CORONAVIRUS, TOTI: «GOVERNO NON HA ASCOLTATO LE REGIONI, LIGURIA SECONDA PER RT PIÙ BASSO»

Di il 4 Dicembre 2020
Toti

Il presidente della Regione commenta i dati di ieri 3 dicembre e critica la decisione dell’esecutivo di non concedere maggiori libertà laddove la pandemia lo permetta

GENOVA. «Purtroppo dobbiamo rilevare che il Governo, al momento, non ha accolto nessuna delle nostre proposte di modifica al Decreto di Natale. Ritengo che le misure prese siano contrarie ai principi che fino ad oggi abbiamo usato: collegare il rischio epidemico di ogni territorio alle regole da applicare. Cioè più il virus circola, più ovviamente bisogna chiudere e ridurre i contatti». Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti a proposito della riunione delle Regioni con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

«Ora che il virus cala in molte zone del paese, prima tra tutte la Liguria– prosegue Toti -, invece si decide di chiudere indiscriminatamente. E lo si fa proprio nei giorni in cui, a Natale e Capodanno, gli italiani, che si sono impegnati tanto a rispettare le regole, avrebbero meritato un po’ di fiato: la possibilità di vedere qualche amico e qualche parente. In più lo si fa penalizzando chi vive nelle piccole città, da cui nessuno potrà uscire neppure per fare pochi chilometri di strada. Nelle grandi città, al contrario, ovviamente gli spazi di libertà sono ben altri. Altro che “zone bianche”! I ristoranti continueranno a chiudere, come i bar, alle 18. E questo a prescindere dai dati della epidemia».

Il presidente ha voluto chiarire che le Regioni non hanno chiesto al Governo un “liberi tutti” generalizzato. «Nessuno aveva mai detto di voler aprire nelle zone rosse, o comunque a rischio – precisa il governatore – Ma nelle zone del Paese dove il virus corre meno, perché non dare un po’ di speranza a cittadini e imprese? O sbagliavamo prima a dividere l’Italia in zone, o sbagliamo ora a considerarla tutta uguale. O meglio, tutta egualmente chiusa. Per finire vorrei capire come verranno risarciti le centinaia di migliaia di lavoratori che da queste misure verranno penalizzati».

Toti ha concluso parlando dei risultati ottenuti nel contrasto al Covid-19. I numeri fanno ben sperare, ma continuare a seguire le regole resta imprescindibile. «I dati sono tutti positivi, con un indice di contagio (Rt) pari a 0,7, in continua discesa: siamo la Regione con l’Rt più basso dopo la Sardegna, che sta facendo un percorso identico al nostro. In sostanza, tutti gli indicatori di penetrazione del virus sono sensibilmente in calo: calano i numeri dei nuovi casi positivi, delle persone in isolamento, degli ospedalizzati e dei malati in terapia intensiva. Serve ancora grande prudenza per non dilapidare i risultati raggiunti, indossando la mascherina e rispettando le regole con grande rigore per mantenere questo trend positivo, tutti insieme».

C.S.

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