Sampierdarena. Ritratto coreografico di quartiere: il progetto laboratoriale del Teatro Nazionale

Di il 7 Dicembre 2022

GENOVA – Cosa caratterizza ognuno di noi? E qual è la fotografia di un quartiere? È partito da queste domande il progetto laboratoriale Sampierdarena – Ritratto coreografico di quartiere, che in questi mesi ha coinvolto diverse realtà locali e che adesso, dal 9 al 11 dicembre 2022, avrà alcuni momenti pubblici di restituzione del lavoro.  

Condotto dalla regista Elena Dragonetti e dalle coreografe Silvia Bennett e Isabelle Magnin, a cui si deve la prima ispirazione (l’artista francese ha condotto un’esperienza analoga  nel suo paese intitolata “Carte d’identità coreografiche”), il progetto del Teatro Nazionale di Genova, sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Comune di Genova nell’ambito delle attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città di Genova, ha visto la partecipazione di scuole di ogni ordine e grado – dalla Scuola dell’Infanzia comunale “Maria Mazzini” agli istituti comprensivi Barabino e Sampierdarena e al Liceo coreutico “Piero Gobetti”-  e di altre associazioni che vanno dal Club Petanque alla cooperativa “Il Biscione”, dal Gruppo di ballo dell’Unitre Genova al Gruppo Latino en Don Bosco. Sono stati incontri laboratoriali che hanno permesso a persone di ogni età e provenienza, genovesi da sempre o di nuova generazione, di confrontarsi, privilegiando il linguaggio del corpo alle parole. Identità, diversità, incontro, danza, teatro sono stati i temi e gli strumenti cui si è sviluppata l’intera esperienza.

«L’obiettivo di Sampierdarena – Ritratto coreografico di quartiere è di portare avanti la relazione con il quartiere iniziata già ai tempi del Teatro dell’Archivolto, andando a incontrare fuori dalle nostre sale quelle persone che ancora faticano ad avvicinarsi al teatro e favorendo il dialogo tra realtà che hanno poche occasioni di confrontarsi tra di loro» dichiara Elena Dragonetti.

Negli incontri la regista e le coreografe Silvia Bennett e Isabelle Magnin si sono concentrate sulla gestualità, sulla storia che ogni corpo porta con sé, il suo particolare modo di muoversi, di danzare, di camminare, di poggiare il peso al suolo, e da lì hanno dato vita a piccole partiture coreografiche.

I due videomaker Samuele Wurtz e Carla Grippa hanno creato una narrazione video che grazie alle proiezioni realizzate da Davide Riccardi entra ora a far parte delle performance, a cui si potrà assistere in Piazza della Dogana, davanti ai Magazzini del Sale, nelle giornate di venerdì 9 dicembre (ore 19.30), sabato 10 e domenica 11 dicembre (ore 18.30). Un momento di condivisione e di festa per coloro che hanno partecipato ai workshop e per tutto il quartiere.

9 dicembre ore 19.30

10 e 11 dicembre ore 18.30

Magazzini del Sale, Piazza Dogana, Genova

Sampierdarena 
ritratto coreografico di quartiere

ispirato a Carte d’identità coreografiche di Isabelle Magnin

regia Elena Dragonetti

coreografie Silvia Bennett e Isabelle Magnin

riprese video Samuele Wurtz e Carla Grippa

luci e video proiezioni Davide Riccardi

fonica Gabriele Repetto

produzione Teatro Nazionale di Genova

L’ingresso è gratuito con prenotazione tramite il sito biglietti.teatronazionalegenova.it 

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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