“PEGGY GUGGENHEIM, LA VALIGIA DELL’ARTE – UN RACCONTO PER IMMAGINI”

Di il 7 Luglio 2016

007-peggy-guggenheim-theredlistInaugura oggi alle 17.30, nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale, la raccolta di fotografie, documenti e manifesti che ripercorrono la vita artistica della collezionista legata al surrealismo e diventata icona dell’arte contemporanea del ‘900.
Di Francesca Catrambone

“Parigi”, “Londra”, “New York”, “Venezia”: sono questi i nomi delle sale della mostra che ripercorrono l’esistenza di Peggy Guggenheim attraverso fotografie e video che insieme a lei riproducono gli amici artisti, le loro opere e l’ambiente in cui si muovevano. Amante della lettura, diventata in seguito collezionista di opere di artisti sconosciuti, si fa strada nel mondo dell’arte fino all’esposizione della sua collezione nel 1969 al Museo Solomon Guggenheim di New York, diventato uno dei maggiori musei d’arte moderna del mondo.

Si varcherà la soglia della mostra come se si entrasse in casa Guggenheim a Venezia. L’ingresso della Loggia degli Abati sarà incorniciato da un grande portale che riproduce il Palazzo Venier dei Leoni. Da quel momento in poi, di stanza in stanza, si ripercorre la vita della grande collezionista. Nella prima sala sarà esposta una sequenza di ritratti di Peggy e della sua famiglia all’arrivo negli Stati Uniti. La seconda sala è ambientata a Parigi, dove la donna d’arte giunge nel 1921, gli anni della Belle Epoque. Tutti i grandi pittori e intellettuali del tempo convergono a Parigi dove Peggy scopre l’arte moderna e si appassiona al surrealismo. Si prosegue nella terza sala, dove negli anni Trenta la collezionista fa la spola tra Parigi e Londra città in cui nel 1938 inaugura la Galleria Guggenheim Jeune con una mostra dedicata a Jean Cocteau, organizzata da Marcel Duchamp. “Nella seconda e terza sala della mostra- dice Beppe Manzitti- sono esposti alcuni libri di quegli anni come la rivista di ispirazione surrealista Minotaure e i libretti a sole immagini di Max Ernst Une semaine de bontè”.
La quarta sala rappresenta la fuga dall’Europa in guerra e il ritorno in una Parigi occupata dai tedeschi. Peggy, di origine ebraica, si preoccupa per la sua incolumità ma soprattutto per quella delle sue opere che riesce a spedire in America. Fu così che le avanguardie europee e il surrealismo andarono a fecondare gli Stati Uniti. Tornata a New York -quinta sala- la collezionista attira a sé gli esponenti dell’espressionismo astratto, tra cui Jackson Pollock e Alexander Calder. In poco tempo New York diventa la capitale mondiale dell’arte moderna. La sesta sala, infatti, è dedicata all’iniziativa di Peggy che nel 1942 apre una nuova galleria a New York, Art of This Century. Infine, l’ultima parte della mostra è dedicata al periodo veneziano, dove Peggy vive dal 1948 fino alla morte. Città in cui esordisce partecipando alla Biennale del 1948 dove per la prima volta vengono esposti in Europa Arshile Gorky, Jackson Pollock e Mark Rothko.

La mostra a cura di Alberto Rizzerio e Danièle Sulewic, organizzata dal Centro culturale Primo Levi, ha ingresso gratuito e rimarrà esposta fino al 4 settembre.
Orari: da martedì a venerdì ore 11/13-15/19
Sabato e domenica re 11/19-Lunedì riposo.

Per informazioni: Centro Culturale Primo Levi, 0108310748 info@centroprimolevi.it

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