RAPALLO DOPO LA MAREGGIATA, IL RISVEGLIO È DA INCUBO

Di il 2 Novembre 2018

Il giorno dopo l’Apocalisse che ha distrutto il porticciolo e divorato il litorale il bilancio è impietoso: delle 335 barche ormeggiate soltanto 124 si sono salvate dalle furia del mare. Danni per oltre venti milioni anche a Genova e nella provincia. 

 

RAPALLO (GE) – Il giorno dopo la tempesta il bilancio è da brividi: delle 335 imbarcazioni ormeggiate al porto di Rapallo soltanto 124 sono rimaste a galla. Tutte le altre sono affondate o si sono schiantate contro gli scogli. La mareggiata che ha disintegrato la diga foranea e flagellato Rapallo e il Tigullio non ha lasciato scampo divorando pezzi interi di costa e provocando danni per decine di milioni. Un’Apocalisse senza precedenti con molte località della costa di levante impegnate in queste ore a leccarsi le ferite ma decise a ripartire per (ri)costruire dei litorali più sicuri e protetti. Intanto oggi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e l’assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, effettueranno un sopralluogo a Portofino per fare il punto con il sindaco Matteo Viacava sulla strada da ricostruire.

 

Ma quella del Tigullio non è stata l’unica area colpita dalle mareggiata e dai venti forti. Nella prima ricognizione del Comune di Genova, che sta raccogliendo elementi per supportare la richiesta di stato di emergenza (e di fondi) siglata dalla Regione, spiccano i danni provocati dal mare. Il litorale di Vesima è stato raso al suolo e la passeggiata di Voltri devastata. La passeggiata di Nervi è interrotta da un buco di circa 25 metri quadrati. La struttura d’appoggio è stata polverizzata e si prospetta un ripristino costoso e molto complicato. A Pegli i danni sono poco più contenuti, localizzati soprattutto attorno a Molo Archetti. Gravi i danni anche a Sturla, dove è stata interessata anche la piscina. A Boccadasse il mare ha divorato l’intera spiaggia.

 

Insomma in una città già provata dal disastro del ponte Morandi, i liguri subiscono l’ennesimo colpo al cuore ma sono pronti a rialzarsi più forti di prima di fronte all’ennesima catastrofe naturale.

 

Il lungomare di Rapallo il giorno dopo la mareggiata nella galleria fotografica di Emilio Scappini:

 

Su Emilio Scappini

Istrionico, poliedrico, sempre sul pezzo. Per lui la fotografia è un'arte e una missione. Ha fatto di un hobby una passione trasformando ogni immagine in un ritratto da incorniciare. È la perfetta sintesi di esperienza ed entusiasmo al servizio della redazione.

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