“Teatralità dell’arte” V edizione: dal 6 febbraio al 10 aprile per scoprire il “Theatrum ecclesiae” 

Di il 2 Febbraio 2024

GENOVA – Edifici sacri come pagine da leggere con la guida di insigni storici dell’arte. La quinta edizione di “Teatralità dell’arte” è dedicata al “Theatrum ecclesiae” ed esplora la forza comunicativa dei luoghi di culto come spazi teatrali, veicoli non solo di fede, ma anche di bellezza e di precisi contenuti simbolici. Il progetto di Sergio Maifredi e Massimo Minella, prodotto da Teatro Pubblico Ligure all’interno della Stagione Soriteatro 2023/24, nel corso degli anni ha esplorato il modo in cui il teatro si manifesta in tanti elementi artistici in cui quotidianamente ci imbattiamo ma di cui, a volte, non sappiamo decifrare il racconto. Nei tre appuntamenti di martedì 6 febbraio, martedì 5 marzo e mercoledì 10 aprile 2024, Fausta Franchini Guelfi, Lauro Magnani e Clario Di Fabio, sveleranno le storie racchiuse nell’Oratorio Sant’Erasmo di Sori, nella Basilica di S. Maria Assunta in Carignano e nel Complesso di S. Maria di Castello a Genova. Grazie alle loro parole sarà possibile guardarle queste opere con occhi nuovi: lo spazio architettonico, arricchito da dipinti sculture, affreschi e decorazioni, diventerà chiaro come un testo tradotto e il suo significato scoperto. In ognuno degli incontri gli storici dell’arte saranno in dialogo con Massimo Minella, scrittore e vicecaporedattore vicario della redazione genovese di “La Repubblica”, e saranno preceduti dall’introduzione di Sergio Maifredi. I posti sono limitati. Consigliata la prenotazione a info@teatropubblicoligure.it o su whatsapp al numero 348 2624922. L’appuntamento è sul posto, un quarto d’ora prima l’inizio degli incontri. Biglietto gratuito per gli abbonati di Soriteatro 23/24, 10 euro non abbonati, 5 euro studenti. 

Il viaggio nella “Teatralità dell’arte. Theatrum ecclesiae” inizia martedì 6 febbraio alle ore 17 all’Oratorio Sant’Erasmo di Sori (via Sant’Erasmo 23), nella Città Metropolitana di Genova. A condurre l’incontro è Fausta Franchini Guelfi, storica dell’arte, già ricercatrice di Storia dell’arte moderna presso il DIRAS (Facoltà di Lettere) dell’Università di Genova, attualmente membro del Consiglio Direttivo del “Centro Studi sulle Confraternite Giuseppe Casareto”, istituito dal Priorato delle Confraternite della Diocesi di Genova. L’Oratorio di Sori, fondato nel 1495 insieme a una confraternita anch’essa intitolata a Sant’Erasmo, protettore dei naviganti, sorge sull’originario tracciato della via Aurelia ed è affacciato sul mare. L’arredo ligneo, databile intorno alla metà del XVIII secolo, è un caso particolare che non ha riscontro in nessun luogo della Liguria: è composto da un’unica scenografica panca che ricopre tutta la parete di fondo, costituito da uno schienale sagomato in forme asimmetriche di particolare eleganza e corredato da un inginocchiatoio aperto. Lì si riunisce da secoli la confraternita, che nel 1712 commissiona ad Anton Maria Maragliano, uno dei maggiori artisti del tempo, un crocifisso ligneo da portare in processione. L’incontro è preceduto, alle ore 16, dalla visita guidata all’Oratorio a cura del priore Aldo Pezzana. 

Il secondo appuntamento è martedì 5 marzo alle ore 16 davanti alla Basilica di S. Maria Assunta in piazza Carignano, a Genova. A parlarne sarà Lauro Magnani, professore emerito di Storia dell’arte moderna dell’Università di Genova. L’imponente basilica sorge sulla cima di una collina e si presenta come una struttura architettonica grandiosa concepita con una continuità progettuale di altissimo livello. Costruita dalla famiglia Sauli come esemplare manifestazione della sua grandezza, a firmarne la progettazione fu Galeazzo Alessi, che con quest’opera lascia alla città uno dei maggiori esempi di architettura rinascimentale. Al suo interno custodisce sculture di Pierre Puget e di Filippo Parodi, tra i più alti capolavori del barocco genovese. Ma oltre a descrivere quello che c’è, Lauro Magnani parlerà anche di quello che non c’è. Il progetto originario di Puget, infatti, prevedeva di sovrastare l’altare con un baldacchino marmoreo concepito sul modello di quello eretto del Bernini in S. Pietro. Per l’occasione, una riproduzione del disegno conservato nel Museo Granet di Aix-en-Provence sarà esposta al pubblico. 

Infine, mercoledì 10 aprile alle ore 17 Clario Di Fabio, professore ordinario di Storia dell’arte medievale all’Università di Genova, porterà alla scoperta del Complesso di S. Maria di Castello, in salita S. Maria di 

Castello 15 a Genova. Chiesa, chiostri e convento sorgono sulla collina che è stata il primo luogo abitato di Genova nell’antichità, e rappresentano una della più integre architetture romaniche della città, oltre a esserne uno dei più antichi luoghi di culto cristiano. Oltre e descriverne struttura e caratteristiche, compreso il museo che custodisce straordinari codici miniati, la pala “Ognissanti” di Ludovico Brea e anche reperti archeologici, Clario Di Fabio si soffermerà nella cosiddetta Loggia dell’Annunciazione per spiegare l’importanza dell’affresco che la domina, l’”Annunciazione” di Giusto di Ravensbug. L’opera, eseguita nel 1451, è una delle principali testimonianze del rapporto diretto che Genova intrattiene con l’Europa del Nord sin dal Quattrocento. Com’era tipico della pittura fiamminga, la scena sacra è ambientata in un ambiente domestico descritto con realismo, una cucina dove si riconoscono oggetti di vita quotidiana collocati con una profondità prospettica parimenti innovativa. 

Biglietto gratuito per gli abbonati di Soriteatro, 10 euro per i non abbonati, 5 euro per gli studenti, in vendita alla Pro Loco di Sori (0185 700681), Pro Loco di Recco (0185 722440), on line su Mailticket.it e al Teatro di Sori prima degli spettacoli. Prenotazioni al numero 348 2624922 o alla mail info@teatropubblicoligure.it. Informazioni e aggiornamenti su www.teatropubblicoligure.it oppure www.soriteatro.it. Appuntamento un quarto d’ora prima degli orari indicati. Per iscriversi alla Newsletter gratuita: https://www.teatropubblicoligure.it/iscrizione-nl.html

C.S.

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