RESTAURATORI, STUDIOSI E ARTIGIANI INSIEME PER STAGLIENO

Di il 12 Febbraio 2016

Un nuovo laboratorio di restauro finanziato da Telecom, visite guidate al parco monumentale e un polo che unisce Università e artigianato: così parte il recupero di uno dei musei a cielo aperto tra i più grandi d’Europa.

Di Chiara Gaddi

Tutti conoscono il cimitero monumentale di Staglieno. O quasi. Ernest Hemingway lo definì “una delle meraviglie del mondo”. Mark Twain, passeggiando sotto i porticati, descrisse le sue statue “squisitamente lavorate, nuove e nivee; cento volte più belle della statuaria esposta nelle gallerie di Parigi”. Oggi, dopo anni di abbandono, quel fascino torna a rivivere grazie al progetto “La Fabbrica di Staglieno”, il laboratorio in cui marmisti e restauratori riporteranno le sculture al loro originario splendore. Il progetto è uno degli otto vincitori del bando “Beni invisibili, luoghi e maestria delle tradizioni artigianali” della Fondazione Telecom Italia, lanciato nel 2013 con un contributo complessivo di 1,5 milioni di euro (di cui 200mila al progetto La Fabbrica di Staglieno) con l’obiettivo di sostenere progetti volti al recupero e alla conservazione di un “bene culturale invisibile”. Realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Genova, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, ARCI e Auser Liguria, rientra tra le iniziative volte al rilancio del cimitero, definito uno dei siti culturali più importanti della città e riconosciuto a livello mondiale.

Cimitero di Staglieno. La tomba della famiglia De André

Cimitero di Staglieno. La tomba della famiglia De André

Il laboratorio, allestito nella palazzina di fianco al Tempio Laico, sarà aperto al pubblico in occasione delle visite guidate previste a partire da domani, sabato 13 febbraio, e farà parte di un tour guidato della durata di circa due ore. Alla classica visita dei monumenti più importanti, con particolare attenzione alle statue restaurate e alla loro storia, sarà possibile osservare da vicino il lavoro di ripulitura di lapidi e sculture. Non solo, la Fabbrica di Staglieno, chiamando a raccolta studiosi e ricercatori, sarà anche un polo didattico in cui verranno ospitati corsi universitari nell’ambito della conservazione e del restauro. «Questo progetto è una grande occasione per mettere a sistema competenze scientifiche, artistiche e artigianali – commenta Giovanni Petrillo, ordinario di chimica organica e coordinatore del corso di laurea magistrale in metodologie per il restauro – gli studenti richiedono sempre più frequentemente di poter mettere mano, durante il loro corso di studi, sui manufatti e di maturare esperienza sul campo. Qui avranno finalmente modo di farlo e di arricchire la loro formazione». Stesso obiettivo anche per le Associazioni di Categoria Artigiani, che hanno individuato nella Fabbrica di Staglieno un campo di formazione e una nuova linfa per le imprese in stato di difficoltà. «La zona intorno a Staglieno è ricca d’imprese collaterali ai servizi cimiteriali – spiega Massimo Giacchetta, presidente di Cna Genova – con questo progetto si andrà a creare un unico laboratorio dove concentrare le attività e sperimentare tecniche nuove. Anche l’artigiano può dare un contribuito all’innovazione e alla ricerca». Grazie al coinvolgimento nel progetto del Cna, per il quale sono state stanziate otto borse lavoro (cinque per i marmisti e tre per i restauratori), la Fabbrica di Staglieno diventa un polo di alta formazione artigiana e un luogo dove confrontarsi e sperimentare.positano_staglieno_DSC_7555

Le visite guidate
Le visite guidate si svolgeranno tutti i sabati, con un’interruzione estiva dal 18 giugno al 3 settembre ed una invernale dal 17 al 31 dicembre, e avranno una durata totale di circa due ore, con partenza alle ore 14.15 di fronte al Tempio Laico di Staglieno.
Il biglietto è in vendita dalla guida e non è necessaria la prenotazione.
Intero € 7, ridotto/convenzioni € 5 (12-18 anni o oltre 65), gratis fino a 12 anni.
Info staglieno@arcigenova.it

Su Redazione

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