A Varazze il tentativo di nidificazione di una tartaruga Caretta Caretta

Di il 6 Agosto 2025

VARAZZE (SV) – Gli esperti del Gruppo Ligure Tartarughe con i biologi dell’Associazione Menkab si sono recati questa mattina presso i bagni Ferro a Varazze, dove ieri notte è stata avvistata una Caretta caretta uscire dal mare e raggiungere la spiaggia. Presenti anche il Sindaco Luigi Pierfederici e la Guardia Costiera.

Alla verifica non è risultata la presenza di uova. Sulla spiaggia sono visibili le tracce lasciate dalla tartaruga che è emersa, ha iniziato a scavare, ma non ha deposto le uova.

Il Gruppo Ligure Tartarughe, composto da Acquario di Genova – coordinatore – Arpal, Università di Genova e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, sottolinea che nei prossimi 1-2 giorni la tartaruga potrebbe emergere in altre aree limitrofe e invita tutti i frequentatori delle spiagge a porre la massima attenzione.

In caso di avvistamenti di esemplari in deposizione sulla battigia o di tracce sulla sabbia, è necessario segnalare immediatamente l’evento alla Guardia Costiera al 1530 o 112 che attiva la corretta procedura di intervento segnalando l’avvistamento al Gruppo Ligure Tartarughe. Non vanno assolutamente toccati o disturbati gli animali.

È stata anche l’occasione per il GLIT di iniziare la formazione dei volontari in vista della possibile schiusa del nido di tartaruga presente presso la spiaggia libera al confine con lo stabilimento balneare Mauro dove un esemplare ha deposto la notte del 14 luglio.

In queste settimane continuano ad essere raccolti i dati relativi a temperatura e grazie al data logger posizionato nei pressi del nido a una profondità di circa 30 cm per comprendere le condizioni ambientali. Il GLIT effettua le previsioni di emersione sulla base delle quali si pianifica, in accordo con i Comuni interessati, la gestione della spiaggia e delle luci in modo da non creare disturbo e favorire la fuoriuscita dei piccoli.

In caso di formazione del caratteristico cono che rappresenta il primissimo step della possibile schiusa delle uova, viene allestito un corridoio ombreggiato per proteggere maggiormente gli eventuali piccoli nella strada da compiere dal nido fino al mare e posizionata una bindella per le misurazioni.

Nel momento della schiusa e dell’emersione dei piccoli, lo staff GLIT e i volontari monitorano l’evento evitando disturbi esterni, conteggiando i nati e scattando fotografie, senza uso di flash, con riferimenti alle dimensioni dei piccoli. 

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