Teatro del Ponente, venerdì Teatro Cargo porta “Il colore rosa” di Alina Nari

Di il 20 Marzo 2018

GENOVA – La Stagione 2017/2018 di Teatro Cargo prosegue venerdì 23 marzo (ore 21) al Teatro del Ponente con lo spettacolo di danza-teatro Il colore rosa. Ideato, coreografato e diretto da Alina Nari, che lo interpreta insieme a Davide Frangioni e Giselda Ranieri, è rivolto a un pubblico di bambini e famiglie.

 

Ne Il colore rosa attraverso la metafora del colore si affrontano i temi della crescita, della costruzione della propria identità e soprattutto della necessità di preservare uno spazio intimo in cui accettarsi semplicemente per quello che si è, al di là degli stereotipi. Invece alle bambine si continuano a proporre giochi, scarpette, borsette rosa (e di una sola zuccherosa tonalità), mentre per i maschi il rosa è un colore da evitare, da temere, da negare. Ma chi l’ha detto che il rosa è “da femmine” e il celeste “da maschi”? Il cielo è maschio o femmina? L’acqua è maschio o femmina? E le montagne? Il temporale, le stelle, gli alberi? Il rosa, oltre ad essere stato storicamente anche un colore maschile, è un colore ricco di sfumature difficili da imitare o da riprodurre: perché ogni rosa è unico e ognuno può essere rosa a modo suo. Attraverso una scrittura coreografica globale (danza, gesto, voce) lo spettacolo, nato anche grazie a laboratori sulla questione di genere, parla in modo ironico, evocativo e affettuoso del cammino difficile per riconoscersi nella propria diversità, nella possibilità di cambiare e trasformarsi.

 

La produzione è Aldes in collaborazione con Ubidanza. Il colore rosa rientra nell’abbonamento Adulti e nell’abbonamento Giovani di Teatro Cargo. Il biglietto singolo è in vendita a 16 euro (intero) o 14 euro (ridotto) al botteghino del teatro in piazza Odicini.

 


Per ulteriori informazioni e prenotazioni:

010-694240

promozione@teatrocargo.it

(C.S.)

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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