“SOTTO UN CIELO STRANIERO”, IL TEMA DELL’IMMIGRAZIONE IN SCENA SULL’ISOLA DELLE CHIATTE

Di il 21 Giugno 2017

 

Inserito nell’ambito degli spettacoli del Suq Festival 2017, domani (giovedì 22 giugno) alle 21.30 sull’Isola delle Chiatte del Porto Antico andrà in scena lo spettacolo “Sotto un cielo straniero”, una storia di immigrazione del Teatro del dialogo.  Lo spettacolo, scritto da Marco Di Stefano, Rufin Doh Zéyénouin, Margarita Egorova, Elide La Vecchia, Alfie Nze, Lorenzo Piccolo e Diego Runko, narra lo spaesamento di oggi nelle grandi città, raccontato con ironia e divertimento da sette attori di nazionalità diverse alla prese con storie di immigrazione. 

 

Un quadro impressionista che ritrae una grande città e il senso di spaesamento di alcuni cittadini immigrati. Temi forti trattati con leggerezza e con una ironia che non risparmia nessuno, e che ci obbliga a riconoscerci nei comportamenti stereotipati e nei pregiudizi sui cosiddetti extracomunitari attraverso un dichiarato gioco scenico. La realtà è mostrata agli occhi del pubblico attraverso un filtro interpretativo dai risvolti talvolta comici e dissacranti. Punto di forza è l’affiatamento della compagnia multiculturale, capace di utilizzare all’occasione diverse lingue nell’intreccio narrativo, privilegiando naturalmente l’italiano, ma con un montaggio originale, che colpisce lo spettatore.

 

Una compagnia meticcia che utilizza diverse lingue nell’intreccio narrativo, con un montaggio originale, che colpisce lo spettatore. Una pièce scritta da sette autori di nazionalità diverse con la supervisione drammaturgica di Renato Gabrielli e con Olivier Elouti, Kalua Rodriguez, Yordy Cagua, Yudel Collazo, Mateo Çili, Mayil Georgi Nieto, Ngone Gueye. Regia di Tiziana Bergamaschi e Olivier Elouti (aiuto-regista). Una produzione Teatro Utile con Accademia Filodrammatici, Teatro Zona K, Mascherenere.

 

Biglietti: intero €7,00 ridotto €5,00. Info e prenotazioni al Suq o tel. 329 2054579

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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