Festival dell’Acquedotto chiude in cifra tonda: 5 mila spettatori in un mese di appuntamenti

Di il 5 Agosto 2021

GENOVA – Oltre mille presenze live arricchite da quasi 4 mila spettatori virtuali: questi sono i numeri raccolti dalla tredicesima edizione del Festival Teatrale dell’Acquedotto organizzato ancora una volta dal Teatro dell’Ortica e che si è chiusa il 5 agosto dopo il fitto calendario di 21 eventi che hanno animato i territori della Val Bisagno, e non solo.

“Sono tante le note positive di questa tredicesima edizione appena conclusa – spiega Mirco Bonomi, direttore artistico del festival – in primis la qualità degli spettacoli, con produzioni di livello nazionale con artisti preparati che hanno dato vita a spettacoli di grande interesse e per un pubblico molto variegato”. Ma non solo: “Si è confermato l’affetto per i ‘nostri’ attori e i nostri lavori, che hanno raccolto ancora grande entusiasmo tra il pubblico”.

Teatro, incontri, storia e intrattenimento per i più piccini: queste le cifre del rinnovato successo del festival, che per il secondo anno si è dovuto confrontare con i disagi e le limitazioni portate dalla pandemia da Covid: “Non è stata un’organizzazione semplice, ma siamo riusciti sempre a gestire il flusso di persone nel rispetto di tutte le normative per poter permettere a tutti di godersi gli spettacoli”. Limitazioni dettate dalle necessità che in qualche caso hanno fatto pagare dazio, con posti limitati che “ci hanno costretto a dover rifiutare molte prenotazioni”.

Se l’Acquedotto ha superato la tredicesima edizione, la novità di quest’anno è stata senza dubbio la prima volta del Festival delle Valli dello Scrivia, che ha intrecciato la sua programmazione tra Genova e il Piemonte, con un buon riscontro: “Era la prima volta e siamo soddisfatti – sottolinea Mirco Bonomi – possiamo dire che l’esperimento è riuscito e sicuramente sarà replicato, anche perché una volta vista la qualità della proposta molti comuni ci hanno già fatto sapere che ci vogliono la prossima estate”.

Ma terminato il festival, c’è poco tempo per ‘riposarsi’, anzi, lo staff del Teatro dell’Ortica è già al lavoro per la prossima stagione: “Abbiamo già diversi appuntamenti in programma – spiega Bonomi – a settembre parteciperemo nell’ambito della rassegna di Quarto Pianeta e a ottobre, insieme all’ordine degli psicologi dare vita ad una iniziativa pubblica dedicata all’isolamento pandemico”. E poi la nuova stagione: “Nuova stagione che partirà ad ottobre e che avrà una parte fortemente dedicata al mondo under35 e decisamente al femminile. Non posso anticipare altro, ma ci saranno sorprese. Saremo in rete con altre compagnie come i Cattivi Maestri di Savona, Sipario Strappato di Arenzano e il Teatro Garage di Genova, per proseguire il percorso iniziato in questi anni con ‘Spirali’ .

E tra queste sorprese a febbraio ci sarà la prima dell’ultimo spettacolo del laboratorio Stranità, “Supereroi Smascherati”, stoppato dalla pandemia “ma che nel frattempo è andato avanti e si è evoluto ancora”. Ma come di consueto non ci sarà solo il palcoscenico: “A ottobre ripartiranno anche la formazione e i laboratori, oltre che al master in pedagogia teatrale”. Spaventati per la situazione pandemica e le nuove restrizioni legate all’obbligatorietà del Green Pass? “Tutto lo staff si è già preparato in questi mesi e tutti gli spazi dell’Ortica sono attrezzati. Speriamo che venga fatta chiarezze per la fascia dei più piccoli, ma aspettiamo le decisioni della politica”. Insomma, finito il Festival dell’Acquedotto, continua a scorrere copiosa l’acqua sotto il mulino del Teatro dell’Ortica, che nonostante tutto continua a macinare cultura, inclusione, socialità e, ovviamente, arte.

C. S,

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