I HAVE NOTHING TO SAY: musica e teatro al Teatro della Tosse

Di il 4 Aprile 2016

I Have Nothing To Say

Ultimo appuntamento della terza stagione di Le Strade del Suono, la stagione di musica contemporanea curata dall’Eutopia Ensemble in residenza al Teatro della Tosse con la direzione artistica del giovane compositore genovese Matteo Manzitti e di Stefano Guarnieri. Mercoledì alle 21, al Teatro della Tosse, va in scena I HAVE NOTHING TO SAY.

“I have nothing to say and i’m saying it”, “Non ho nulla da dire e lo sto dicendo”, questa famosissima frase di John Cage dice molto di quell’atteggiamento poetico che negli anni ‘60 in America mirava a sgonfiare la retorica della comunicazione a tutti i costi, della veicolazione di un messaggio importante che risiede nel mistero del fenomeno musicale. Quello che Cage comincia a guardare è invece il “vuoto”, uno spazio dove non agiscano intenzioni e dove si possa rimanere soli con il sentimento della meraviglia. La musica scende dai suoi piedistalli culturali e ritorna al fenomeno originario del suono e del silenzio, due dimensioni che si incontrano in ogni oggetto, in ogni luogo, come dimostra la musica di “Living Room Music”. E incarnandosi in ogni cosa, in ogni situazione quotidiana, la musica diventa per forza teatro, gestualità, corpo. Lo intuisce molto bene Mauricio Kagel, il compositore che più di tutti esplora il rapporto tra musica e teatro.

Nelle sue partiture i musicisti sono performer, gli spartiti indicano e prescrivono movimenti scenici, espressioni del volto, situazioni drammaturgiche. In “Pas de Cinq”, cinque musicisti si muovono nello spazio con un bastone o un ombrello, calpestando strani materiali e seguendo delle indicazioni ritmiche ed espressive. In “Con Voce” tre musicisti suonano strumenti da cui non esce alcun suono, ma devono pensare lo stesso a delle melodie e rispettare precisamente dei tempi, che diventano per forza di cose tempi comici. Vi è anche un altro tipo di teatralità però, quella della voce che si fa teatro, non in quanto io narrante ma in quanto produttrice di fonemi il cui valore gestuale è più accentuato di quello tecnico-musicale. Ed è chiaramente il caso di “Stripsody” di Cathy Berberian. Un concerto di gesti, espressioni e suoni dunque, tramite i quali ci immergeremo in una dimensione sottile, dove silenzio, suono, ironia e assurdo trovano delle reciproche corrispondenze. “Aria” (un lavoro per voce e suoni “non musicali” composto da John Cage e dedicato a Cathy Berberian) non solo ha introdotto nella pratica musicale vocale l’indeterminatezza, ma ha cambiato la natura dei gesti emotivi del canto, allontanandosi dalla narrazione lineare e trasformando il linguaggio e le sue regole in “suono per sé”. Colori e linee accompagnano lettere o parole in cinque diverse lingue (italiano, inglese, francese, armeno, russo) e indicano le intenzioni estetiche e il movimento “melodico” dei vari frammenti, dove però colore e relativo modo di esecuzione (blues, lirico, nasale, infantile, eccetera) vengono decisi dal performer. In “Merce”, un omaggio a Merce Cunnigham e a John Cage, di Stefano Guarnieri, vengono esplorate e fuse insieme le intenzioni che nascono dalle volontà di “Aria” e dalla tecnica compositiva di “Empty Words”, epica costruzione musicale di Cage della durata di circa dieci ore. In “Merce” un breve testo di Merce Cunningham viene manipolato privandolo prima delle lettere che compongono le parole CUNNINGHAM CAGE, poi solo di CUNNINGHAM, infine solo di CAGE. Ne risulta una breve sonata per gesti linguistici divisa in tre parti, con una “fuga” centrale e un finale, sussurrato, nel quale la sovrapposizione dei tre moduli lascia talvolta intuire il senso completo delle frasi.

PROGRAMMA

Stripsody – Cathy Berberian
Aria – John Cage
Pas de Cinq – Mauricio Kagel
Living Room Music – John Cage
Con Voce – Mauricio Kagel
Merce – Stefano Guarnieri
  
EUTOPIA ENSEMBLE

Federico Bagnasco
Lorenzo Bergamino
Stefano Guarnieri
Matteo Manzitti
Valentina Messa
Francesco Guido
Regia del suono: Emilio Pozzolini
 
ALA

Giulia Beatini
Camilla Biraga
Matteo Guerrieri
Alice Quario Rondo

INFORMAZIONI
www.eutopiaensemble.com 
www.facebook.com/eutopiaensemble

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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