Pino Petruzzelli dirige due spettacoli per il progetto “Equilibrio Dinamico” del Teatro della Tosse

Di il 14 Febbraio 2022

GENOVA – Due spettacoli scritti e diretti da Pino Petruzzelli, autore, regista e attore del Teatro Nazionale di Genova, fondatore del Centro Teatro Ipotesi: venerdì 18 e sabato 19 febbraio nella Sala Trionfo dei Teatri di S.Agostino va in scena “Vita nel bosci”, uno spettacolo liberamente ispirato al romanzo di Henry Thoreau “Walden ovvero vita nei boschi”, mentre domenica 20 febbraio è in programma “Bacci Mussu u cunta l’Inferno” al Teatro del Ponente , tradotto in genovese e interpretato da Mauro Pirovano, liberamente ispirato alla “Divina Commedia” di Dante Alighieri.

Settembre 2020. Teatri pronti a richiudere. Tournée bloccate.
Pino Petruzzelli, attore e regista, decide di vivere, per un anno intero, nei boschi. Prepara la valigia, porta con sé il romanzo “Walden ovvero vita nei boschi”, sale in auto e parte.
Il suo nuovo monologo parte cosi, proprio dalla provocazione del libro di Thoreau, di grande attualità ancora oggi alla luce dei problemi legati all’ambiente e alla sostenibilità dei processi produttivi.


Petruzzelli porta in scena questi temi con una scrittura drammaturgica e una recitazione capaci di coinvolgere lo spettatore in modo ora profondo, ora ironico, sull’importanza di una ricerca interiore volta alla comprensione di una natura che va difesa, per continuare a goderne.
Quattro stagioni nei boschi per vedere da vicino la Creazione come un privilegiato spettatore nella bottega di un Artista capace di creare il mondo e chi lo popola.
Grazie alla natura cercare la vita e provare a viverla dentro di sé, nella parte più intima.
Quattro stagioni immerso nel bosco e capire, alla fine, che il futuro è sinergia tra natura e tecnologia, tra città e territorio.

Così Pino Petruzzelli racconta il suo nuovo lavoro: “Lo spettacolo Vita nei boschi porta ognuno di noi a guardare il paesaggio con occhi diversi. Immersi nella maestosità della natura ritroviamo il senso del godimento del presente. Lontani da visioni bucoliche o nostalgiche, Vita nei boschi è un concreto atto di fede nella vita. Un provare a guardare dentro il bosco che c’è in ciascuno di noi, e ritrovare nella nostra intimità la spinta per rimboccarsi le maniche credendo in un futuro fatto di rispetto delle diversità. Oggi c’è la necessità di tornare a vedere l’entroterra come risorsa.

Abbiamo per anni trascurato, quando non abbandonato, il territorio e oggi, a causa di una pandemia, siamo corsi tutti a cercare libertà tra i monti, le colline, le campagne. Ma questo territorio è una risorsa che va tutelata per goderne. Sinergia è la parola chiave dello spettacolo. Centro e periferia. Città e territorio.” Questi binomi diventano la base per uno spettacolo sulla natura in cui “la scrittura molto intensa di Pino Petruzzelli dimostra grandi capacità di affrontare argomenti legati alla natura. Il tutto arricchendo il suo farsi regista e attore di prospettive sempre nuove. Questo fa risaltare Vita nei boschi come un nuovo esempio di intensità attoriale. Vita nei boschi, vero banco di prova di consapevolezza comune per l’artista e il pubblico, non può che lasciare una traccia di emozione e piacere.” Come scrive Sipario.

“BACCI MUSSO u cunta l’INFERNO” nasce dall’incontro di tre artisti: l’attore Mauro Pirovano, l’autore e regista Pino Petruzzelli e Dante Alighieri.
Un omaggio scherzoso al Sommo Poeta, un gioco tra dialetti sulla Prima Cantica della Divina Commedia.
“ ..è notizia di questi giorni, confermata dai più alti esperti e studiosi, che non è Dante ad aver scritto lo Inferno della Divina Commedia, bensì tal Bacci Musso da Pentema. Sono i manoscritti ritrovati in un dimenticato archivio a rivelare che il Dante Alighieri era un oste, straordinario, ma pur sempre oste e non poeta. Andò a vivere a Pentema, dopo i dissidi con lo Sindaco di Firenze, e lì fondò l’Antica Osteria da Beatrice dove li clienti pasteggiavano con antiche ricette e con un superbo Pane delli Angeli cotto nel forno a legna.

Premesso questo, ci è dato constatare che i manoscritti ritrovati affermano che fu Bacci Musso da Pentema ad aver viaggiato nello Inferno, accompagnato da una guida turistica del luogo, tal Virgilio da Torriglia, inspiegabilmente tifoso del Napoli. Nella visita al Museo dello Inferno, il nostro conterraneo Bacci Musso da Pentema s’imbatté in mille e dannati personaggi: da Caronte, un ruvido e romanaccio traghettatore, alla romagnola e lussuriosa tabaccaia Francesca da Rimini, fino a Ulisse, che in vita fu titolare, in Piazza De Ferrari a Genova, della Ulisse’s Travel.
Se la scoperta di questi documenti ha generato in Voi, caro lettore, una qualche curiosità, Vi invitiamo a Teatro…

“Lo spettacolo è un popolare e rinfrancante gioco dialettale su un capolavoro della letteratura italiana ed una superba prova d’attore per Mauro Pirovano.
Bacci Musso u cunta l’Inferno è uno spettacolo di grande scorrevolezza e piacere per il pubblico, che può apprezzarne sia la parte genuina e popolare del testo come il suo aspetto maggiormente profondo e riflessivo. Merito di tutto questo è di Mauro Pirovano e Pino Petruzzelli, artisti di grande esperienza e abilità nel sapersi muovere coinvolgendo gli spettatori in un testo di questa importanza e portare un pubblico eterogeneo a tributare i medesimi, convinti e ripetuti applausi.” Così scrive Sipario

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