Prende forma la “Genova che vorrei” grazie ai piccoli vincitori del premio Federica Picasso

Di il 8 Febbraio 2024

GENOVA – Educare le famiglie genovesi a una maggiore consapevolezza dei pericoli legati alla fruizione scorretta della strada, coinvolgendo attivamente i bambini e facendo leva sulla loro immaginazione per aumentare sicurezza stradale e mobilità sostenibile, davanti a scuola e nei loro quartieri, grazie alla costruzione di spazi sicuri e inclusivi.

Questa mattina, giovedì 8 febbraio, presso il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, sono state premiate le classi quarte e quinte e gli allievi delle scuole primarie genovesi che hanno partecipato alla 3^ edizione del Premio Federica Picasso, l’iniziativa organizzata dal comitato promotore formato da Studio Legale Associato degli avvocati SguersoComune di Genova e Ufficio Scolastico Regionale per ricordare la ragazza genovese scomparsa l’8 febbraio 2021 a seguito di un tragico scontro stradale.

Esattamente tre anni dopo, alla presenza della famiglia, dei suoi amici e colleghi, dei bimbi vincitori del Premio e delle scuole coinvolte nel progetto, dal ricordo di Federica germoglia per la terza volta un seme di speranza per un futuro migliore, con più sicurezza e sempre meno vittime della strada, perfettamente incarnato dagli oltre 1000 bambini che hanno partecipato a un laboratorio dove costruire insieme la “Genova che vorrei”, con strade scolastiche, zone (semi)pedonali, più rispetto per le norme del Codice della Strada e per l’ambiente, ancora più pedibus e bicibus, con un conseguente incremento generale della qualità della vita.

Un processo creativo di riflessione sui temi della nuova mobilità e degli spazi pubblici a misura di bambino che ha visto al lavoro, con grande entusiasmo, un affiatato team composto da giovanissimi, scuole e famiglie: tutti insieme appassionatamente per ripensare e riprogettare, con fantasia e creatività, alcuni spazi pubblici a ridosso degli istituti scolastici e dei luoghi pubblici di aggregazione normalmente frequentati dai bimbi.

Tre le grandi novità dell’edizione 2024 del Premio: l’apertura alle classi quarte delle primarie genovesi oltre alle quinte; l’inserimento dell’Ufficio Scolastico Regionale nel comitato promotore per rafforzare ulteriormente le sinergie già in atto e il coinvolgimento del mondo della scuola; una nuova sezione tematica dedicata all’urbanismo tattico oltre a quella, più generale, denominata “Bimbincittà: mi muovo sicuro nel mio quartiere!”.

Quest’anno, infatti, i bimbi hanno avuto l’opportunità di ingegnarsi in un lavoro di carattere ancora più creativo, consistente nell’immaginare “Lo spazio che vorrei intorno alla mia scuola”, disegnando una piazza o una strada scolastica a misura di bambino.

Questo doppio canale di partecipazione ha consentito ai piccoli genovesi di realizzare elaborati cartacei e video di alto livello, dimostrando lungimiranza, intelligenza creativa e desiderio di migliorare l’ecosistema urbano per se stessi e per gli altri cittadini.

I PREMI

Il primo premio per la sezione “Bimbincittà: mi muovo sicuro nel mio quartiere” è andato alla classe 4A dellascuola Solari dell’IC Terralba, grazie al video “Andiamo a Pedibus” capace di comunicare in modo coinvolgente le azioni positive che modificano i comportamenti di studenti e famiglie, con una sceneggiatura ricca di qualità interpretative e genuina vivacità espressiva.

Seconde a pari merito le classi:

-4Cscuola Embriaco  IC Centro Storico, con il progetto “Mi muovo al sicuro nel mio quartiere“, per avere compreso il ruolo della partecipazione attiva nell’esprimere i propri bisogni di sicurezza e nel richiederne il rispetto alle istituzioni, dimostrando come a scuola si cresca cittadini sensibili e consapevoli utilizzando l’alfabetizzazione strumentale in modo significativo e motivante;

-5D, scuola Cantore-Rolando  IC Sampierdarena, “Mi muovo sicuro… Dal passato al futuro!“: per avere dimostrato notevole sensibilità nel richiedere una Città sicura per tutti, nei cambiamenti del contesto di vita, valorizzando il proprio passato e proiettandosi nel futuro, valorizzando quello che si vive per costruire tutti insieme un qualcosa di migliore;

-4E, scuola Papa Giovanni XXIII  IC Marassi, “Educare alla consapevolezza e sicurezza stradale. Qui Radio Safe and Sound“, per avere utilizzato in modo originale le tecnologie a disposizione della scuola e in particolare la radio, che permette di abituare i ragazzi a un uso alternativo rispetto alla semplice fruizione ludica degli strumenti a loro disposizione;

-5E, scuola Cantore-Rolando  IC Sampierdarena, “Mobilità sostenibile… Dove? Come? Quando?“, che ha valorizzato le storie personali attualizzandole nei nuovi contesti di vita, esprimendo valori comuni universali attraverso la conoscenza e lo scambio di esperienze che travalicano gli ostacoli linguistici e le distanze geografiche, avvicinando i piccoli ai grandi.

Menzione speciale per la 4A, scuola Doria  IC Molassana e Prato, “Evviva! Ora ci sposteremo sempre così!“, per il ruolo di avanguardia di “piccoli grandi” promotori della ciclabilità. In particolare, la sinergia tra scuola e famiglie ha partorito una ciclofficina capace di rigenerare una flotta di bici regolarmente utilizzate negli spostamenti didattici sfruttando appieno la pista ciclabile della Val Bisagno.

Ad aggiudicarsi il primo premio per la sezione dedicata all’urbanistica tattica è stata la classe 5B dell’IC Cornigliano – scuola Ferrero con l’elaborato “La scuola dei miei sogni è in un quartiere che ascolta i miei bisogni“, che analizzando gli spazi più prossimi alla scuola e altri luoghi e servizi del quartiere, testimonia la competenza riguardo alle trasformazioni ambiziose ma concrete, l’uso di materiali di riciclo e l’attenzione per gli spazi della mobilità lenta.

Al secondo posto, a pari merito, le classi:

-5Bscuola Thouar  IC Pra’, per il progetto “La piazza che vorrei intorno alla mia scuola” che, oltre a disegnare con grande cura la facciata principale della scuola, propone una serie di trasformazioni attraverso un video che accompagna lo spettatore con una rappresentazione molto coinvolgente e dinamica;

5Ascuola Cantore-Rolando  IC Sampierdarena, “Un giardino tutto per noi“: un progetto che analizza lo spazio dei giardini Pavanello illustrandone le condizioni attuali e la varietà di modi in cui viene frequentato da tante persone, dando attenzione alla qualità degli spazi pubblici e alla presenza di servizi alla cittadinanza, inclusivi e sostenibili;

-5Ascuola Fermi  IC Quinto-Nervi, “Un nuovo giardino, un nuovo inizio” che propone una trasformazione di piazza Duca degli Abruzzi disegnando nuovi spazi e nuove attività, immaginando un vero e proprio nuovo pezzo di città.

Non solo le classi vincitrici, ma tutti gli alunni partecipanti hanno potuto suggerire un ripensamento sostanziale del modo di vivere gli spazi pubblici attorno alle scuole, liberandoli dal traffico privato e rendendoli così più sicuri e adatti allo svolgimento di attività di aggregazione insieme a coetanei e famiglie, con importanti benefici in termini di socializzazione e interscambio culturale.

LE GIURIE

Ogni singolo elaborato è stato giudicato da una giuria, una per ciascuna delle due sezione tematiche, presiedute entrambe da Marco Scarponi, segretario generale della Fondazione Michele Scarponi che dal 2018 crea e finanzia progetti aventi come fine l’educazione al corretto comportamento stradale, a una cultura del rispetto delle regole e dell’altro.

Tra i giurati c’erano figure rappresentative del mondo della scuola (Roberta Carioti, Iris Alemano, Mariella Tixi), dell’Università (Paola Savoldi e Giovanni Lanza del Politecnico di Milano), del Corpo della Polizia Locale di Genova (Rossana Monti, Fabrizio Bazurro, Tania Oliveri) e dell’Area gestione del territorio (Elisabetta Traverso per la Mobilità, Cristina Giusso e Alessandra Quarello per l’Urbanistica) e della direzione Progettazione (Carol Trucco) del Comune di Genova.

CS.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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