“Incontri in blu”, secondo appuntamento al Galata

Di il 21 Febbraio 2020

GENOVA-Trentatré anni, romano, nato cieco a causa di una retinite pigmentosa di origine genetica, Daniele Cassioli è il più forte sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi. Nel suo palmarès ci sono 25 ori mondiali – gli ultimi tre, vinti in Norvegia nel luglio scorso, nonostante una costola incrinata – altrettanti ori europei e 39 titoli italiani, oltre ai record mondiali nelle tre discipline in cui gareggia, slalom, figure e salto. Cassioli è il secondo ospite, dopo il surfista sudafricano Chris Bertish che ha attraversato l’Atlantico in SUP, a salire sul palco degli Incontri in Blu 2020, la rassegna di incontri con personalità fuori dell’ordinario legate al mare in corso al Galata Museo del Mare di Genova ogni ultimo giovedì del mese.

Alla serata, saranno presenti inoltre le guide di Dialogo nel Buio, della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, il Presidente dell’Istituto David Chiossone Claudio Cassinelli il vice Presidente e Amministratore delegato di Villa Montallegro e medico Francesco Berti Riboli, quest’ultimi chiamati ad intervenire. Ingresso libero fino ad esaurimento posti, ai partecipanti alla conferenza è riservata la possibilità di acquistare un biglietto ridotto con uno scontro speciale di € 5 sulla tariffa adulti per tornare a visitare il Museo e il sommergibile Nazario Sauro.

Daniele Cassioli prima dell’incontro pubblico verrà accompagnato in visita dalle guide di Dialogo nel Buio – il percorso sensoriale dove i visitatori compiono un “viaggio” in totale assenza di luce accompagnati da guide non vedenti –  alla Sala Coeclerici del 4° piano del Museo che ospita la collezione “Navigare nell’Arte” e dove è presente un quadro tattile rappresentante l’opera “Rex trainato da rimorchiatori di Marco Locci: si è scelto questo quadro perché, oltre ad essere di un pittore genovese, presenta elementi utili alla traduzione tattile. Il quadro tattile è un progetto della Cooperativa Solidarietà & Lavoro che da trent’anni promuove l’inserimento lavorativo di persone appartenenti a categorie fragili.

La storia di Daniele Cassioli

Daniele cresce a Gallarate, in provincia di Varese. Sono i genitori ad avviarlo allo sport. Nuoto, karate, sci sulla neve e poi, nel 1995, a 9 anni, lo sci nautico. Un anno dopo entra nella nazionale paralimpica, nel 1997 i primi campionati italiani, nel 1998 l’esordio internazionale ai campionati europei e del Medio Oriente e la prima medaglia d’argento nello slalom. I primi ori arrivano nel 2000, agli Europei di Milano, nello slalom e nelle figure; nel 2001 il primo titolo italiano e nel 2003 il primo titolo iridato, l’oro nello slalom ai Mondiali in Florida. Da allora, non si è più fermato.

E’ stato eletto per tre volte atleta mondiale dell’anno dall’International Waterski & Wakeboard Federation, categoria disabili (2008, 2010, 2014) ed è stato l’unico atleta europeo paralimpico ad essere invitato nel maggio scorso agli Usa Masters Water Ski & Wakeboard Tournament in Georgi, il più prestigioso torneo di sport acquatici al mondo. E’ stato insignito del collare d’oro dal Comitato italiano paralimpico, di cui è ambassador e fa parte del Consiglio nazionale.

Tre le medaglia d’oro al valore atletico del Coni. Nella vita privata, ha conseguito il diploma al Conservatorio in teoria e solfeggio, suona il pianoforte e si è laureato cum laude in Fisioterapia, specializzandosi successivamente in Osteopatia, discipline che ha esercitato per 10 anni come libero professionista. Oggi è formatore aziendale e mental coach. Ha scritto di sé nel libro “Il vento contro”, pubblicato da DeaPlaneta nel gennaio scorso. Testimonial di Avis e Telethon, è da sempre in prima linea nella promozione dello sport tra i bambini non vedenti. “Lo sport – dice – può diventare quel pezzo di strada che c’è tra noi e la felicità”.

La rassegna, finalizzata a promuovere la cultura del mare nelle sue diverse forme ma anche a dare un segnale di vitalità di Genova e della Liguria, è ideata e curata dal giornalista e scrittore Fabio Pozzo e voluta da Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Costa Edutainment spa e Associazione Promotori Musei del Mare onlus. Tutti i sostenitori della prima edizione hanno rinnovato la loro adesione: tra i main sponsor il Gruppo Cambiaso Risso, Confindustria Nautica e importante novità SLAM.

Tra i sostenitori, oltre alla gradita conferma della Casa di Cura Villa Montallegro, della dimora storica Hotel Palazzo Grillo, di Genova Rent e dell’Associazione Culturale Sintesi, gli incontri 2020 possono contare sul sostegno di Immobiliare Courmayeur, della Marmoinox srl, della Reccotiles Natural design, della Tarros spa.

Grandi novità anche tra i patrocinatori: oltre alla conferma dello Yacht Club Italiano e della Federazione Italiana Vela (FIV) salgano a bordo importanti partner istituzionali come la Marina Militare Italiana e la Regione Liguria (anche sostenitrice). Infine, grazie alla rete e alle tematiche degli incontri in Blu, anche One Ocean Foundation, fondazione impegnata a promuovere la salvaguardia degli ambienti marini nata da un’idea dello Yacht Club Costa Smeralda, e Sky Ocean Rescue hanno sposato il progetto attraverso la divulgazione dei messaggi e degli incontri.

PROSSIMI INCONTRI

A marzo, giovedì 26, il personaggio blu sarà Laura Dekker, l’olandese-tedesco-neozelandese che otto anni fa, a soli 16 anni – la più giovane della storia – ha portato a termine il giro del mondo a vela in solitaria, un viaggio di oltre 27 mila miglia nautiche dall’agosto 2010 al gennaio 2012, con Guppy, un’imbarcazione di 11,40 metri. Un record non riconosciuto per non incoraggiare imprese di questo tipo: il suo, infatti, era stato un caso eclatante, seguito dai media di tutto il globo dopo che un tribunale olandese l’aveva fermata nel 2009, quando aveva 14 anni, impedendole di salpare perché ritenuta troppo giovane.

Aprile sarà ancora vela. Venerdì 17, in concomitanza con la Hempel World Cup Series, i Mondiali delle classi olimpiche ospitati dalle acque genovesi, salirà sul palco Paul Cayard, uno dei nomi più conosciuti nel panorama velico mondiale. Lo ricordiamo come skipper del Moro di Venezia nell’Americas’ Cup 1992, quando vinse la Louis Vuitton Cup, ma il suo palmarès vanta sette titoli iridati, due Olimpiadi (nel 1984 e nel 2000, a 40 anni, nella classe Star); sette partecipazioni in totale all’America’s Cup, due al giro del mondo per team a tappe oggi ribatezzato Ocean Race, con una vittoria nel 1997/98 e un secondo posto nel 2005/06, la nomina di Rolex Yachtsmen of the Year 1998 e nello stesso anno l’ingresso nella US Sailing Hall of Fame. Oggi Cayard è inoltre impegnato nella lotta per la salvaguardia dei mari come ambassador di One Ocean Foundation.

Si prosegue giovedì 14 maggio con Alessandra Grimaldi, figlia dello scomparso Aldo, che fu decano degli armatori italiani. Alessandra è consigliere d’amministrazione della Grimaldi Holding Spa, società cui fanno capo tutte le partecipazioni finanziarie e industriali della famiglia, tra cui una flotta di traghetti passeggeri e merci ed è una delle poche donne espressione dello Shipping italiano, quale vicepresidente della Commissione Corto raggio di Confitarma, l’associazione di categoria.

Sempre a maggio, giovedì 28, un’altra grande avventura, con Ben Lecomte. Francese trapiantato in Texas, Ben è un nuotatore di lunghe distanze che nel 1998 ha attraversato a nuoto l’Atlantico, dal Massachussets alla Francia, con tappa alle Azzorre, 3229 miglia nautiche, quasi 6 mila chilometri in 73 giorni con l’appoggio di una barca e difeso da un campo elettromagnetico per tenere distanti gli squali. Lo scorso anno ha attraversato il Pacific Trash Vortex, la cosiddetta “Isola di plastica” del Pacifico, assistito da un team di appoggio e monitorato dalla Nasa, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento da plastica dei mari.

Dopo la pausa estiva, gli Incontri in Blu proseguiranno con Tullio Abbate, giovedì 17 settembre, in concomitanza con la giornata inaugurale del 60° Salone internazionale nautico di Genova. Abbate è una firma della nautica e della motonautica, pilota pluricampione europeo e iridato e costruttore di barche veloci che sono un concentrato di alta tecnologia, design italiano, amore per la tradizione e velocità. Dal 1969 ha varato circa 8500 barche e ha fatto correre sui mari i campioni della Formula 1 come Schumacher, Piquet, Villeneuve, Rosberg, Prost, Pironi, Jckx, Senna, Giacomelli; sportivi come Agostini, Maradona, Vialli, Mancini, Casiraghi, De Nora e divi come Stallone e Madonna.

A chiudere la rassegna, giovedì 29 ottobre, la novità di un duello. Bonario, naturalmente. Lo scrittore-marinaio, Simone Perotti, autore di libri di successo e ideatore della missione nautica culturale e scientifica Progetto Mediterranea, che ha solcato a vela oltre 20 mila miglia in sei anni tra Mediterraneo e altri mari e che si è conclusa lo scorso ottobre a Genova, si confronterà con l’astro emergente della vela oceanica italiana Ambrogio Beccaria, il recente vincitore della Mini Transat, la transatlantica in solitaria con Geomag, una barca di 6,5 metri, unico italiano finora ad avercela fatta. Due diversi volti del navigare (“Le regate mi annoiano”, scrive Perotti nel suo ultimo lavoro), un’unica passione per il mare.

C.S.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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