“A Mystical Staircase” l’esposizione collettiva online questa sera a Villa Croce

Di il 8 Luglio 2016

tarocchi-teraphim-naibi-carte-numerali-arcani-maggioriQuesta sera alle 19 presso il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce sarà mostrato il progetto di Francesco Urbano Ragazzi “A Mystical Staircase”, un’esposizione collettiva online che ha la forma di un mazzo di tarocchi che sarà presentata dal vivo sotto forma di oracolo pubblico.
“A Mystical Staircase” prende il nome da un’antica allegoria che descrive l’ascensione alla vera conoscenza. Il progetto prosegue la ricerca sulle dimensioni spirituali del consumo di dati online che il duo di curatori Francesco Urbano Ragazzi ha cominciato con il III Padiglione Internet – The Church of the Unconnected (Miltos Manetas) e The Internet Saga (Jonas Mekas) rispettivamente in concomitanza con la 55a e 56a Biennale di Venezia.

Le istruzioni da seguire sono semplici: pensa a una domanda e scegli una carta del mazzo. Uno dei 22 artisti invitati condividerà la sua previsione con te. Sarah Abu Abdallah, Basma Al Sharif, Johanna Bruckner, FAKA, Gina Folly, ForeverAdaForever, Foundland, Chiara Fumai, Tiril Hasselknippe, Jerome Hill, Institute for New Feeling, Karl Larsson, Kareem Lotfy, Malibu 1992, Miltos Manetas, Eva Papamargariti, Luca Pozzi, Tabita Rezaire, Harry Sanderson, Fabio Santacroce, Bogosi Sekhukhuni, Chai Siris, Berkay Tuncay, Brent Watanabe.

Il tuo sarà un viaggio attraverso il concetto di destino, tra chaos magick, Gestalt e casualità algoritmica; dalla mistica alla mistificazione e viceversa.

Le carte ti proietteranno in una frequenza metafisica che trascende il consumo, la moda, il futuro dell’umanità e gli archetipi di “occulti” poteri multinazionali. La piattaforma è stata progettata incorporando e nascondendo alcuni segni subliminali: dai simboli del gioco d’azzardo alle grafiche di Oracle, dalle luci di Windows all’elica del DNA.

Il mazzo allude anche alla rivoluzione silenziosa che sta avvenendo sui nostri device, alla rotazione del nostro sguardo mentre osserviamo immagini in movimento. La possibilità di scrivere un nuovo cinema verticale.
Ora, quando ti senti pronto, fai una domanda e scegli una carta. Ma ricorda: la risposta è sempre giusta, questi arcani non sbagliano mai.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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