DONNE, ISOLE E FRONTIERE: VENT’ANNI DI SUQ FESTIVAL

Di il 6 Giugno 2018
Baba Sissoko

Dieci giorni di spettacolo, millecinquecento metri quadri di scenografia, cento eventi, seicento protagonisti

 

GENOVA – Un atlante di tradizioni, di voci, di diverse quotidianità. Il Suq Festival compie vent’anni portando all’incontro, da venerdì 15 a domenica 24 giugno al Porto Antico, culture provenienti da ogni angolo del mondo. Forte delle settantamila presenze dell’edizione passata, il mercato propone una scenografia teatrale con quaranta botteghe artigianali (provenienti da altrettanti paesi), associazioni umanitarie e comunità di immigrati, quattordici cucine dal mondo, buone pratiche per l’ambiente e un programma artistico di prim’ordine, con oltre cento tra incontri, concerti, showcooking e performance.

 

Gabriele Vacis

Il tema della ventesima edizione è “Donne, isole e frontiere”, che rappresenta anche l’inizio di un percorso triennale che vedrà tre accenti diversi: donne nel 2018, isole nel 2019 e frontiere nel 2020. Le donne, coloro che pagano il prezzo più alto della migrazione, saranno le protagoniste, in omaggio anche a quelle che hanno dato vita al Suq, ma anche alle tante figure che lo hanno abitato e attraversato. Tra questi ricordi, spicca la prima nazionale dello spettacolo “Una sottile voce di Silenzio. Domande laiche sul religioso”, progetto firmato dall’indimenticabile Roberta Alloisio, colonna storica del Suq scomparsa nel 2017. Lo spettacolo, ideato insieme a Paola Bigatto e riadattato dalla Compagnia del Suq, andrà in scena sabato 16 (ore 21), domenica 17 (ore 19) e lunedì 18 giugno (ore 21) alla Chiesa di San Pietro in Banchi. La rassegna porta inoltre il 23 giugno, sull’Isola delle Chiatte, “Colloqui d’amore” di Gabriele Vacis (in foto), interpretato da una compagnia di rifugiati e migranti.

 

«Il Suq sarà una carrellata di spettacoli teatrali – spiega entusiasta Carla Peiroleri, direttrice artistica del Suq Festival -, uno più bello dell’altro e in posti inconsueti, dalla Chiesa di San Pietro in Banchi all’Isola delle Chiatte, passando dal Museo Preistorico del Balzi Rossi a Ventimiglia». Nel museo a pochi passi dalla frontiera con la Francia, andranno infatti in scena gli ultimi due eventi del Festival: un incontro con Medici Senza Frontiere e “La Frontiera a Ventimiglia”, spettacolo parte di “Teatro del Dialogo”. Composta da otto spettacoli (di cui una prima nazionale e tre produzioni Suq), la rassegna teatrale è da sempre il cuore pulsante del Suq Festival. Dopo vent’anni «ci sentiamo un po’ eredi del percorso compiuto – prosegue Peiroleri – e continuiamo a ricordare chi ci è stato vicino. Ricorderemo Roberta Alloisio mettendo in scena uno spettacolo scritto da lei e Paola Bigatto, in modo che non la memoria non sia da infilare in un cassetto, ma un ricordo di come tutto il Suq porti avanti obiettivi di dialogo, incontro e conoscenza, ma anche di festa, umorismo e divertimento». Novità di quest’edizione è lo spettacolo di cabaret di Andrea di Marco e dei Soggetti smarriti (Marco Rinaldi e Andrea Possa), per una serata tutta da ridere (domenica 17 giugno) con il “Manuale (comico) del bravo genovese”.

 

La Piccola Orchestra di Tor Pignattara

Molteplici anche gli eventi musicali, con il debutto di “Figli Unici” della “Piccola Orchestra di Tor Pignattara” (in foto) a inaugurare il Suq, venerdì 15 giugno alle 21.30. Il 19 giugno (ore 18) tocca all’ensemble tradizionale tutto al femminile del Coro delle Mondine di Novi; il 20 a Teresa de Sio; il 23 a Baba Sissoko con la figlia Djana (in foto di copertina); mentre il 24 giugno chiuderà il Suq il “Doyenne Dj set”, concerto hip hop, trap, dance hall e afrobeat. Incontreranno il pubblico durante il Festival, presentando i propri libri, Gabriele Del Grande, Marco Aime e Omar Rizq. Di libri e lettura si occuperà anche la “tenda dei libri e delle letture”, posta all’ingresso del Suq. Inoltre, il Suq sarà sede di un evento satellite di ArtLab 18, rassegna sul managment culturale curata dalla Fondazione Fitzcarraldo in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Il 2018 è anche l’anno intitolato al cibo italiano e, per approfondire questa cultura, durante il festival di svolgeranno diversi showcooking a cura di Chef Kumalé. Infine, sarà assegnato il Premio Agorà (destinato a chi favorisce conoscenza e dialogo tra sponde) a Rai Radio 3 Mondo e a Radio Orient, di Parigi.

 

L’ingresso è gratuito a tutte le iniziative, esclusi gli spettacoli teatrali. Il Festival è accessibile dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 24, il sabato e la domenica dalle 12 alle 24. Per il programma completo, clicca QUI.

Su Giulio Oglietti

Cresciuto tra la nebbia e le risaie del Monferrato, è a Genova dal 2013. Laureato in Informazione ed editoria, collabora con GOA da luglio 2017. Metodico e curioso, è determinato a diventare giornalista. ogliettig@libero.it