TORNA AL TEATRO DELLA GIOVENTÙ "RUMORI FUORI SCENA"

Di il 27 Giugno 2014

Numeri da record con centoquaranta repliche e quasi trentamila spettatori complessivi per la commedia di Michael Frayn, presentata al pubblico per il terzo anno consecutivo con un cast rinnovato. Il Teatro della Gioventù rimane aperto anche a luglio e agosto per combattere la crisi.

di Cristina Puppo

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Un’attenta e profonda valutazione del presente e del futuro del teatro a Genova e tanta fiducia nei ragazzi della The Kitchen Company, un progetto che ha visto nascere e crescere e che rischia di venire schiacciato dalla crisi economica: questi i fili conduttori del discorso del regista e produttore Massimo Chiesa, che ha presentato il nuovo allestimento dello spettacolo “Rumori fuori scena”.

Il capolavoro di M. Frayn, definito dalla critica “lo spettacolo più comico mai scritto negli ultimi cinquant’anni” e “tra le commedie più rappresentate nella storia” andrà in scena con il cast dei giovani attori della TKC dal 28 giugno al 3 agosto alle ore 21; ogni domenica verrà replicato anche alle 17, al prezzo speciale di 5 euro.

Lo spettacolo mostra al pubblico il teatro dietro il sipario attraverso la storia esilarante di una strampalata compagnia teatrale alle prese con il debutto. Riproposto per la terza stagione consecutiva, “Rumori fuori scena” quest’anno vede la sostituzione di quattro attori su nove: tuttavia “il ricambio nel cast ha portato vivacità, aria nuova ed entusiasmo tra gli attori – ha commentato Massimo Chiesa – avendo fatto così tante repliche prima si finiva per recitare quasi in modo automatico, ora con il nuovo allestimento si riscoprono i ruoli e le parole”.
I quattro nuovi interpreti sono Daria D’Aloia, Ivano La Rosa, Massimiliano Aceti e Dennis Garcia, e hanno già recitato in altri spettacoli della The Kitchen Company come “Centocinquanta la gallina canta”, “Le cognate” e “La cena dei cretini”.
Nei due allestimenti precedenti lo spettacolo autoprodotto ha avuto molto successo, e ad agosto sforerà le 170 repliche: già circa 28mila spettatori genovesi – un numero da record – hanno assistito alla commedia, molti anche più volte. “È una macchina teatrale incredibile” commenta ancora il regista “e speriamo che il pubblico continui ad aumentare perché ne abbiamo un bisogno disperato: tenere aperto un teatro in estate è una scommessa, ma in questi tempi di crisi è l’unica cosa da fare per sopravvivere”.

Massimo Chiesa crede profondamente nel ruolo del teatro e della cultura, che considera le fondamenta dell’uomo e dell’intera società: da vero “uomo di teatro”, che ha lavorato con tantissimi attori famosi e non, è alla ricerca di un modo per portare il Teatro della Gioventù fuori dalla situazione disastrosa in cui versano molti teatri italiani, e auspica anche soluzioni come la costruzione di un nuovo rapporto con le scuole e la creazione di un Fondo Unico per i Teatri Liguri, che dovrebbero unire le forze perché “i potenti non lo capiscono, ma la cultura e il teatro possono diventare un business per lo Stato: la cultura dà da mangiare a molti ed è un nutrimento e un bisogno essenziale e primario per l’essere umano. Se non rifondiamo le persone dalle fondamenta attraverso la cultura siamo solo dei numeri, e qui entra in gioco il ruolo importantissimo del teatro, un luogo dove si trasmettono messaggi importanti ma anche dove vivere e incontrare gli altri per passare ore piacevoli.”

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