Coronavirus, il monito di Paolo Odone, presidente Confcommercio Genova: “Il panico uccide le nostre imprese”

Di il 26 Febbraio 2020

GENOVA – Il Coronavirus ha generato in queste settimane, oltre che gravi implicazioni di tipo sanitario, anche due importanti ricadute negative su tutto il paese: da un lato sotto l’aspetto sociale una sorta di apprensione collettiva che in taluni casi è sfociata in atteggiamenti di panico e dall’altro per quanto attiene il versante produttivo una frenata di ampi settori economici, in generale destinata purtroppo a crescere ulteriormente

Paolo Odone presidente Confcommercio Genova afferma: “Allineandoci alle richieste che sta portando avanti Confcommercio Nazionale nei confronti del Governo, che proprio oggi siede ad un tavolo con il Ministro Patuanelli, chiediamo:

  • la proroga delle scadenze fiscali e contributive;
  • la moratoria dei mutui e l’attivazione del fondo centrale di garanzia;
  • l’utilizzazione degli strumenti di cassa integrazione e del fondo di integrazione salariale anche in favore dei dipendenti di micro e piccole imprese;
  • un sistema di indennità per i lavoratori autonomi;
  • una mobilitazione straordinaria dei piani promozionali per l’export e della diplomazia commerciale a tutela del made in Italy e del turismo italiano;
  • misure per il settore dei trasporti quali la sospensione delle tasse di ancoraggio nei porti, il rafforzamento della sanità marittima e la riduzione dei canoni di concessione demaniale per le imprese terminaliste dei porti.

Odone  prosegue informando di aver sentito tutte le associazioni rappresentative dell’economia genovese e ligure  trovandole pienamente concordi per  costituire un tavolo congiunto presso la Camera di Commercio per ricondurre la problematica del coronavirus ai reali livelli di pericolo e per   studiare tutti insieme le iniziative e le soluzioni a favore delle imprese che dovranno  anche  essere portate doverosamente all’attenzione della Regione Liguria in modo da offrire una concreta base di lavoro .

Odone continua affermando che questa nuova problematica, che si somma ad una situazione di crisi già presente nel nostro settore, è una ulteriore   minaccia per le piccole imprese del commercio e del turismo.

Tra l’altro   le nostre piccole imprese sono da tempo preoccupate   dall’ipotizzato sbarco in città di alcuni marchi della GDO.  “I commercianti genovesi – termina Odone – se non ci sarà un’inversione di rotta, non credo possano sopportare a lungo il combinato disposto dei riflessi economici del coronavirus e della concorrenza dei grandi marchi. Esiste il rischio che scompaia il lavoro di tante generazioni con pesanti ricadute anche sul versante occupazionale”

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