TORNA CON IL TEMA DI “RAWABET-CONNESSIONI” LA NUOVE EDIZIONE DEL “GEZMATAZ JAZZ FESTIVAL”

Di il 18 Giugno 2025

La rassegna inaugurerà con due concerti a ingresso gratuito in Piazza delle Feste sabato 5 e domenica 6 luglio. A salire sul palco, i quartetti “Je t’appelle” ed “Estuarium”

di Alessia Spinola

GENOVA – È con i quartetti “Je t’appelle” ed “Estuarium” che apre la 22ª edizione del Gezmataz Jazz Festival, storica e principale rassegna jazz genovese che è protna a tornare in Piazza delle Feste sabato 5 e domenica 6 luglio. I due concerti inaugurali inizieranno alle 21.30 e sono entrambi a ingresso gratuito. Parte integrante del progetto triennale “Orizzonti musicali: suoni, visioni e contaminazioni” sviluppato da Gezmataz e incentrato sulla fusione tra le culture e sulle connessioni e commistioni fra i diversi popoli, l’edizione di quest’anno ha infatti per sottotitolo la parola araba Rawabet che significa, appunto, “connessioni”.

Rawabet è anche il titolo di un progetto internazionale supportato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea, al quale partecipa anche Gezmataz. L’iniziativa è coordinata dall’organizzazione culturale indipendente Ettijahat – Independent Culture, attiva tra Beirut e Bruxelles, e coinvolge diversi partner europei: Voce – Centre Musical de Création Musicale di Pigna (Corsica, Francia), Coculture (Berlino, Germania), Masahat for Arab Culture in Exile (Oslo, Norvegia) e Transversal Project (Malmö, Svezia). La rassegna intende favorire il confronto tra culture e forme d’arte contemporanee, creando legami inaspettati nel mondo del jazz e della musica sperimentale, attraverso un approccio interdisciplinare che include musica, arti visive, danza e tecnologie digitali, con l’intento di incentivare produzioni originali e collaborazioni tra realtà artistiche internazionali.

Sabato 5 luglio, presso il Porto Antico, si esibirà il gruppo Je t’appelle, formato da Bayan Rida (oud e voce), Marco Tindiglia (chitarra), Salah Namek (violoncello) e Marco Fadda (percussioni). Il concerto affronterà, attraverso il linguaggio musicale, il dramma dell’esilio forzato a causa dei conflitti, come nel caso della Siria, raccontando un viaggio emotivo segnato da nostalgia, spaesamento e speranza.

Domenica 6 luglio, sempre in Piazza delle Feste, sarà la volta del quartetto Estuarium, composto da musicisti di rilievo internazionale: Oriol Marès (clarinetto), Talal Fayad (oud), Thodoris Ziarkas (contrabbasso) e Lucas Zegrí (percussioni). Il gruppo presenterà un repertorio di brani che riflettono le radici culturali eterogenee dei componenti, mescolando influenze spagnole, siriane e greche in un confronto sonoro tra tradizioni differenti ma armonicamente complementari.

Il Gezmataz Festival proseguirà anche a settembre, con due concerti presso la Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale e con l’ormai consolidata rassegna alla sala Claque, realizzata in sinergia con la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse. I dettagli dei prossimi appuntamenti saranno comunicati nei prossimi mesi.

Le due serate in Piazza delle Feste sono, come di consueto, a ingresso libero fino a esaurimento posti. Per aggiornamenti e informazioni è possibile consultare il sito ufficiale www.gezmataz.org o seguire la pagina Facebook Gezmataz Festival & Workshop.

Il Gezmataz Jazz Festival 2025 è promosso dall’Associazione Culturale Gezmataz, con il patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, e con il contributo della Fondazione Carige e del programma Creative Europe dell’UE.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento