Riletti i dati del terremoto del 1887: nuove prospettive per la pericolosità sismica in Liguria

Di il 11 Dicembre 2025

GENOVA – Uno studio delle Università di Genova e Trieste, insieme all’OGS, rivede in modo significativo le caratteristiche del terremoto che colpì la Liguria nel 1887, uno degli eventi più distruttivi della storia regionale. Grazie all’analisi dei magnetogrammi storici, i ricercatori hanno stimato una magnitudo di 7.2 e identificato una faglia inversa inclinata verso Nord come origine del sisma. Una scoperta che potrebbe influenzare gli attuali modelli di pericolosità sismica per la Liguria.

Lo studio, pubblicato su Nature Scientific Reports, introduce un metodo innovativo per rileggere i terremoti pre-strumentali: l’uso dei magnetogrammi custoditi negli osservatori di Greenwich, Kew, Falmouth e Paris Saint-Maur. Pur non essendo progettati per registrare terremoti, questi strumenti hanno permesso ai ricercatori di ricostruire i movimenti del suolo associati all’evento del 1887, che provocò oltre 600 vittime e generò uno tsunami lungo la costa ligure.
Secondo Stefano Parolai, direttore del Dipartimento di matematica, informatica e geoscienze dell’Università di Trieste, la digitalizzazione e l’analisi comparata dei magnetogrammi consentono oggi di “colmare il vuoto informativo degli eventi pre-strumentali, migliorando la comprensione della pericolosità sismica in Liguria e nell’Europa occidentale”.


Il nuovo modello identifica una magnitudo 7.2 e conferma un meccanismo di faglia inversa, compatibile con la geologia dell’area e con i dati storici sullo tsunami. La simulazione è stata validata confrontando i risultati con il terremoto dell’Emilia del 2012, scelto come riferimento per caratteristiche analoghe.
Per Gabriele Tarchini (UniGe, DISTAV), il lavoro apre prospettive concrete per la ricostruzione dei grandi terremoti del passato e per la revisione degli strumenti con cui oggi si valuta il rischio: “Ogni dato recuperato – spiega – è fondamentale per migliorare la sicurezza delle comunità e le strategie di mitigazione”.


Il terremoto del 1887 è utilizzato dalla Protezione Civile come riferimento per gli scenari di scuotimento della Liguria occidentale. La nuova stima di magnitudo e il meccanismo di compressione suggeriscono la necessità di aggiornare i modelli regionali di pericolosità sismica e di considerare faglie capaci di generare eventi di energia superiore a quanto indicato finora.

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