“Sono una frana”, lo spettacolo rivelazione sui temi adolescenziali in scena al Teatro Stradanuova

Di il 11 Marzo 2019

GENOVA – Debutta in prima nazionale al Teatro Stradanuova di Genova prima di approdare a Trend – nuove frontiere della scena britannica, uno dei più prestigiosi Festival di drammaturgia Contemporanea d’Italia,
“Sono una frana” di Alex Jones. L’appuntamento con lo spettacolo, diretto e interpretato da Eleonora D’Urso, è dal 14 al 23 marzo.

 

 

Spettacolo rivelazione scritto da una delle voci più interessanti della scena comica inglese contemporanea, “Sono una frana!” in Inghilterra è stato rappresentato in moltissime scuole e utilizzato come importante e prezioso strumento di dibattito e approfondimento su tematiche sensibili, e per fortuna oggi non più taciute nei contesti scolastici: il bullismo, i disturbi alimentari (anoressia e bulimia), il rapporto genitori-figli in età adolescenziale (genitorialità nella società post moderna; quanto è cambiata la famiglia oggi).

Sinossi

Lisa ha 14 anni e la sua stanza è costantemente in disordine, un disordine che rispecchia la sua vita di adolescente, confusa e caotica, ma quella stanza dove non si riesce a trovare neanche un calzino è il suo avamposto, la sua trincea, il suo spazio per riflettere, il suo guscio in cui sparire e nascondersi quando tutto le crolla addosso.

Lisa parla direttamente al pubblico, con i ragazzi in sala che sono venuti a vederla, con gli spettatori curiosi e attenti, spettatori che sono sia genitori che figli. Il suo è un parlare sincero e schietto, fa di loro i suoi confidenti, con loro si confronta direttamente, chiede consigli, fa domande, abbattendo così la quarta parete teatrale e regalando al pubblico un’esperienza densa di significato.

Lisa è stufa, di una madre insegnante che non ha mai tempo per lei e che non capisce quella figlia che cambia umore ogni giorno. Una madre però “facile da fregare”, poiché bastano due moine fatte al momento giusto ed ecco che si va a fare shopping e “la mamma si sente apposto con la coscienza!”.

Lisa è stufa di quel padre prelibato cuoco, che non fa che cucinare piatti elaborati e ultra calorici, ma per fortuna Lisa ha delle “vere amiche” che le hanno insegnato che si può mangiare di tutto e non ingrassare, “basta vomitare subito dopo”.

Lisa è stufa di ricevere tutti quegli sms che le dicono che è una bionda senza testa, una grassa e inutile “sciacquetta”, e che farebbe meglio a togliersi dai piedi, tanto anche se sparisse per sempre a scuola non se ne accorgerebbe nessuno.

Quei messaggi sempre anonimi la fanno sentire uno zero assoluto.

Se poi ai messaggi si aggiungono le “finte amiche”, che senza motivo un giorno cominciano ad evitarla, allora internet diventa un luogo sicuro e accogliente in cui fuggire, poiché solo in rete ci sono “gli amici quelli veri”. Lisa così scopre che esistono dei siti dove quelli “sfigati” come lei si danno forza a vicenda e consigli su come “tagliarsi”, perché in quel dolore che si prova si può sentire tutta la rabbia che vien fuori dal corpo. “Amici veri”, che in una chat super privata si incoraggiano a farla finita, in un modo che però dovrà essere unico e plateale!

Lisa pensa alla morte, ma è anche innamorata, come tutte le ragazze della sua età. Innamorata persa di quel Carlo dai capelli rossi, che a scuola è snobbato da tutti perché violinista e amante della lettura. Carlo è “diverso”, da tutti quei ragazzini che le girano intorno e che nei corridoi della scuola la guardano con occhi senza rispetto, occhi che “sporcano”. Carlo non è come gli altri, usa parole “belle e nuove”, parole colte, parla di rispetto, e di bellezza, e di musica, e di armonia. Come si fa a non innamorarsi di uno così? Anche se ha i capelli rossi!

Lisa si racconta al pubblico, è un fiume in piena, e con lei sulla scena, attraverso le sue parole, prendono vita la madre, il padre, le amiche, Carlo, il professore di religione detto Carogna, le ragazzine che la bullizzano, i genitori di Lucia, e la stessa Lucia, che di anoressia un giorno muore, perché nessuno a scuola si era accorto di quanto avesse bisogno di aiuto.

Lisa parla e il pubblico la ascolta, e non può che rimanere ammutolito dalla forza dirompente di questa adolescente che, proprio dinanzi agli occhi degli spettatori, impara che la vita è complicata ma va vissuta con coraggio, e che l’amore per la cultura, la lettura, lo studio, non fa di te un “diverso”, ma una persona che sa prendersi cura di sé e degli altri, una persona che sa chiedere scusa, una persona che sa cos’è il rispetto, una persona che, nel caos della sua vita, sa dire ad alta voce: “Io da sola proprio non ce la faccio a mettere in ordine la mia stanza. Da sola no. Ho bisogno che qualcuno mi aiuti!”.

 

 

In una stanza, che è metafora della vita, prende forma un monologo che è la storia di una formazione.

Uno spettacolo che con rispettosa leggerezza, delicatezza e con il sorriso, riesce a trattare tematiche oggi diventate imprescindibili.

Per info

Repliche serali 14, 15, 16 e 21, 22, 23 marzo ore 20.45. Matinée per le scuole 20, 21, 22 marzo ore 10.00.

www.teatrostradanuova.it / info@teatrostradanuova.it / Prenotazioni telefoniche e info al 331 614 94 50.

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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