Teatro Cargo: venerdì in scena “Relazioni pericolose”

Di il 29 Giugno 2016

CentroStorico3 @genovacittadigitaleVenerdì alle 21 presso il Teatro di Villa Duchessa di Galliera (Via Nicolò da Corte 2 – Genova Voltri) continua la Rassegna al femminile prodotta dal Teatro Cargo.
Il titolo dell’opera è RELAZIONI PERICOLOSE: liberamente ispirato al romanzo di Choderlos de Laclos. Drammaturgia e regia Laura Sicignano con Elena Dragonetti e Aldo Ottobrino.

È in un teatro settecentesco, esemplare unico in Liguria, che Teatro Cargo ambienta Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos, romanzo epistolare del 1782. La corte, con le sue leggi, i suoi codici e i suoi giochi di potere, è il luogo in cui si svolge una delle vicende più spregiudicate, affascinanti e scandalose della letteratura europea di quel periodo storico.

Il visconte di Valmont, cinico seduttore, ha deciso di conquistare la castissima e maritata Madame de Tourvel. Confida il suo progetto alla marchesa Merteuil, sua ex amante. Sarà lei a guidare a distanza le avventure di Valmont, imponendogli di rispettare il codice libertino. Il gioco si rivela fatale per i due protagonisti e per tutti gli inconsapevoli personaggi che Valmont e Merteuil manipolano per crudele divertimento.
Nello spettacolo di Teatro Cargo il romanzo vede in scena solo Valmont e la marchesa di Merteuil, registi complici e rivali che per scacciare la noia di un’esistenza satura di benessere, giocano con i sentimenti altrui non meno che con i propri, in un continuo mascheramento. La regista Laura Sicignano, responsabile anche della drammaturgia, ha incrociato la storia del romanzo con una riflessione di Diderot nel suo Paradoxe sur le comédien: “L’attore piange come un seduttore ai piedi di una donna che non ama, ma che vuole ingannare”. Cioè il migliore attore, secondo Diderot, recita con la testa e non con il cuore, non prova emozioni, ma sa fingerle con fredda tecnica. Così fa Valmont, esponente di una raffinata società in cui l’amore è considerato una faccenda da servette. Quel che conta per i due libertini descritti da Laclos è collezionare conquiste come farfalle da infilzare su un quadro: una sfrenata corsa al possesso dove l’amoralità è il requisito essenziale.

Con qualche differenza. Mentre a Valmont, in quanto uomo, è consentito fare mostra degli scandali, che anzi sono motivi di vanto, Merteuil, in quanto donna, è costretta a mantenere tutto segreto. Per questo, fin dall’adolescenza, la Marchesa ha maturato una straordinaria consapevolezza nella finzione e nell’osservazione degli altrui sentimenti, per meglio poterli usare a proprio vantaggio. Il compiacimento di Merteuil sta nell’avere acquisito fama di incorruttibile, mentre nelle stanze recondite dei suoi appartamenti, si concede a innumerevoli amanti che sa come manipolare ed eventualmente ricattare. Il godimento consiste più nel potere e nella conoscenza che nel piacere. Appare perfettamente padrona del proprio corpo e del proprio animo, l’uno costretto nelle stecche del bustino, l’altro nel rigore a cui si sottopone lei stessa, per guadagnarsi la libertà.

Info e prenotazioni: Teatro Cargo 010 694240

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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