“LET’S FINISSAGE”: la pittura su sabbia arriva al Castello D’Albertis

Di il 9 Ottobre 2019

GENOVA-Venerdì 11 Ottobre dalle ore 17.00 al Castello D’Albertis, dopo la testimonianza del collettivo artistico Uncovering America, si potrà assistere alla performance live “Pittura su sabbia con polvere da sparo” di  Jaque Fragua.

La pittura su sabbia è l’arte di usare sabbie colorate con pigmenti naturali su una superficie per creare una immagine – permanente o effimera. Le immagini effimere costituiscono antiche tradizioni in molte culture della terra, sono a carattere rituale, in genere preparate per cerimonie di guarigione da un capo spirituale o da una persona legata alla sfera terapeutica.

Jaque Fragua è interessato ai modelli tradizionali di queste pratiche culturali e ne adatta lo spirito per trasformarle in frammenti del moderno, al momento sta sperimentando la sfera della performance versus quella della cerimonia e ritiene che sia l’intenzione che sta dietro all’azione a risultare in un effetto placebo o in un cambiamento di impatto sull’ambiente nel tempo e nello spazio.

Fragua sta sviluppando il rituale della performance che collega i movimenti del vecchio mondo con materiali moderni. Usando la polvere da sparo, Fragua spera di ottenere un effetto spettacolare, come anche di creare un contesto in cui la polvere da sparo sia concepita come uno strumento di liberazione e colonizzazione/sottomissione- cioè yin e yang.

La performance include l’invocazione allo spazio, seguita dalla pittura con la polvere da sparo. L’atto di usare materiali grezzi per creare un senso di sconcerto, per quanto effimero, permette all’osservatore di immaginare un modo diverso di vivere e uno sguardo verso una sensibilità e pratica indigena che stanno continuando a mutare ed espandersi.

La preoccupazione di Fragua è “come possiamo resistere attivamente attraverso questi atti di indigenismo e tradizione, mentre conduciamo le nostre esistenze nella realtà moderna?”

C.S.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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