“Rose di rame. Le donne di De André”, omaggio in viadelcampo29rosso

Di il 24 Gennaio 2020

GENOVA-Rose di rame, titolo del progetto nato nel 2014 e dedicato alle donne cantate da Fabrizio De André, è un omaggio alla musica, ai testi e alla poetica di Faber, rappresentati in una nuova chiave femminile.
Sabato 25 gennaio, alle ore 17, in viadelcampo29rosso – casa dei cantautori genovesi, che ha dato il patrocinio al progetto, si ripercorreranno le strade delle compagne di viaggio tanto amate da Faber e da tutti noi.

Dalla luce lontana di Nina alla strada percorsa da Prinçesa, dalle colline di viti e ulivi di Maria alle sponde furiose di Jamin-a, passando per la promessa d’amore di Giovanna d’Arco e gli occhi di Teresa: Rose di Rame è un viaggio vissuto tenendo per mano le donne di Fabrizio De André, fianco a fianco, in cui ci si lascia semplicemente colpire dall’umanità femminile che è stata resa protagonista di moltissime sue canzoni.  

Le figure di queste compagne di viaggio sono descritte attraverso musica, testi, fotografie e danza, seguendo un progetto multiforme ideato da Laura Zinno nel 2014 e che trova piena realizzazione proprio nella compenetrazione e nella mescolanza tra le diverse espressioni artistiche.  

Proposta fino ad oggi mai fatta, la trasposizione in voce femminile delle canzoni di De Andrè si accompagna ad un importante lavoro di nuovi arrangiamenti su alcuni pezzi, e di fedele esecuzione di altri, curato da Matteo Sabetta.  

Saranno presenti Laura Zinno (voce solista e ideatrice del progetto), Matteo Sabetta (tastiera e arrangiamenti), Samuele Noé (percussioni)Elena Maistrello (voce recitante) e Luigi Perrotta (autore dei testi).

L’appuntamento genovese in musica ci aiuterà a scoprire cosa succederà il 7 marzo 2020 al Teatro Concordia di Venaria Reale a Torino.

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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