“Piombo”, alla Tosse il musical sul sequestro Moro

Di il 7 Marzo 2018

GENOVA – Continua a svilupparsi attraverso focus tematici, in questo caso dedicati al “terrore”, la stagione 2018 del Teatro della Tosse. Dall’8 al 10 marzo (ore 20.30) è il turno di “Piombo – Una canzone vi seppellirà” di Gipo Gurrado (libretto, musiche, resti e regia) e con Enrico Ballardini, Davide Gorla, Giulia D’Imperio, Andrea Lietti, Elena Scalet, GIpo Gurrado (live electronics, chitarre, piano), Mauro Sansone (batteria).

 

“Piombo” è un musical che porta in scena fatti e personaggi emblematici del terrorismo in Italia, rievocando gli sconvolgenti cinquantacinque giorni del sequestro Moro. Associare la parola “musical”, con tutto il suo bagaglio di immaginario collettivo, a espressioni come anni di piombo e brigate rosse appare quasi una contraddizione. Ma è in questo contrasto che si svela il cuore del progetto che vuole raccontare in un modo nuovo un periodo storico drammatico, archiviato forse troppo velocemente. I protagonisti del “sequestro Moro” prendono vita sul palco e vengono mostrati attraverso un punto di vista inedito, lontano dalla retorica e dai luoghi comuni. Piombo coinvolge il pubblico a un livello profondo e viscerale come solo la musica può fare.

 

Dopo il ritorno di Peter Brook con “Battlefield”, e con “Piombo” di Gipo Gurrado, il focus sul terrore proseguirà con “Utoya” (15-17 marzo) di Serena Sinigaglia e con “La lotta al terrore” (22-24 marzo) di Luca Ricci. Spettacoli che analizzano il conflitto come stato di tensione, come situazione in cui bisogni, tendenze e aspettative contrastano tra loro, imponendo un processo di adattamento. Scene e costumi di “Piombo” sono di Vittoria Papaleo, le luci di Monica Gorla, l’audio di Gabriele Simoni (Indiehub), le fotografie di Michela Piccinini. Produzione di Tiktalik Teatro. Il biglietto d’ingresso costa 14€.

(C.S.)

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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