I GIORNI GENOVESI DEL “SUQ” CHIUDONO CON 70MILA PRESENZE: GRANDE SUCCESSO PER IL TEATRO

Di il 23 Giugno 2025

Boom di visitatori per gli undici giorni di festival multietnico. La manifestazione si chiude il 27 giugno a Ventimiglia con lo spettacolo “Ogni luogo è un dove” di e con Marco Aime

di Giorgia Di Gregorio

GENOVA – Settantamila persone hanno partecipato alla 27ª edizione del “Suq Festival”, che dal 12 al 22 giugno ha trasformato il Porto Antico di Genova in un crocevia di culture, spettacolo e impegno sociale. Undici giorni di eventi e incontri, con undici produzioni teatrali che hanno registrato grande successo di pubblico: tra queste, quattro tutto esaurito per “Stai zitta!”, oltre a importanti debutti come “Il mare nel cassetto”, omaggio a Franco Battiato, “Nel nome una storia”, dedicato al tema dell’adozione, e “Mi chiamo Omar”, che ha avuto la sua anteprima proprio durante il festival. In totale, sono stati venduti 1.700 biglietti per gli spettacoli, gli unici appuntamenti a pagamento del programma.

Il Suq chiuderà ufficialmente il sipario il 27 giugno con un’ultima performance al Museo Preistorico dei Balzi Rossi di Ventimiglia: “Ogni luogo è un dove”, spettacolo dell’antropologo Marco Aime, accompagnato dalla voce di Eleni Molos e dalla chitarra di Massimo Germini.

Tra i momenti più significativi, la visita della neo-sindaca di Genova Silvia Salis e dell’Arcivescovo Marco Tasca, che hanno voluto portare il loro saluto a una manifestazione definita come “una festa di pace”. Nel cuore pulsante del festival, sotto il tendone di Piazza delle Feste, si è respirata l’atmosfera unica del Suq, dove si intrecciano culture, storie e tradizioni. Oltre alla storica location del Porto Antico, gli eventi si sono estesi anche all’Isola delle Chiatte, al Teatro della Tosse, alla Chiesa di San Pietro in Banchi e fino a Ventimiglia.

Quest’edizione è stata fortemente connotata da una presenza femminile, sia sul palco che nei contenuti, con molte protagoniste e temi legati alle donne. Notevole la partecipazione agli incontri di EcoSuq, sezione dedicata alla sostenibilità, dove si è discusso di “inquinanti eterni” come i PFAS e si sono smontati alcuni falsi miti del cosiddetto “greenwashing”, in collaborazione con Cittadini Sostenibili.
Non sono mancati i momenti di festa: concerti coinvolgenti come quelli di Adriana, Jo Choneca con Kulima e il travolgente Sconfinato Poetry Slam hanno attirato soprattutto un pubblico giovane. Applausi e grande attenzione anche per gli incontri con Paola Caridi sul Medio Oriente, Chiara Tagliaferri con il suo tributo a Michela Murgia, e l’incontro sulle nuove forme di adozione oltre la famiglia tradizionale. Tra gli appuntamenti più significativi anche il ricordo di Don Andrea Gallo in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato e la presentazione della graphic novel Lumumba, un eroe africano.

“La forza del Suq – ha dichiarato Carla Peirolero, fondatrice e direttrice artistica, ora affiancata da Alberto Lasso – è quella di affrontare temi complessi come immigrazione, guerra, cambiamento climatico e diritti umani in un contesto di dialogo e partecipazione. È questa atmosfera collettiva e costruttiva che, da 27 anni, riesce a trasformare le difficoltà in un’occasione per immaginare nuove prospettive”.

La solidarietà resta un pilastro del festival: oltre alla raccolta fondi per Gaza attraverso lo spettacolo “Mi chiamo Omar”, è proseguita l’iniziativa #ilteatrofabene. Giunta alla sesta edizione, quest’anno ha abbinato l’acquisto dei biglietti teatrali a una donazione di prodotti Coop Liguria destinati ad Assopace Palestina, l’organizzazione impegnata nella promozione dei diritti umani e della giustizia in Medio Oriente.

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