ARRIVA A GENOVA “MAKE IT NEW!”, LA MOSTRA SULL’ARTE ASTRATTA DI TOMAS RAJLICH

Di il 4 Maggio 2021
Make it New

“Make it New!” sarà visitabile dal 4 maggio al 22 agosto al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce

GENOVA – Il Museo di Villa Croce dedica un’ampia retrospettiva ad un interprete internazionale dell’astrattismo, l’artista ceco naturalizzato olandese Tomas Rajlich con la mostra “Make it new!”. L’esposizione sarà visitabile dal 4 maggio al 22 agosto. È prodotta dal Comune di Genova in collaborazione con ABC-ARTE Galleria d’arte contemporanea di Genova, con il patrocinio dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi. Media partner è Rai Cultura.

“Make it New!”

L’esposizione è a cura di Cesare Biasini Selvaggi, Flaminio Gualdoni e Martin Dostál. La mostra presenta attraverso oltre ottanta opere, una panoramica inedita del percorso artistico e della vitalità espressi dalla pittura aniconica.

Il percorso espositivo delle opere di Tomas Rajlich parte dagli esordi nella scultura degli ultimi anni Sessanta, per concludersi con i suoi lavori più recenti. Il tutto con variazioni sull’intensità, la luminosità e la consistenza della pittura stessa, attraverso texture di materia-colore.

Un avvicendarsi di lavori di sala in sala, a confronto e in dialogo con una selezione di opere appositamente allestite di maestri italiani dell’astrattismo. Le opere sono provenienti in gran parte dalla collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce. Tra i molti: Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enzo Cacciola, Antonio Calderara, Nicola Carrino, Gianni Colombo, Pietro Consagra, Dadamaino, Piero Dorazio, Lucio Fontana.

Il focus sulla ricerca aniconica italiana è stato deciso dallo stesso Rajlich, in relazione agli spazi espositivi di Villa Croce. Capiterà così al pubblico di imbattersi in lavori come “Achrome” di Piero Manzoni, “Cementarmato” di Giuseppe Uncini o “Bianco” di Agostino Bonalumi.

Assessore Grosso: «Genova riparte dalla cultura»

«Genova riparte e ancora una volta lo fa dal Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce. Con una mostra di respiro internazionale, firmata da un grande artista come Tomas Rajlich» – spiega l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso. «L’apertura di una mostra è un’iniezione di linfa vitale per la città, soprattutto in un momento complicato come quello che da più di un anno stiamo vivendo. La città aveva bisogno di un evento come questo per tornare a vivere la cultura e la bellezza tutti insieme nei luoghi deputati».

«Era per me doveroso fare in modo che la proposta di una mostra così solida dal punto di vista curatoriale e così importante per il Museo d’arte contemporanea di Genova venisse accolta e valorizzata al massimo» – afferma Anna Orlando, advisor per Arte e patrimonio culturale del Comune. «Oltre alla qualità e alla bellezza dell’arte di Tomas Rajlich, è un onore per noi che un artista di tale livello abbia scelto personalmente le opere della collezione permanente del museo. È un’occasione unica e preziosa per il nostro pubblico con cui dialogare attraverso il suo astrattismo magico, delicatissimo e magnetico». 

Orari e biglietti

La mostra sarà visitabile il giovedì dalle 15.00 alle 19.00. Il venerdì, sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00. Sarà aperta anche martedì 4 e mercoledì 5 maggio dalle 15.00 alle 19.00.

Riguardo ai biglietti: intero € 5, ridotto € 3 (disabili, ultra 65 anni cittadini UE). Ingresso gratuito tutte le domeniche per: residenti nel Comune di Genova, bambini e ragazzi fino ai diciotto anni, accompagnatori disabili. I biglietti sono acquistabili sul sito di Ticketone oppure al numero +39 010 580069.

Info

Per ulteriori informazioni, visitare le pagine web https://www.museidigenova.it/ e http://www.tomasrajlichgenova2021.org/. In alternativa, mandare una email a info@tomasrajlichgenova2021.org.

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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