“MISERIA E NOBILTÀ”, TRADIZIONE E CONTEMPORANEITÀ AL CARLO FELICE

Di il 9 Febbraio 2018

Una Napoli comica ma malinconica, ancora indecisa tra monarchia e repubblica

 

GENOVA – Un Carlo Felice nuovo, popolare e divertente. Il teatro torna a commissionare un’opera (non accadeva dal 1892), affidando un classico della comicità napoletana, “Miseria e Nobiltà” alle sapienti mani del compositore Marco Tutino. Tratta dall’omonima commedia di Eduardo Scarpetta, debutterà venerdì 23 febbraio e resterà sul palco del Carlo Felice fino al primo marzo.

 

Tradizione e contemporaneità

“Miseria e Nobiltà” segna l’esordio di Marco Tutino nell’opera buffa, che ha accettato la sfida di riallacciare la storia all’attualità. «La concezione di dell’opera – precisa il compositore Marco Tutino – è fortemente legata alla tradizione di un artigianato italiano, realizzato con regole molto precise. Tuttavia è impossibile declinare un’opera senza tener conto della contemporaneità: si allontanerebbe dal pubblico». Il linguaggio cambia, così come si trasforma il gusto comico: «il nostro sguardo è ormai irrimediabilmente influenzato e corrotto – prosegue Tutino – dalla verità dei generi di spettacolo leggero che da più di cento anni hanno cambiato profondamente le nostre esigenze e aspettative»

 

«Un teatro moderno, colto e popolare»

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Maurizio Roi

Ambientata nel 1946 in una Napoli ancora indecisa tra monarchia e repubblica, l’opera avrà meno personaggi-maschere del film con Totò e Sophia Loren, mantenendo comunque equivoci e clima da farsa. «Abbiamo voluto dare il segno – spiega il sovrintendente Maurizio Roi (in foto) – che l’opera è viva. Il nostro è un teatro moderno, colto e popolare: lo dimostriamo con un nuovo approccio musicale, piacevole, melodico e divertente». La regia è firmata da Rosetta Cucchi, la direzione dall’abile bacchetta di Francesco Cilluffo, le scene da Tiziano Santi. Gianluca Falaschi cura i costumi, Luciano Novelli le luci. L’allestimento è realizzato dalla Fondazione Carlo Felice in coproduzione con il Teatro Verdi di Salerno, dove “Miseria e Nobiltà” sarà in scena dal 2019. L’opera è lo “spettacolo fisso” di Quartetto, abbonamento in collaborazione con il Teatro Stabile.

 

Gli eventi collaterali

Numerose le attività di contorno previste: sabato 17 febbraio (ore 16) Marco Tutino e Luca Rossi terranno una conferenza illustrativa sula vita del testo di “Miseria e Nobiltà”; domenica 18 sarà l’open day (ore 11 prova aperta al pubblico, ore 12 spaghettata nel foyer, ore 14 visite guidate agli allestimenti, ore 15 prove luci aperte al pubblico, ore 20 proiezione della pellicola originale del film “Miseria e Nobiltà a ingresso libero); lunedì 19 (ore 17.30) incontro con i protagonisti in Sala Paganini; martedì 20 (ore 17.30) presentazione in Sala Paganini del libro “Il mestiere dell’aria che vibra” di Marco Tutino; mercoledì 21 (ore 20.30) prova generale aperta alle scuole; giovedì 22 (ore 15) incontro divulgativo al Municipio Media Val Bisagno; sabato 24 (ore 11.30) Marco Tutino incontra gli studenti e i docenti del Conservatorio Paganini.

Su Giulio Oglietti

Cresciuto tra la nebbia e le risaie del Monferrato, è a Genova dal 2013. Laureato in Informazione ed editoria, collabora con GOA da luglio 2017. Metodico e curioso, è determinato a diventare giornalista. ogliettig@libero.it

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