Teatro Altrove, oggi inizia “Intolerance”, la rassegna dedicata a Gian Maria Volonté

Di il 16 Ottobre 2017

GENOVA – Sarà “Intolerance” ad aprire oggi la stagione cinematografica del Teatro Altrove, serie di proiezioni di film con Gian Maria Volonté. L’associazione Laboratorio Probabile Bellamy porterà, per tre lunedì fila, alcune delle migliori performance – rigorosamente in pellicola – del grande attore milanese.

 

Si inizia oggi (18.30) con un “Uomini Contro” di Francesco Rosi, film del 1975 in cui un gruppo di soldati della Prima Guerra Mondiale, quasi tutti ex contadini, protestano contro i generali che li mandano al massacro e rivolgono la loro fiducia a quei pochi ufficiali che giudicano quella e tutte le guerre delle inutili stragi; alle 21.15 il film vincitore del 23° Festival di Cannes e del premio Oscar come miglior film straniero, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri, lucida e spietata analisi del potere che valse a Volonté anche il David di Donatello come miglior attore.

 

Si prosegue il 23 ottobre con “A ciascuno il suo”, film di Petri del ’66 tratto dal romanzo omonimo di Leonardo Sciascia. Paolo Laurana, un professore di liceo, giunge alla conclusione che le persone incriminate per l’omicidio di due uomini siano estranee ai fatti e confida le sue deduzioni alle persone sbagliate; presto comprenderà, a sue spese, di aver commesso un’ingenuità. Alle 21.15 altro capolavoro dell’accoppiata Volonté – Petri con “La classe operaia va in paradiso” (1971). Lulù è il miglior operaio a cottimo del reparto della fabbrica in cui lavora: Trentun anni di cui quindici a lavorare, due famiglie da mantenere, due intossicazioni da vernice e un’ulcera, una vita alienante condiziona pesantemente la sua vita privata. Dopo un grave infortunio, la sua visione del lavoro cambia radicalmente.

 

Il 30 ottobre alle 18.30 tocca a Damiano Damiani con “Io ho paura”, film del ’77 ambientato negli anni di piombo in cui il brigadiere di polizia Graziano assume l’incarico di scorta del giudice Cancedda, che però rimane vittima di un attentato e Graziano viene assegnato ad un nuovo giudice sulla cui onestà tutti dubitano. Si chiude la rassegna con l’interpretazione magistrale di Volonté nei panni dell’indiscusso capo della malavita italoamericana sin dagli Anni Trenta, “Lucky Luciano”, protagonista dell’omonimo film di Rosi del 1973. Cacciato dagli Stati Uniti, Lucky vive a Napoli una vita apparentemente tranquilla e ineccepibile, ma voci sempre ricorrenti lo accusano di essere l’ispiratore del traffico internazionale della droga.

(C.S.)

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