“FESTIVAL DEL MEDITERRANEO” AL VIA DAL 30 AGOSTO TRA SUONI, DANZE E MUSICA DA TUTTO IL MONDO

Di il 26 Agosto 2025

Il festival prevede 15 date, per la prima volta anche a Savona. Il programma completo

GENOVA – Il Festival del Mediterraneo, appuntamento ormai tradizionale di fine estate, torna con la sua 34ª edizione, portando in Liguria un viaggio sonoro e visivo attraverso cinque continenti. Rispetto alle edizioni precedenti, quest’anno il Festival si espande ulteriormente, offrendo ben 15 date che si svilupperanno lungo un calendario di oltre tre settimane, dal 30 agosto al 23 settembre. Ad animarlo musicisti, danzatori e performer internazionali che saranno protagonisti in alcune delle location più suggestive di Genova e, per la prima volta anche a Savona, trasformandole in palcoscenici globali.

Il Festival del Mediterraneo nasce con la vocazione di favorire l’incontro tra tradizioni musicali e culture, generando nuovi dialoghi possibili: dalla musica mozartiana per pianoforte reinterpretata dalle voci zulu, al flamenco suonato con un’arpa, dai raga e dalle tabla indiane intrecciati con il beat box vocale, fino alle sei stagioni indiane che si affiancano alle quattro di Vivaldi. Tra le tappe di quest’anno spiccano anche due serate dedicate agli ottant’anni dalle esplosioni nucleari di Hiroshima e Nagasaki, in una rilettura corale che coinvolge voci, danze e musiche europee e giapponesi.

«Il Festival del Mediterraneo torna con un’edizione inedita che si preannuncia ricca di appuntamenti interessanti e che consentiranno agli spettatori anche di uscire dai confini mediterranei e di viaggiare, attraverso le arti performative, in tutto il mondo – dice l’assessore comunale alla Cultura Giacomo Montanari – Parliamo di un festival di grande importanza, che ha ricevuto anche i contributi del Comune come uno dei vincitori dell’avviso pubblico “Genova città dei festival” 2025: un appuntamento che permetterà di scoprire sonorità ancestrali, tribali e che tramite musica e danza offrirà un’esperienza che sarà in grado di arricchire il nostro bagaglio umano e culturale».

«La musica dal vivo – spiega Davide Ferrari, direttore artistico e organizzatore del Festival – rappresenta da sempre una forma privilegiata di condivisione collettiva, sensoriale ed emotiva, capace di evocare luoghi vicini o lontani, reali o immaginari. È memoria vivente che tramanda le storie dei popoli e al tempo stesso uno strumento con cui guardare al futuro, veicolo di cambiamenti, esplorazioni e incontri. Con un calendario che intreccia tradizioni ancestrali e sperimentazioni contemporanee, il Festival del Mediterraneo si conferma un punto di riferimento internazionale capace di raccontare l’identità e la diversità dei popoli attraverso il linguaggio universale della musica».

OSPITI E LOCATION

Si comincia sabato 30 agosto al Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo con il party inaugurale nel cuore panoramico di Genova e un dj set curato da Guido Sarpero a partire dalle 18.30. Alle 21 spazio agli straordinari Parveen & Yilias Khan (India), virtuosi dei raga tradizionali e del beatbox.

Il Cortile di Palazzo Tursi ospiterà il 2 settembre la spagnola Ana Crismàn, pioniera dell’arpa flamenca, e il 3 settembre l’indiana Jyotsna Srikanth insieme al giovane quartetto d’archi genovese NOG, in un inedito dialogo tra Le quattro stagioni di Vivaldi e le sei stagioni indiane.

La Fortezza del Priamar di Savona sarà cornice imponente per i tamburi giapponesi Taiko di Kyoshindo & Joji Hirota (5 settembre) e per Mozuluart (Zimbabwe/Austria), con il loro sorprendente Mozart in chiave africana (7 settembre).

La Claque diventerà palcoscenico per l’energia liberatoria della danza afro di Khoudia Touré & Cheikh Fall dal Senegal (6 settembre) e l’Ex Caserma Gavoglio per Il Corpo Nucleare (12 settembre), performance di danza contemporanea e musica per commemorare l’80° anniversario di Hiroshima e Nagasaki, con la partecipazione di Joji Hirota.

L’atmosfera artica della finlandese Pelkka Poutanen avvolgerà La Claque, Teatro della Tosse, l’11 settembre, mentre il 13 e 14 settembre il Chiostro del Museo Diocesano e il Castello D’Albertis/Celso ospiteranno Maegandang (Corea del Sud), con il fascino antico degli strumenti haegeum, gayageum e geomungo.

Il Teatro Internazionale di Quartiere (TIQU) sarà teatro di due intense serate, il 18 e 19 settembre, con Elegia Atomica, nuova produzione del Festival con La Banda di Piazza Caricamento e la straordinaria voce di Sainkho Namčylak (Italia, Marocco, Tajikistan, Rwanda, Grecia, Repubblica di Tuva) e le note sospese di pianoforte di Angela Alferi

Il 21 settembre si torna al Castello D’Albertis, sede espositiva di Echo Art, con “Concerto al Buio”, evento condotto dal fado portoghese di Dona Rosa, cantante non vedente.

Chiusura il 23 settembre nella maestosa Sala delle Grida di Palazzo della Borsa con Dervishes Remixed (Italia/Siria), un incontro magnetico fra la danza rotante dei dervisci sufi e il linguaggiodella musica e della danza contemporanea.

Giunta alla sua 34ª edizione, la rassegna ha portato in oltre tre decenni musiche provenienti da più di 80 paesi, alcune delle quali mai uscite dai loro territori di origine. Una memoria sonora che continua a vivere nel pubblico, nelle migliaia di spettatori che dal 1992 hanno potuto viaggiare attraverso il mondo grazie ai suoni del Festival.

IL PROGRAMMA

Sabato 30 agosto – Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo

Dj Set a cura di Guido Sarpero

Parveen & Yilias Khan (India) – Dai raga tradizionali al beatbox, un viaggio sonoro che parte dal cuore del Rajasthan e arriva dritto al cuore del pubblico.

“Quando la tradizione incontra il respiro del presente.”

Martedì 2 settembre – Cortile di Palazzo Tursi

Ana Crismàn (Spagna) – L’arpa flamenca, strumento reinventato per far danzare le corde al ritmo del duende.

“Il flamenco che non avete mai sentito.”

Mercoledì 3 settembre – Cortile di Palazzo Tursi

Jyotsna Srikanth (India) & Quartetto d’archi NOG– Le quattro stagioni di Vivaldi incontrano le sei stagioni indiane

“Un ponte di corde e archi tra Venezia e Chennai.”

Venerdì 5 settembre – Fortezza del Priamar, Savona

Joji Hirota & Kyoshindo (Giappone/Italia) – Il battito antico dei tamburi Taiko che scuote terra e spirito.

“La potenza del Giappone, la forza del ritmo.”

Sabato 6 settembre – Ex Caserma Gavoglio

Khoudia Touré & Cheikh Fall (Senegal) – La danza afro che radica e libera allo stesso tempo.

“Ogni passo è una preghiera alla terra.”

Domenica 7 settembre – Fortezza del Priamar, Savona

Mozuluart (Zimbabwe/Austria) – Mozart rivive in una sorprendente fusione con le voci Zulu.

“Quando Salisburgo incontra Harare.”

Giovedì 11 settembre – La Claque, Teatro della Tosse

Pelkka Poutanen (Finlandia) – Voce e suoni artici in un rituale ipnotico tra tradizione ed elettronica.

“Il respiro del Nord nelle notti di Genova.”

Venerdì 12 settembre – Ex Caserma Gavoglio

Il Corpo Nucleare (Italia/Giappone) – Danza contemporanea e musica nell’80° anniversario di Hiroshima e Nagasaki.

“Corpi che raccontano silenzi e memorie.”

Sabato 13 settembre – Chiostro Museo Diocesano e Domenica 14 settembre – Castello D’Albertis

Maegandang (Corea del Sud) – Haegeum, gayageum e geomungo: il fascino della musica coreana al femminile.

“Tre voci di seta che parlano la lingua del tempo.”

Venerdì 18 e Sabato 19 settembre – Teatro Internazionale di Quartiere (TIQU)

Elegia Atomica – La Banda di Piazza CaricamentoSainkho Namčylak, Angela Alferi (Italia, Marocco, Tajikistan, Rwanda, Grecia, Repubblica di Tuva) – Una nuova produzione in memoria dell’80° anniversario di Hiroshima e Nagasaki.

“Note e voci per non dimenticare.”

Domenica 21 settembre – Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo Dona Rosa & Raul Abreu Portogallo

“Concerto al Buio”, evento condotto dal fado portoghese della cantante non vedente.

Martedì 23 settembre – Sala delle Grida, Palazzo della Borsa

Dervishes Remixed (Italia/Siria) – La danza rotante dei dervisci sufi intrecciata alla musica e alla danza contemporanea.

“Girare su se stessi per abbracciare il mondo.”

Biglietti+39 375 820 4300 – www.happyticket.it

Contattiinfo@echoart.org – www.echoart.org – +39 335 618 4611

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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