Rock in officina con “Piero Supertramp – Piero Makes Genova Great Again”

Di il 12 Giugno 2017

 

Cinque band genovesi tra indie rock, folk, hardcore e punk e una location d’eccezione. Sabato 17 giugno, a partire dalle 20.30, nell’Officina di Via Alessio Olivieri 18r, in zona San Fruttuoso, avrà luogo l’evento “Piero Supertramp – Piero Makes Genova Great Again”, organizzato dall’Associazione Culturale Generazioni Musicali. La serata, giunta alla quarta edizione, prevede un programma ricco di musica e divertimento in una location del tutto insolita: un’officina. Tra vespe sfasciate, bulloni e chiavi inglesi, si esibiranno infatti cinque tra le più interessanti nuove band del panorama genovese: Wrong Side, Ale è andato ad Amsterdam, Sad Astronauts Around Morphine, Oystercatchers e Rebels Under Rain.

 

Una serata all’insegna del punk rock nata quattro anni fa come semplice festa di compleanno, poi trasformata in un appuntamento fisso e in un’occasione per scoprire i nuovi talenti musicali che la nostra città offre. «La festa nasce quattro anni fa con l’intento di trascorrere una serata un po’ diversa tra amici – spiega Diego Scali, organizzatore dell’evento e figlio di Piero, proprietario dell’officina – L’anno dopo, nel 2014, l’alluvione ha distrutto la nostra officina, così come tanti altri esercizi commerciali in questa zona, così abbiamo deciso di riorganizzare l’evento per raccogliere fondi per ricostruire il negozio di mio padre. Fu una bellissima festa e l’officina tornò come nuova. Da allora, ogni anno ripetiamo la serata, con l’obiettivo di condividere entusiasmo ed esperienze musicali fra musicisti di diverse generazioni, per fare si che il patrimonio del “fare musica” non venga trascurato o abbandonato dai più giovani».

 

Ma andiamo a scoprire nel dettaglio i protagonisti della serata. Sul palco, in mezzo agli utensili e attrezzi del mestiere, saliranno i Wrong Side, veri specialguest della serata, che per l’occasione presenteranno il nuovo album “Punkalypso”, uscito oggi per l’etichetta La Clinica Dischi. Punkalypso è anche il nome del genere musicale che la band genovese ha lanciato, un mix di punk e calypso, ovvero la musica caraibica nata a Trinidad nei primi del Novecento. Composta da Jacopo Pagano (voce e chitarra), Angelo Carta (chitarra), Mariasole Calbi (batteria) e Carlo Silvestri (basso), la band sarà anche tra i protagonisti del Goa Boa al Porto Antico il 10 luglio insieme a Cartabianca, Tonino Carotone e Dubioza Kolektiv. Indie rock, pop e folk sono invece i generi prediletti da Ale è andato ad Amsterdam, il progetto musicale che unisce Alessandro Giacomel (chitarra), Diego Scali (voce), Giorgio Auberti (basso) e Andrea Corallo (batteria); inizialmente nati come duo acustico, gli Ale è andato ad Amsterdam proporranno pezzi propri che vanno dall’indie alla musica pop e folk rock australiana. Altro gruppo che si esibirà in officina sono i giovanissimi Sad Astronauts Around Morphine – SAAM, band post hardcore/emo formata da Stefano “Buba” Giacomazzi (basso e voce) e Federico “Dr. Delo” De Lorenzi (batteria e katana), già vincitori della finale regionale di Emergenza Festival 2016. Si ispirano ai Kooks e agli Arctic Monkeys gli Oystercatchers, band indie rock formata da Guglielmo Marcantoni Taddei (batteria), Riccardo Gianotti (voce e chitarra), Alessio Bruzzone (chitarra) e Mattia Brozzo (basso) che propone pezzi inediti con influenze indie rock inglesi. A concludere la line up della serata i Rebels Under Rain – RuR di Giovanni Maffei  (basso e voce), Alex Pilaar (batteria), Stefano Cordì (chitarra) e Milton Bolaños (chitarra), gruppo hard rock con influenze metal fresco della finale di Emergenza Festival.

 

Ingresso libero. Per informazioni: https://www.facebook.com/events/195225441000069/

 

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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