L’eterno dualismo tra potere e femminilità nel dramma della Maria Stuarda diretta da Livermore

Di il 20 Ottobre 2022

GENOVA – Potenza scenica, ritmo narrativo e grande originalità. La “Maria Stuarda” di Friedrich Schiller, tradotta da Carlo Sciaccaluga, diretta Davide Livermore e interpretata magistralmente da Elisabetta Pozzi e Laura Marinoni, le due grandi regine che di sera in sera si scambiano i ruoli in base alla direzione di una piuma lasciata cadere dall’alto all’inizio di ogni spettacolo, è un condensato perfetto tra storia, teatralità e modernità.

L’impianto scenico creato ad arte da Livermore fa scorrere la trama per oltre tre ore senza pause o sbavature, tutti i protagonisti dominano il palcoscenico recitando un copione studiato nel minimo dettaglio. Gli effetti sonori in sottofondo, di Mario Conte alla elettronica e di Giua alla voce e chitarra, infondono profondità allo spettacolo scandendo il tempo dell’azione ora con momenti di lirica morbidezza (le atmosfere ispirate al Cinquecento e Seicento inglese), ora alimentando la suspense. Nel dramma scritto da Schiller alla fine del 1700, la lotta per la corona tra la scozzese Maria Stuarda (interpretata per la seconda sera di seguito da Marinoni) e l’inglese Elisabetta si trasforma in un confronto appassionato, giocato su piani emotivi diversi (dall’invidia al martirio, dall’insulto alla preghiera). Una battaglia feroce che determinerà le sorti future non solo dell’Inghilterra ma dell’Europa e del mondo. In un eterno gioco di dualismo tra potere e femminilità, tra Pozzi e Marinoni (entrambe con indosso abiti di Dolce & Gabbana, mentre gli altri sono di Anna Missaglia) c’è tutta la profondità emotiva dei due personaggi nello spettacolo prodotto anche dal Teatro Nazionale di Genova che apre la stagione teatrale.

Completano il cast, cinque artisti che hanno dovuto dividersi fra numerosi personaggi, tutti risolti con bravura: Gaia Aprea, Linda Gennari, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi e Sax Nicosia.

Maria Stuarda è in scena al Teatro Ivo Chiesa fino al 30 ottobre 2022.

Maggiori info: www.teatronazionalegenova.it

Su Tomaso Torre

Giornalista pubblicista dal 2003, è fondatore e direttore responsabile di GOA Magazine. Appassionato di arte, cultura e spettacoli ha collaborato per anni con diverse testate locali occupandosi di cronaca ed attualità, sport e tempo libero. “Ho sempre coltivato il sogno di realizzare un prodotto editoriale dinamico e fluido che potesse rispondere alle esigenze informative di un pubblico sempre più competente ed avanguardista”.

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