Teatro della Tosse presenta gli ultimi appuntamenti con la rassegna “Corpi Elettrici”
GENOVA – Un calendario ricco, disponibile per il pubblico online gratuitamente. Prosegue la programmazione di “Corpi Elettrici”, la rassegna di danza ideata dal Teatro della Tosse, che ha preso il via lo scorso 28 novembre. Sarà comunque possibile partecipare anche più attivamente. Per iscriversi alla diretta Zoom sarà sufficiente contattare l’indirizzo mail promozione@teatrodellatosse.it il giorno precedente allo spettacolo, indicando nell’oggetto il numero di “stanza” che si desidera prenotare.
Dopo l’appuntamento di oggi 3 dicembre, sono stati presentati i quattro eventi che chiuderanno le giornate di lavoro in questo fine settimana.
4 dicembre ore 19: M.A.D. museo antropologico del danzatore
M.A.D. è uno spettacolo nato durante il lockdown in cui danzatori/attori sono protagonisti del proprio capitolo fisico. I corpi stanno in uno spazio protetto, un luogo a metà tra una teca e una serra dove il pensiero creativo è esploso. Ogni capitolo offre una detonazione. Ogni capitolo è un tentativo d’ esposizione, un pezzo unico. Ogni performer è isolato nel proprio micromondo, con un velo plastico che fa da diaframma, protezione e lente d’ingrandimento del proprio immaginario esploso.
Li accomuna un disegno sonoro che come una preghiera laica fa da sottofondo, creando una partitura orchestrale da cui emergono le parole, i canti e i suoni di ogni teca. Un museo fatto di storie di uomini e donne che hanno dedicato il loro corpo al lavoro sacro della Danza. L’obiettivo di questa creazione era trovare una modalità di tornare a danzare dal vivo, di mostrare nuovamente i corpi di una comunità ad un’altra comunità.
L’invito era quello di osservare molto da vicino ogni casetta in cui l’immaginario dell’interprete letteralmente esplode.
Per questa edizione del festival, che non potrà svolgersi dal vivo, lo spettacolo viene qui proposto in versione speciale. A partire dallo spettacolo, per ogni teca/danzatore verrà realizzato un micro-film. L’esperienza non sarà osservare dal vivo la trasformazione di ogni performer, ma entrare nel suo micro-mondo assistendo a ciò che il video rende possibile. Un’immersione da vedere in cuffia dei diversi personaggi, dei loro pensieri, delle loro detonazioni immaginifiche, per continuare a scavare, approfondendo ancora l’esperimento antropologico di questo studio di materiale umano d’artista.
Ogni capitolo avrà un suo link, che si potrà scegliere e guardare.
5 dicembre ore 19: PMHAB – perché mi hai abbandonato
Perché mi hai abbandonato è un viaggio che attraversa il ciclo della vita, la lotta per trovare il proprio posto, la ribellione latente di una generazione che si sente abbandonata dai suoi padri. Parla della decadenza di un sistema che non ha saputo sostituire la tradizione se non con la speculazione e il mercato, del senso di smarrimento che tutto questo può provocare, ma anche della possibilità di fare la propria parte, nonostante tutto, abitando ed osservando il presente. Una danza per tentare un passo oltre il confine e per continuare una storia.
Tra i progetti vincitori della Call Resistere e Creare 2019, PMHAB è oggi uno spettacolo compiuto che avrebbe dovuto andare in scena davanti al pubblico. Viene invece presentato in streaming attraverso alcuni estratti, condividendone il percorso creativo insieme agli artisti coinvolti. Un confronto che svelerà come elementi solo accennati possano diventare sostanziali, come luoghi, paesaggi ed oggetti possano condizionare lo sviluppo di una narrazione, come la musica e le parole accompagnino i movimenti dei corpi.
Un dialogo che permetterà di conoscere il ciclo vitale dello spettacolo, proprio come le fasi dello sviluppo di un fiore al ritmo delle quattro stagioni.
6 dicembre ore 15 – SCHERMATI – Una riflessione sul presente e il futuro della scena digitale
La giornata di chiusura dell’edizione 2020 di Resistere e Creare sarà una riflessione pubblica, sulle possibilità e i limiti del teatro digitale, dal punto di vista artistico, estetico, sociale, culturale ed anche promozionale.
Dal sostegno che il Teatro della Tosse ha deciso di dare, nel marzo scorso, ad Isadora – The TikTok Dance Project, fra i progetti vincitori del bando Residenze Digitali, è nato lo spunto per una discussione condivisa sul tema della scena digitale, che potesse coinvolgere arti, competenze, territori e visioni diverse per raccontare il presente e provare ad immaginare e proporre futuri scenari possibili.
La liveness digitale non solo si afferma come interessante oggetto di studio ma diventa il luogo di osservazione delle pratiche artistiche e della mediatizzazione della presenza come risposta al distanziamento sociale, o meglio, fisico.
Sul lato dell’offerta la molteplicità di occasioni proposte si allinea alle osservazioni che, sul fronte della ricerca, riguardano l’incremento del consumo culturale domestico.
La propensione delle persone a soddisfare la propria dieta mediale e culturale affidandosi all’online (oltre che ai media tradizionali) è infatti notevolmente aumentata. Sul fronte delle arti performative, nella fattispecie danza e teatro, le ricerche al momento non mostrano la capacità dell’online di attrarre nuovo pubblico, di differenziarlo.
6 dicembre ore 17 – ISADORA – The TikTok Dance Project – Cronache di un progetto fuori sync
Cronache di un progetto fuori sync è un webinar interattivo: attraverso video, mini-performance live e interazioni col pubblico Giselda Ranieri e Simone Pacini, in dialogo con Federica Patti, tutor del progetto, condurranno i partecipanti alla fine del percorso di Isadora – The TikTok Dance Project.
In omaggio a Isadora Duncan, Isadora – The TikTok Dance Project è un progetto originale partito l’1 luglio scorso e chiuso a fine autunno pensato per il social network più creativo e più di successo del moment, l’app più scaricata con 400 milioni utenti al giorno e 4 milioni di utenti al mese in Italia.
Giselda Ranieri, danzatrice di formazione classica e contemporanea attraverso un indirizzo tik tok ha dato vita ad una web performance interattiva basata sull'”improvvisazione”, dando corpo e raccogliendo coreografie degli adolescenti.
L’idea non è stata trasferire sul digitale lo spettacolo dal vivo, ma esplorare il limite per scoprire nuove possibilità e per sottolineare come, ora più che mai, l’arte sia chiamata a stare fra la gente, come strumento utile per uscire dall’ isolamento.
Isadora – The TikTok Dance Project porta a Resistere e Creare la sua tappa conclusiva ed un confronto sul percorso effettuato: punti di forza e limiti, preconcetti, scoperte e curiosità, polemiche, risvolti politici (a partire dalla questione americana) su TikTok. Sarà l’esito delle riflessioni fatte durante questi mesi di residenza e commentati in corso d’opera sul gruppo Facebook il Foyer di Isadora, nato proprio allo scopo di condividere con gli utenti una sorta di “diario di bordo”.
La partecipazione al webinar prevede un biglietto a € 3, disponibile qui https://bit.ly/33qKTYb. Acquistando il biglietto si riceverà una mail con il link per accedere alla performance), posti limitati, si consiglia l’acquisto in prevendita.
La vendita sarà chiusa il 6 dicembre alle ore 12.00.
C.S.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
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