Il “Festival Musicale del Mediterraneo” chiude con “Mandela”

Di il 27 Settembre 2017

GENOVA – Sarà “Mandela” a calare il sipario sabato 30 settembre sul “Festival Musicale del Mediterraneo”, il cui percorso, partito il primo settembre dopo l’anteprima del 15 luglio, si è dipanato per tre settimane tra spettacoli sedi antiche genovesi.

 

Per un quarto di secolo (questa era la ventiseiesima edizione), il Festival Musicale del Mediterraneo ha dimostrato la capacità di accogliere con passione e curiosità artisti, musiche e suoni, riuscendo a stimolare un pubblico attento e preparato verso proposte internazionali originali e inusuali. È proprio per questo che Davide Ferrari, direttore artistico della manifestazione, propone a chiusura del Festival questo spettacolo che accoglie in sé teatro, musica e danza dedicandolo alla figura di un eroe dei nostri tempi, come è stato e rimane, Nelson Rolihlahla Mandela.

 

Lo spettacolo avrà come attore Tapa Sudana (che ha lavorato con Peter Brook e Robert Altman tra gli altri), il trio di voci zulu sudafricane Insingizi (in foto), i vocalist Precious P. e GodPower e il percussionista Olmo Manzano. Da un’ideazione di Davide Ferrari, con produzione affidata a Echo Art, effetti sonori di Daniele Adrianopoli e Davide Ferrari e allestimenti a cura di Ronni Bernardi, “Mandela” andrà in scena in una cornice suggestiva e evocante: la chiesa sconsacrata di Sant’Agostino.

 

Lo spettacolo sarà una vera e propria performance basata sulla biografia, sul pensiero, sulle frasi celebri e sulle azioni di Nelson Rolihlahla Mandela, primo presidente eletto dopo la fine dell’apartheid nel suo Paese e premio Nobel per la pace nel 1993. Mandela è il cognome assunto dal nonno, mentre il nome “Rolihlahla” (letteralmente “colui che provoca guai”) gli fu attribuito alla nascita, “Nelson” gli fu invece assegnato alle scuole elementari, ma il nomignolo Madibaera il suo nome all’interno del clan di appartenenza, l’etnia Xhosa.

 

Uomo simbolo dell’uguaglianza e dell’anti-razzismo, che ricevette il premio Nobel, quello Lenin e il Sakharov per pace e libertà di pensiero, ha saputo dosare differenti approcci politici e pragmatici alla lotta di liberazione del suo popolo. Dalle iniziali teorie di opposizione non violenta di Gandhi, che tenterà anche in seguito di anteporre, alla lotta armata, dal comunismo marxista alla democrazia.

 

Rivoluzionario prima e uomo di un governo di riconciliazione e pacificazione successivamente, fu a lungo uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella caduta di tale regime, pur passando 27 anni di prigionia, gran parte degli anni dell’attivismo anti-segregazionista.

 


Maggior Sostenitore dell’evento: Compagnia di San Paolo con il contributo del Comune di Genova e Regione Liguria, ed il sostegno di Camera di Commercio di Genova, Coop Liguria, Tasco Srl, la collaborazione dell’Associazione Celso, lo Swedish Arts Council, Palazzo Ducale Fondazione Cultura, Genova Musei e Cooperativa Solidarietà e Lavoro.

Costo del biglietto 10 euro, 8 euro ridotto.

Acquisto dei biglietti può essere effettuato un’ora e mezza prima dell’inizio spettacolo alla biglietteria nella sede dell’evento. Non sono previste prenotazioni.

 


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(C.S.)

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