TEATRO AKROPOLIS: IL FESTIVAL “TESTIMONIANZE RICERCA AZIONI 2019” CHIUDE CON NUMERI DA RECORD

Di il 18 Novembre 2019
nadia vicentini

Il bilancio finale conta ben 15 tutto esaurito in 11 giorni e l’80% di spettatori under 35. Il cartellone prevedeva 23 spettacoli di cui 5 prime assolute, superate anche le difficoltà oggettive di una sede decentrata e di questi giorni costellati di allerte arancioni.

GENOVA-Si è chiusa con un bilancio positivo oltre ogni aspettativa la decima edizione del festival “Testimonianze ricerca azioni”, ideato e organizzato da Teatro Akropolis con la direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio.

Undici giorni e ventitré spettacoli, di cui cinque prime assolute, con quindici tutto esaurito e l’80% di pubblico under 35. Un risultato raggiunto superando le difficoltà oggettive di una sede decentrata – Teatro Akropolis è a Sestri Ponente – e una programmazione annuale che si concentra nei giorni di festival e quindi esula dalla costanza di un rapporto cadenzato dalle stagioni di lunga durata.

A questo si sono aggiunte la pioggia costante e le allerte arancioni delle scorse giornate: neppure queste hanno scoraggiato gli spettatori fedeli in cerca delle novità presenti nel cartellone di Akropolis. Novità ovvero prime assolute e anteprime di artisti provenienti dal Giappone, dalla Germania, dal Belgio, dalla Francia, per una rassegna che ha ottenuto il raro patrocinio del Consolato Generale del Giappone di Milano e dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, e ha visto la presenza di critici giunti da tutta Italia, come di studiosi attivi in particolare presso il DAMS di Bologna, La Sapienza, Università Roma Tre, Università di Genova.

Proprio grazie al riconoscimento di una specificità che unisce la ricerca con la semplicità del linguaggio universale di danza, teatro, musica e circo, “Testimonianze ricerca azioni” è l’unico festival multidisciplinare sostenuto dal MiBac ed è finalista al Premio Rete Critica 2019 nella categoria “Progettualità/Organizzazione” il cui verdetto sarà annunciato a dicembre. L’internazionalità della manifestazione è in equilibrio con la radicalità territoriale, visto che uno dei filoni principali approfonditi dal festival di quest’anno è la città di Genova, anche attraverso una fitta rete di collaborazioni.

Paola Bianchi ha condotto un laboratorio di danza in collaborazione con Istituto David Chiossone e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Liguria, Aline Nari un laboratorio su danza e filosofia con la scuola primaria Daneo, alcune classi del liceo artistico Klee-Barabino hanno seguito il festival e la sua genesi, la compagnia Città di Ebla diretta da Claudio Angelini ha iniziato un’analisi della città, del suo impianto urbanistico nel rapporto con chi la abita, Studio per corpo centrale :: Genova, che debutterà l’anno prossimo coprodotto da Teatro Akropolis. Più sei locale, più sei globale.

Anche in termini di performance, tema approfondito con gran seguito di pubblico nel seminario condotto da Marco De Marinis. Lo spettacolo Pragmaprodotto da Teatro Akropolis sarà replicato a Parma e Roma, ospite dei festival “Natura Dèi Teatri” e “Teatri di Vetro”. Al festival 2019 di Teatro Akropolis hanno lavorato circa 130 persone tra artisti, tecnici e organizzatori.

C.S.

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