UN PO’ DI LIGURIA AI DAVID DI DONATELLO: IN GARA IL CORTO GIRATO NEL TIGULLIO “QUELL’ULTIMA NOTA D’AMORE”

Di il 15 Marzo 2024

È in lizza per l’edizione 2024 del prestigioso premio cinematografico il cortometraggio tratto da un racconto di Elio Esposito che narra una storia d’amore inserita nel contesto buio delle cave d’ardesia e delle loro portatrici

di Alessia Spinola

GENOVA – La Liguria non si ferma e adesso è pronta a conquistare anche i David di Donatello. In gara per l’edizione 2024 del prestigioso premio cinematografico assegnato dall’Accademia del Cinema Italiano, tra i vari titoli troviamo “Quell’ultima nota d’amore. Prie Neigre“, cortrometraggio Made in Genova tratto da un racconto di Elio Esposito con la regia di Lucia Vita e la sceneggiatura di Maura Oliva. Il corto è stato girato principalmente a Cogorno e narra la commovente e poco conosciuta storia delle portatrici d’ardesia.

La storia narrata è inserita nel contesto di fine Ottocento e porta sul grande schermo una vicenda d’amore ambientata nel mondo buio delle cave d’ardesia e delle loro portatrici. Non solo il peso delle lastre: sulle loro spalle queste donne dovevano portare anche quello del contesto maschilista a cui erano quotidianamente sottoposte.

Protagonista de “Quell’ultima nota d’amore. Prie Neigre” è Francesca, giovane portatrice che vive in un mondo fatto da cave e da un datore di lavoro che vuole abusare di lei. Il posto sicuro in cui la ragazza può rifugiarsi è rappresentato da Nanni, il suo grande amore. Nanni, però, ha un sogno: far riecheggiare le note del suo violino in giro per il mondo, motivo per cui parte alla ricerca di un futuro migliore che un piccolo paesino di campagna non può offrirgli. Francesca lo aspetta paziente fino al suo ritorno, ma la loro bolla d’amore verrà presto scoppiata.

Tra i membri del cast figurano: Ada Barbini (Francesca piccola), Andrea Gordon Attanasio (Nanni piccolo), Giorgia La Cavera (Francesca grande), Francesco Pastore (Nanni grande) e Paolo Silingardi (Luigi, il datore di lavoro). Le riprese e il montaggio sono invece opera di Umberto Passeri.

In un’intervista a Goa Magazine Elio Esposito ha raccontato:

«Credo che non si possa affrontare il presente senza conoscere il passato, oggi le nuove generazioni sono disinteressate alla storia, forse perché semplicemente nessuno gliela racconta. Ad esempio, nei miei libri, nei miei film, tratto spesso temi sociali, quali l’omofobia, la violenza sulle donne, lo sfruttamento, la violenza assistita, sono tutti mali con radici antiche, dobbiamo estirparle, ma per farlo dobbiamo capire da dove nascono e spesso un libro, un racconto, un film possono aiutare a farlo».

Per leggere l’intervista integrale: https://www.goamagazine.it/elio-esposito-porta-ai-david-di-donatello-un-corto-sulle-portatrici-dardesia-mogli-e-madri-oltre-che-lavoratrici/

Il cortometraggio ha già ricevuto il premio del Festival del Cinema del Ponente e verrà presentato anche all’81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il racconto da cui invece è stato tratto il soggetto è stato donato alla Fratelli Frilli Editore ed è stato inserito all’interno di un volume collettivo di narrativa e parte del ricavato andrà alla Fondazione Gigi Ghirotti, associazione che si occupa di assistenza socio sanitaria e cure palliative a domicilio.

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