“Non tutto il Cinema, solo il Meglio”, le sale d’essai della Liguria riunite per una rassegna di film d’autore

Di il 7 Novembre 2023

GENOVA –Le sale d’essai della Liguria riunite nella FICE (Federazione Italiana dei Cinema d’Essai) per la prima volta realizzano insieme una rassegna di film d’autore, “Non tutto il Cinema, solo il Meglio”Dall’8 al 29 novembre si potranno vedere o rivedere i quattro film d’autore “Disco Boy” di Giovanni Abbruzzese, “As bestas” di Rodrigo Soroyen, “Quo vadis, Aida?” di Jasmila Žbanić e “The Artist” di Michael Hazanavicious in otto sale della regione: City a Genova, Mignon a Chiavari, Tabarin a Sanremo (il mercoledì), Club Amici del Cinema a Genova, Columbia a Ronco Scrivia, Comunale a Rossiglione, Nuovo Filmstudio a Savona, Il Nuovo alla Spezia (il giovedì). Biglietto speciale a 5 euro.

“Non tutto il Cinema, solo il Meglio” è un’occasione per ricordare quanto sia importante incontrarsi in un cinema e vivere un’emozione collettiva. L’iniziativa è stata ideata e promossa dalla nuova governance della delegazione ligure della FICE, guidata da Elisabetta Costa. La FICE, istituita nel 1980, è l’associazione di categoria che riunisce i cinema specializzati nella programmazione di qualità. Ognuno dei quattro film è stato scelto dall’esercente di una delle sale protagoniste del progetto e ogni proiezione sarà preceduta da una clip in cui la motiva. La rassegna prosegue nei primi mesi del 2024 con una novità: il coinvolgimento del pubblico. Gli spettatori saranno chiamati a scegliere il loro film preferito tra un elenco di titoli di qualità. I quattro film prescelti avranno come testimonial quattro spettatori che realizzeranno lo spot insieme agli esercenti.

Al City di Genova (vico Carmagnola 9, tel. 010 8690073) mercoledì 8 novembre alle ore 21.15, “Non tutto il Cinema, solo il Meglio” inizia con “Disco boy” (2023), opera prima di Giovanni Abbruzzese, vincitore dell’Orso d’Argento per il Miglior contributo artistico al Festival di Berlino 2023. Parla di guerra uscendo dai canoni del genere per affrontare sensazioni e traumi che permangono nell’inconscio. Il protagonista è Aleksei (Franz Rogowski), un giovane bielorusso che cerca di raggiungere clandestinamente la Francia. Una volta arrivato l’unico modo per poter essere regolarizzato è di aderire alla Legione Straniera. Si troverà così a combattere sul delta del Niger dove un giovane, Jomo (Morr N’Diaya), a sua volta lotta contro le multinazionali che sfruttano il territorio. “Disco Boy” è stato scelto da Nuovo Filmstudio di Savona.

Si prosegue giovedì 15 novembre al City, sempre alle 21,15, con “As bestas” (2022), che ha ottenuto il Premio Goya per il Miglior Film e il Premio César per il Miglior film straniero. In un villaggio rurale in Spagna una coppia di francesi decide di riattare dei ruderi con la prospettiva di realizzare un agriturismo. La popolazione locale però non vede di buon occhio la loro presenza. In particolare due fratelli, proprietari di una piccola fattoria confinante con la loro, non sopportano il fatto che i due non votino a favore dell’installazione di impianti eolici. Con Denis Ménochet, Marina Foïs, Luis Zahera, Diego Anido. Selezionato dal Club Amici del Cinema di Sampierdarena.

Il City mercoledì 22 novembre alle 21,15 ospita “Quo vadis, Aida?” (2020), selezionato da Il Nuovo della Spezia, vincitore dei Premi Efa (European Film Awards) 2021 come Miglior Film, Miglior Regia (Jasmila Žbanić) e Migliore attrice protagonista (Jasna Đuričić). È il primo film a trattare il genocidio della città bosniaca di Srebrenica avvenuto nel 1995. Il racconto segue lo sguardo di Aida, un’interprete che lavora alle Nazioni Unite. Quando l’esercito serbo occupa la città, la sua famiglia è fra le migliaia di cittadini che cercano rifugio nell’accampamento dell’Onu. Come persona informata delle trattative, Aida ha accesso a informazioni cruciali per le quali è richiesto il suo ruolo di traduttrice. Ma il sistema di protezione internazionale, gestito dalle gerarchie militari olandesi, si rivela sempre più fragile e inadeguato di fronte all’avanzata delle truppe del generale Ratko Mladić.

La rassegna, per quanto riguarda il City, si conclude mercoledì 29 novembre con “The Artist” (2011), selezionato dal Complesso Ariston di Sanremo. Si ride e ci si commuove. Il regista Michael Hazanavicious utilizza tutte le strategie del cinema muto e dimostra che le esigenze del pubblico sono sempre le stesse. Ambientato a Hollywood nel 1927, racconta la storia di due attori interpretati da Jean Dujardin e Bérénice Bejo, colti nel passaggio dal muto al sonoro. Nel 2012 il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti: cinque Oscar (tra i quali miglior Film, miglior regia e miglior Attore), sei Premi César (tra i quali Miglior Film, Regia e Migliore Attrice), Palma d’oro al Festival di Cannes per il protagonista maschile Jean Dujardin e il curioso Palm Dog Award al cane Uggie.

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CS.

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