po’ diversi.

Cancelli, porte socchiuse, cani rabbiosi, ombre e luci, archi che si trasformano, grotte che dall’oscurità del profondo ci portano allo splendore del cielo, Tritoni che placano le nostre tempeste e divinità che ci accolgono nel loro giardino. E tanto tanto altro. Non è fantastico che tutto questo venga narrato attraverso un percorso immerso nella natura? Che tutto questo sia nato da menti geniali dell’800? Che l’invito sia a non tornare mai indietro e ad amare il nostro presente con fiducia nel cambiamento?

Il Parco Durazzo Pallavicini di Pegli, realizzato tra il 1840 e il 1846 , su progetto dell’architetto Michele Canzio, per volere del marchese Ignazio Alessandro Pallavicini, rappresenta un’eccellenza nell’ambito del giardino storico romantico italiano ed europeo.

Caratteristica unica di questo giardino che si sviluppa su 8 ettari di collina, è quella di essere strutturato su un racconto teatrale a sfumature esoterico-massoniche che rendono la visita un’esperienza storico-culturale, paesaggistico-botanica ma anche meditativo-filosofica.

INFO E BIGLIETTI

€ 20,00 compreso biglietto d’ingresso. € 15,00 fino a 18 anni

Prenotazione obbligatoria SMS/WhatsApp al 328 4222168, a cura di Dalet Tracce di Memoria. Visita ripetibile in altre giornate e quasi ogni fine settimana.

Durata della visita : tre ore e mezza.

Purtroppo al momento non raggiungibile da persone con disabilità motoria in carrozzina.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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