La danza ancora protagonista al Teatro della Tosse per “Resistere e Creare”: il programma dal 10 al 15 ottobre

Di il 9 Ottobre 2023

GENOVA – La danza è ancora protagonista alla Fondazione Luzzati Teatro della Tosse con la rassegna di danza internazionale “Resistere e Creare” che prosegue con una seconda settimana di appuntamenti dal 10 al 15 ottobre: un intenso programma con la prima nazionale del nuovo spettacolo dei Rootless Root, i lavori di  Roberto Zappalà, Abbondanza/Bertoni, Piergiorgio Milano, Natalia Vallebona e Faustino Blanchut; e ancora una tavola rotonda sullo stato dell’arte della danza, presentazioni e laboratori dentro e fuori dalle sale.

Il programma completo delle giornate:

10 ottobre – h.19.30 – Teatri di S. Agostino – Sala Trionfo

VAGUE – Coreografia sospesa sulle onde del mare – PRIMO STUDIO INDOOR

Ideazione, direzione e coreografia: Piergiorgio Milano

Performer: Viviane Miehe, Piergiorgio Milano

Musiche originali dal vivo: Steeve Eton

Costumi: Carine Grimonpont

Costruzione struttura: Florian Wenger

Supervisione struttura: Louis Schwartz

Scenografia: Vienna, Piergiorgio Milano

Luci: Alberto Ciafardoni

Con l’indispensabile aiuto di: Florent Hamon

Un ringraziamento speciale a: Mad Beltrami e Claudio Stellato

Produzione: Marta Gallo – Gelsomina

Manifesto: Alessandro Gallo

Grafica: Luca Tagliafico

Side project: Ogyre

In collaborazione con: Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Electropark, Posidonia Green Project

BIGLIETTI Euro 5

Vague, nato come uno spettacolo site-specific di circo e danza per la spiaggia e il mare, ha debuttato nel settembre 2022 all’interno del Festival Resistere e Creare del Teatro della Tosse a Genova Voltri, nell’ambito della programmazione di Electropark.

La coreografia è una riflessione sulla fragilità degli ecosistemi costieri e marini e sulla nostra relazione con essi e si nutre totalmente dell’ambiente per cui è stato pensato, diventandone parte integrante, simbiotica, quasi necessaria.

Una struttura-scultura si innalza a 6 metri di altezza: è una nave senza una rotta da seguire, le sue vele bianche cercano il vento, lo inventano se necessario, i danzatori sono sospesi, nel naufragio pochi gesti sono possibili. Il movimento coreografico combina diverse tecniche circensi: palo cinese, verticalismo, danza aerea ed equilibrismo e le fonde con la danza contemporanea, dando vita ad un linguaggio coreografico radicalmente transdisciplinare che costituisce l’essenza della ricerca di Piergiorgio Milano – sul confine tra teatro, danza contemporanea e circo di creazione.

Racconta l’autore: “Il protagonista è il mare: simbolo divino, specchio delle paure e dei sogni di chi lo guarda, orizzonte delle speranze e delle sconfitte dei suoi navigatori, abisso di vita e di morte, presente e storico allo stesso tempo.”

L’intenzione di contribuire alla sensibilizzazione del pubblico sulle tematiche ambientali per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda climatica 2030 passa dalla divulgazione dei principi chiave dell’Ocean Literacy e dalla messa in atto di pratiche produttive sostenibili.

Per il 2023, accanto all’evoluzione del progetto sulla spiaggia, Piergiorgio Milano ha lavorato ad una nuova forma della sua creazione che debutterà nel cartellone del Torinodanza festival, prima tappa di un nuovo studio che porterà dal 2024 ad uno spettacolo inedito pensato non più esclusivamente per le spiagge, ma per spazi aperti, spazi non convenzionali e infine per le sale teatrali.

Lo spettacolo è stato prodotto grazie al bando di Compagnia di Sanpaolo “ART~WAVES. Per la creatività̀, dall’idea alla scena” che unisce ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

BIO PIERGIORGIO MILANO

Piergiorgio Milano inizia la sua formazione alla scuola di circo Flic di Torino. Nel 2004, si trasferisce a Tolosa dove studia a le Lido, il centro nazionale delle arti circensi. In questi anni si afferma la sua vocazione per la danza contemporanea. Da Tolosa quindi si sposta ad Amsterdam, alla scuola SNDO. In questo periodo co – fonda il collettivo 320chili, uno dei primi gruppi italiani di circo contemporaneo. Si trasferisce poi a Bruxelles, dove stabilisce la sua base dal 2008, per poi viaggiare in tutta Europa lavorando come performer per molti coreografi internazionali (James Thierre, Sidi Larbi Cherkaoui e David Zambrano) e, soprattutto dopo il 2015, per presentare le proprie creazioni originali, sostenute e presentate da alcuni dei più importanti teatri europei come: Les Halles de Schaerbeek Bruxelles, Théâtre National Bruxelles, Espace Malraux Scène National Chambery, L’odyssee Scène National, Espace Periferique Parigi, Le Prato Pole national du cirque de Lille, TorinoDanza Festival, Festival Vie ERT, I teatri Reggio Emilia, Auditorium Parco della Musica Roma…e molti altri.

Lavora spesso come coreografo o regista per altre compagnie o eventi. È stato coreografo per il film “Il flauto magico” prodotto da Paco Cinematografica Roma; e per il 15° World Design Festival di Milano. È stato consulente artistico o coreografo per molte compagnie di circo e danza: Les choses de Rien, La ruspa rocket, Feria Musica, e molti altri artisti solisti. Conduce laboratori di danza e teatro fisico nelle più importanti scuole professionali di circo contemporanea e di danza. È stato invitato a insegnare a: SEAD Salisburgo, Danscentrumjette Bruxelles, Opus Ballet Firenze, Scuola di Circo Le Lido, Tolosa, Scuola di Circo Flic Torino, Scuola di Circo Lille de Lomme, Dance Studio Cumana Atene. Nella sua carriera ha ricevuto diversi premi tra i quali: il Premio del pubblico al concorso Mas Danza per lo spettacolo Denti nel 2009; Premio Equilibrio 2010 per lo spettacolo Ai Migranti e il Premio Equilibrio 2015 per lo spettacolo Pesadilla. E nel 2017, la Nomination per il miglior spettacolo di circo belga per Pesadilla e la Selezione speciale per il festival di Avignone del Théâtre de Doms. Dal 2019, grazie alla vincita del bando “ORA! – produzioni di cultura contemporanea” Compagnia di San Paolo, ha intrapreso una ricerca artistica sulla montagna con due spettacoli « Au bout des doigts » e «White out», attualmente in tour in Europa e in Italia. Con « White out » nel 2021 ha ricevuto la Selezione speciale RTBF. Nel 2021 e nel 2022 il suo progetto Vague è vincitore del bando “Art waves dall’idea alla scena” Compagnia di San Paolo.

12 ottobre – h.20.30 –Teatri di S. Agostino – Sala Agorà/LA Claque

THE RANCH IS EMPTY – Capitale umano

Coreografia e messa in scena Natalia Vallebona

Drammaturgia Faustino Blanchut

Interpreti Faustino Blanchut, Éléonore Pinet Bodin, Marianna Moccia, Maxime Pichon, Patryck Klos/ Alvaro Valdes, Natalia Vallebona

Composizione musicale Patrick Belmont

Arrangiamento musicale dal vivo Maxime Pichon

Produzione Poetic Punkers

Inserito nel Progetto Go Towards – Boarding Pass Plus 2022

BIGLIETTI Euro 5

Riscoprire l’altro è l’unico rifugio possibile, la lotta più speranzosa e rivoluzionaria di tutti i tempi.

Un corpo a corpo che ossessiona. La relazione che diventa manipolazione. Un corpo vivo che si svuota del suo peso emotivo e diventa carcassa.

Intorno la città che vive, distratta. Il futuro, che a ben guardare, non sembra avere un aspetto accogliente. Un progresso che ci ha resi distanti, incapaci di “sentire” l’altro. La danza urbana di The Ranch is Empty, ispirata agli scatti del fotografo Sebastião Salgado sui viaggi dei migranti, ci scuote e ci interroga: chi stiamo lasciando indietro nel nostro viaggio verso il futuro? Quanto siamo diventati indifferenti?

All’individualismo per la sopravvivenza, però, esiste alternativa: l’incontro con l’altro, con la tenerezza, con chi ci ricorda da dove veniamo e insieme dove stiamo andando.

BIO

Natalia Vallebona è un’artista indipendente di origine italiana. Nomade dal 2005, Natalia insegue in Europa delle linee di ricerca tra la danza, il teatro, collaborando con diversi coreografi e registi come Thierry Verger, Gabriella Maiorino, LaFura dels Baus, Les Ballet C de la B, Balletto Civile, C&C Company, Ben Fury, Hedi e Ali Tabhet, Quan Bui Knoc. Dal 2013, Natalia condivide come professoressa e coreografa invitata in numerosi centri e accademie di danza e teatro fisico europee (Codarts, Teatro stabile Torino, Charleroi Danse, Micadanses, Talk Project, Circo Vertigo…). Attualmente collabora come interprete con Quan Bui Knoc (Ballet C de la B) e Ben Fury (Sidi Larbi Cherckaoui) e Ali e Hedi Tabhet in Belgio e Balletto Civile in Italia. Parallelamente continua il suo personale lavoro di ricerca e creazione con il collettivo Poetic Punkers.

Faustino Blanchut è un interprete e drammaturgo di origine franco svizzera argentino. La ricerca tra diversi linguaggi scenici è un concetto chiave nel suo approccio all’arte scenica. Lavora come interprete per Tiziana Amaboldi, Volker Hesse, Livio Andreina, Balletto Civile e Michela Lucenti, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse. Parallelamente al lavoro come interprete si dedica fin da subito alla creazione dei suoi propri lavori. Il suo primo lavoro, La Mauvaise Herbe, è ancora in tournée con 16 date da febbraio a marzo 2002 a Parigi. Nel 2016 incontra a Bruxelles Natalia Vallebona, con la quale inizia a collaborare, dapprima come interprete e poi dal 2017 anche come coautore e drammaturgo del collettivo Poetic Punkers. Insieme realizzano numerosi progetti di ricerca e creazione. Nel 2020 iniziano ad interessarsi ad un altro macro – tema “Homo homini lupus” iniziando così la ricerca per la prossima creazione “The Ranch is Empty”. La loro ricerca vince diversi premi per la scrittura scenica fra i quali: Premio Giovani Realtà del Teatro, Nico Pepe, 2017 – Mouvement Contemporanain Micadanses 2018 – Premio Expolis 2019. Dal 2020 sono artisti associati alla compagnia italiana Abbondanza/Bertoni che sostiene il loro lavoro artistico. Creano il LOBO Festival, un incontro annuale tra le arti, prima edizione a Montbrun Bocage (FR) dal 23 al 28 agosto 2021.

13 ottobre – Teatri di S. Agostino

h.18.30 –– Foyer Tonino Conte

CONFINI CONFLITTI ROTTE – Geopolitica della danza

Presentazione del libro di Elisa Guzzo Vaccarino – Scalpendi editore

Intervengono Elisa Guzzo Vaccarino (autrice) e Birdmen Magazine

INGRESSO LIBERO

Elisa Guzzo Vaccarino, studiosa, saggista e critica della danza, presenta il suo ultimo libro Confini conflitti rotte. Geopolitica della danza, Ed. Scalpendi, in dialogo con Birdmen Magazine.

Dall’Excelsior ottocentesco agli anni Duemila, una mappatura del ruolo geopolitico della danza in un’ottica globale, complessiva e comprensiva delle questioni di “razza”, genere, identità, costume.

“La danza – scrive Elisa Guzzo Vaccarino – rispecchia l’organizzazione delle comunità, i conflitti, le battaglie ideologiche, i confini che dovrebbero ingabbiarla”.

h.20.30– Sala Trionfo

SIOPE/SILENCE – PRIMA NAZIONALE

Ideazione e coreografia  Linda Kapetanea, Jozef Fruček

Musiche  Vassilis Mantzoukis

Scene  e Costumi  Paris Mexis

Disegno luci design Perikles Mathiellis

Sound design – Sound engineer Christos Parapagidis

Collaboratore scientifico Kostas Vrachnos

Testi a cura di Ioanna Nasiopoulou

Assistente scene e costumi Alegia Papageorgiou

Costruzione puntelli Ilianna Skoulaki

Video Blaec Cinematography

Trailer Albert Vidal / Vertex Comunicacio

Foto Elina Giounanli

Performers (in ordine alfabetico) Maria Bregianni, George Dereskos, Linda Kapetanea, Anastasis Karachanidis, Christos Strinopoulos, Alexandros Vardaxoglou

Produzione esecutiva Polyplanity Productions / Yolanda Markopoulou, Vicky Strataki

Assistente Nikos Haralampidis

Co-produzione Athens Epidaurus Festival / Grape- Greek agora of Performance, -RootlessRoot

BIGLIETTI Euro 25

Linda Kapetanea e Jozef Fruĉek , direttori artistici con Marina Petrillo di Resistere e creare, tornano a Genova con la prima nazionale Di SILENCE/SIOPE, nuova raffinata creazione della loro compagnia RootlessRoot.

Attingendo dalla filosofia, dalla teologia, dalla poesia, dalla letteratura e dalle arti visive, lo spettacolo crea un mondo tutto dedicato al silenzio e al suo potere, un’esplorazione di un universo sconosciuto, dove è proprio il silenzio a comunicare con tutti quelli che lo ascoltano attentamente, che conversano con lui e utilizzano ciò che ha da offrire.

Ma cos’è il silenzio? E quali dimensioni può assumere?

Se qualcosa è stato brutalmente bandito dal questo nostro tempo di tecnologia e informazione, questo è il silenzio e, insieme ad esso, anche la capacità di ascolto sembra svanire nel rumore senza fine e nel bombardamento continuo dell’attività umana sempre presente.

Un silenzio che diviene sulla scena una condizione assoluta, che si manifesta come uno spazio per il movimento ancora prima di muoversi, come un luogo di riflessione, talvolta come pensiero critico e memoria, altre volte ancora come luogo di fede, preghiera e incontro con il divino.

Un silenzio che diviene mezzo di conoscenza di sé e di esperienza del mondo.

14 ottobre – Teatri di S. Agostino

h.11-13  –Luzzati Lab 

MODEM

un progetto di Roberto Zappalà, tenuto da Fernando Roldan Ferrer (danzatore della Compagnia Zappalà Danza)

Partecipazione gratuita, max 15 danzatori, prenotazione obbligatoria a resisterecreare@teatrodellatosse.it

MoDem è il linguaggio che la Compagnia Zappalà Danza e il coreografo Roberto Zappalà hanno elaborato e codificato negli ultimi anni.

Il workshop sul Linguaggio MoDem, ha come spunto di lavoro i tre testi redatto dallo stesso coreografo “Corpo devoto”, “Corpo etico” e “Corpo istintivo”, ora raccolti in un unico testo OMNIA CORPORA nel quale Roberto Zappalà esplicita considerazioni e riflessioni in relazione al suo approccio alla coreografia. Il testo raccoglie note e analisi, riguardanti il processo costruttivo del lavoro creativo del coreografo.

La sezione più fisica del laboratorio tenuto da Fernando Roldan Ferrer consiste nel potenziare il fisico e la mente attraverso un lavoro muscolare intenso e potente. Il linguaggio MoDem è basato su dei semplici criteri, legati a flussi, ad armonie, che il corpo quotidianamente esercita attraverso una metodologia che tende anche a favorire la contaminazione fra gli esponenti del gruppo di lavoro.

Le giunture, le varie sezioni del corpo sono selezionate e elaborate con un lavoro che ha il compito di manifestare tutte le infinite possibilità di escursione che gli arti possiedono al loro interno e verso l’esterno e che possono essere esplorate, inventate e moltiplicate di giorno in giorno.

L’animalità del corpo è un elemento essenziale nel lavoro di Zappalà, come l’istinto, in cui si identifica un’apparente imperfezione, istinto e imperfezione, entrambi valori aggiunti del movimento nel vocabolario del coreografo.

BIO FERNANDO ROLDAN

Fernando Roldán Ferrer nasce nel 1984 in Spagna. Inizia a studiare flamenco e danza spagnola presso il Conservatorio de Música y Danza di Almeria. Nel 2002 riceve una borsa di studio per partecipare al corso di Danza Contemporanea del C.A.D. a Siviglia. Nel 2005, collabora con la Cie.Coline a lstres (Marsiglia). Nel 2006 è selezionato per partecipare al corso di alto perfezionamento della Compagnia Zappalà Danza, “Modem Studio Atelier” a Catania (Italia). Da allora collabora stabilmente con la Compagnia Zappalà Danza nel ruolo di danzatore, con la compagnia ha danzato in quasi tutte le creazioni degli ultimi 12 anni di Roberto Zappalà. Ha inoltre collaborato in qualità di danzatore con diverse compagnie quali Petranura Danza di Salvatore Romania e Laura Odierna, la Cie. Deja Donné di Simone Sandroni e la Compagnia Ariella Vidach-Aiep di Ariella Vidach e altri. Insieme a Valeria Zampardi é protagonista del video danza “La demiurge” di Alain El Sakhawi. Inizia la sua sperimentazione coreográfica nel 2011 con “Lui / Lei”, prosegue poi con “Seen / Unseen” (2013) e “Nocturno” (2014). Nel 2016, inizia la collaborazione artistica con Alessandro Sollima, con cui realizza diverse creazioni, l’ultima “Haeresis”.

Negli ultimi sei anni Fernando ha affiancato Roberto Zappalà in qualità di assistente e di docente del linguaggio MoDem – linguaggio della Compagnia Zappalà Danza.

E’ direttore del percorso MoDem, prodotto da Scenario Pubblico CZD/Centro di Rilevante Interesse Nazionale.

h.18.30 –– Sala Campana

C’È VITA SU VENERE

Di: Michele Abbondanza e Antonella Bertoni

Con: Antonella Bertoni

Luci: Andrea Gentili

Elaborazioni sonore: Orlando Cainelli

Maschera e oggetti di scena: Nadezhda Simenova

Abito: Chiara Defant

BIGLIETTI Euro 10

C’è vita su Venere è un solo della Compagnia Abbondanza/Bertoni, compagnia tra le più prolifiche del teatro danza contemporaneo italiano, che segna il ritorno sulla scena di Antonella Bertoni.

Un viaggio su Venere, dove la gravità è densa, dove nel suo lento andare il corpo si svelerà in una ultima metamorfosi mettendo in evidenza la differenza e le diversità del corpo, tra pura anatomia e un senso più soggettivo del femminile, nell’evolversi dell’età e del tempo.

“Da molto ero lontana dalla scena, (esiti pandemici a parte) in timido ascolto e rispetto delle trasformazioni che l’età scava nel corpo. […] Allora forse proprio il momento speciale che stiamo vivendo mi ha spinto, come istintivamente, a ri-addentrarmi in una pratica che ben conosco e che pur sento nuova. Una pratica fisica e non, che si è rivelata subito sensibile ad una vocazione che ritornava in me primaria: desiderare il momento dell’incontro, del “muovermi” e del fare teatro. […] Così sono approdata su di un altro pianeta, trovandoci un’infinità di vita e di altre vite. Di tutte sarebbe valsa la pena raccontare e danzare i contorni: ne ho attraversate solo e curiosamente alcune convinta che nessuna donna è “ogni donna”. L’ho fatto con la forma che mi ha dato e mi da questo tempo presente: d’argento, di quercia e di Venere. Questo mio stare, questo mio essere è l’unico modo in cui sento svanire un po’ l’effimero che ci sopisce”.

Antonella Bertoni

“È il tempo dello svelamento, di rivelare la possibile fragilità di chi si nasconde dietro a una maschera, dietro a un velo ed anche dietro al suo stesso viso. Per vedere chi la sta guardando e giudicare chi la sta giudicando. Si innesta così l’ultima metamorfosi in creatura con stampelle, quadrupede espiatorio (capro?) o meraviglioso ed enigmatico ippogrifo, che lentamente si allontana, solitario passeggiatore tra passate rovine”.

Michele Abbondanza

h.19.30 – Foyer Tonino Conte

FIGHT CLUB – Tavola rotonda sullo stato dell’arte della danza

Un incontro in cui coreografi ed educatori si confrontano sul tema della formazione e sullo stato dell’arte della danza contemporanea in Italia

INGRESSO LIBERO

Intervengono:

Roberto Zappalà, Alessandra Bertoni, Natalia Vallebona, Giovanni Di Cicco, Claudia Monti/Nicoletta Bernardini, Marina Petrillo, Rete Danza Contempo Ligure, Simone Maier, Leonardo Orlandini

L’incontro sarà moderato da Birdmen Magazine ,rivista indipendente di cinema, serie e teatro nata nel 2015 con le voci di cento giovani da tutta Italia.

15 ottobre –Teatri di S. Agostino

h.18.30 – Sala Campana

CULTUS

Regia e coreografia: Roberto Zappalà

Musica: ‘The Little Match Girl Passion’ di David Lang e altre musiche

Da un’idea di: Roberto Zappalà e Nello Calabrò

Disegno luci e scene: Roberto Zappalà

Costumi: Veronica Cornacchini e Roberto Zappalà

Realizzazione scene e costumi: Majoca

Danzatori: Giulia Berretta, Corinne Cilia, Filippo Domini, Laura Finocchiaro, Anna Forzutti, Silvia Rossi, Damiano Scavo, Erik Zarcone

Assistente alle coreografie: Fernando Roldan Ferrer

Assistente produzione: Federica Cincotti

Management: Vittorio Stasi

Direzione tecnica: Sammy Torrisi

Ingegnere del suono Gaetano Leonardi

Direzione generale: Maria Inguscio

Una coproduzione: Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale e Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

In collaborazione con: Teatro Comunale di Modena, Teatro Ristori (Verona), TPE Fondazione Teatro Piemonte Europa (Torino), Visavì Festival (Gorizia), Festival Armonie d’Arte (Catanzaro), Utopia European Network

BIGLIETTI  Euro 25

Cultus è la nuova creazione del coreografo Roberto Zappalà, realizzata dalla sua compagnia Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale in coproduzione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, che arriva in scena a Genova dopo il debutto nazionale al Festival Oriente Occidente.

Ad ispirare il lavoro le meravigliose atmosfere delle musiche di David Lang, le voci dell’opera The Little Match Girl Passion composta nel 2007 e vincitrice del premio Pulitzer per la musica nel 2008; voci che danno vita ad un lavoro di grande impatto sonoro, con atmosfere sacre ispirate alla fiaba della piccola fiammiferaia di Andersen che trovano un riferimento anche nella Passione secondo Matteo di Bach: dalla passione come sofferenza estrema che Cristo e l’uomo, ogni uomo, ogni donna, (ogni piccola fiammiferaia) porta con sé.

Cultus mette in atto la trasformazione di una drammaturgia in quadri emozionali di danza pura e propone un viaggio coreografico dalla sofferenza, causata dalla tortura, alla felicità della resurrezione.

Zappalà ritorna prepotentemente alla sua danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali ma anche atonali, esplosivi ma anche poetici e intimi con uno spettacolo in cui sarà la danza astratta, pura, ad essere protagonista assoluta.

Transiti in movimento in cui i corpi dei danzatori attraversano e si immergono nei vari stati dell’abbandono, della tenerezza, della gioia, dell’estasi. Della poesia per far navigare lo spettatore in un luogo “fluido”, dove perdere la cognizione del tempo e divenire partecipi di qualcosa di impegnativo e appassionante, in un’unica esperienza sensoriale.

BIO ROBERTO ZAPPALÀ

Roberto Zappalà è direttore artistico e coreografo principale della compagnia Zappalà danza, che ha fondato nel 1989 a Catania, oggi una delle più importanti realtà di danza in Italia regolarmente sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali sin dal 1996 e dalla Regione Siciliana.

In 22 anni di attività con la compagnia ha realizzato oltre trenta produzioni che sono state presentate in tutta Europa, Centro e Sudamerica, Medioriente, Sudafrica.

Tra le creazioni di maggiore successo della compagnia, “Pasolini nell’era di Internet” e “A.semu tutti devoti tutti?” vincitore del premio Danza&Danza 2010 miglior produzione italiana. Inoltre una delle sue ultime creazioni, LA NONA (dal caos, il corpo) ha ricevuto il Premio Danza&Danza 2015 “Produzione Italiana dell’Anno”. Ha collaborato anche con altre compagnie, prodotto creazioni per il Balletto di Toscan ,la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di MIlano, la compagnia svedese Norrdans, ArtEZ Arnhem Olanda, la Fondazione olandese Theaterwerkplaats Generale Oost. Recentemente ha collaborato con il Goteborg Ballet in Svezia. Ha avuto modo di lasciare il suo segno creativo curando le coreografie di particolari edizioni dei famosi musicals Jesus Christ Superstar e Evita, prodotti dal Teatro della Munizione e rivisti in una nuova lettura coreografica e linea di movimento.

Diverse le collaborazioni con registi d’opera, tra cui Daniele Abbado, Federico Tiezzi, Francesco Torrigiani. Ha collaborato con diversi compositori e musicisti del panorama europeo, quali Giovanni Sollima, Paolo Fresu, Fabio Vacchi, Rosalba Bentivoglio, Nello Toscano, Puccio Castrogiovanni, Alfio Antico, Gianluigi Trovesi, Piero Sammataro, Vincenzo Pirrotta.

Zappalà si è dedicato nel tempo alla trasmissione del proprio linguaggio coreografico attraverso numerosi seminari tenuti in tutta Europa e oltreoceano, e ha anche tenuto laboratori sui linguaggi del corpo per la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania.

Nel 2009 ha avviato il progetto “atelier a domicilio – laboratori e creazioni su misura per giovani danzatori”, in collaborazione con alcune istituzioni europee quali ArtEZ Dansacademie (NL) e la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto.

È responsabile del recupero e ideazione nonché direttore artistico di Scenario Pubblico international choreographic centre Sicily, aperto nel 2002 e residenza della Compagnia Zappalà Danza, struttura pensata per la danza contemporanea, raro esempio di centro coreografico in Italia.

Nel novembre 2013 ha ricevuto il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.

Si dedica sporadicamente anche alle installazioni, tra cui l’installazione interattiva “MindBox” insieme a Christian Graupner/Humatic (Berlino), presentata con successo in varie parti del mondo, e vincitrice del secondo premio al Guthman Musical Instrument competition (Atlanta/USA 2011).

a partire dalle h.19.30 – Sala Agorà / La Claque

BALLROOM

La ballroom culture nasce negli Harlem, a New York, negli anni ’70 tra le comunità LGBTQIA+ nere e latine per creare un luogo libero dove esprimere la propria identità. A chiusura del focus della rassegna Resistere e Creare, La Claque si trasforma in ballroom con il dj set dei bambini seguito da un djset per tutti in una serata danzereccia per tutti i gusti. Let’s dance!

INFO E BIGLIETTI

Vague euro   5

The ranch is empty  euro 5

Siope/ SILENCE  euro 25

C’è vita su Venere euro 10 

CULTUS euro 25

Abbonamenti e promozioni

ONE SIZE 80 euro

Abbonamento nominale a tutti gli spettacoli della rassegna REC23 ad esclusione di SONOMA in programma a dicembre

E’ possibile prenotare telefonando al botteghino del Teatro della Tosse 010/2470793 dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19 oppure acquistare i biglietti sul sito www.teatrodellatosse.it

Il preacquisto online è consigliato anche al fine di garantire maggiore sicurezza ed evitare code ed attese all’ingresso.

Domenica, in caso di spettacolo biglietteria aperta dalle ore 14.00.

Informazioni Botteghino tel.  010.2470793 o promozione@teatrodellatosse.it

Aggiornamenti, variazioni  e dettagli sul sito www.teatrodellatosse.it e sulla pagina Facebook Fondazione Luzzati Teatro della Tosse.

ORARIO BIGLIETTERIE

BIGLIETTERIA TEATRO DELLA TOSSE – PIAZZA R. NEGRI

La biglietteria sarà aperta dal martedi al sabato dalle ore 15.30 alle ore 19.00.

lunedì e festivi, solo in caso di spettacolo, dalle ore 15.00. Domenica, in caso di spettacolo biglietteria aperta dalle ore 15.00.

BIGLIETTERIA TEATRO DEL PONENTE – PIAZZA ODICINI 9

La biglietteria sarà aperta nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

I biglietti per gli spettacoli in programma al teatro del Ponente sono prenotabili e acquistabili alla biglietteria del teatro della Tosse negli orari di apertura.

Tutti i biglietti sono sempre acquistabili online su www.teatrodellatosse.it.e su www.happyticket.it.

www.teatrodellatosse.it

promozione@teatrodellatosse.it

ponente@teatrodellatosse.it

tel botteghino 0102470793

tel uffici 0102487011

CS.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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