L’ESSENZA DELL’UMANITÀ IN UNA TRAGEDIA EURIPIDEA: AL TEATRO IVO CHIESA VA IN SCENA “BACCANTI”

Di il 21 Gennaio 2022

Una delle più grandi opere teatrali di tutti i tempi, riadattata da Laura Sicignano e Alessandra Vannucci, dal 26 al 30 gennaio.

GENOVA – Al teatro Ivo Chiesa va in scena “Baccanti”, con traduzione, adattamento e regia di Laura Sicignano, ambientazione dark, scenari cupi e claustrofobici nei quali agiscono i nove attori Manuela Ventura, Egle Doria, Lydia Giordano, Silvia Napoletano, Alessandra Fazzino, Antonio Alveario, Franco Mirabella, Aldo Ottobrino, Silvio Laviano. A sostenere l’azione e accompagnare le folli danze delle invasate Baccanti, le inquietanti musiche elettroniche eseguite live da Edmondo Romano.

Un testo universale e un destino singolare quello di Baccanti, ultima tragedia di Euripide giunta fino a noi, l’unica del teatro antico in cui sia presente, per un curioso paradosso, il dio ispiratore della tragedia stessa, Dioniso: il testamento di Euripide è probabilmente una delle più grandi opere teatrali di tutti i tempi.

Penteo, giovane re di Tebe, non riconosce la natura divina di Dioniso. Da qui si scatena l’ira del dio che si scaglia contro il sovrano e induce le donne tebane a radunarsi sul monte Citerone per celebrare riti e fare sacrifici in suo onore.

Lo scontro tra Penteo e Dioniso simboleggia l’eterno conflitto fra ragione e passione, fra il vitalismo sfrenato e la morale, fra conscio ed inconscio, anticipando di migliaia di anni le intuizioni di Nietzsche e Freud. Altro tema portante dell’opera è il nuovo sguardo sul mondo femminile che nella Grecia del V secolo a.C. veniva emarginato dalla vita politica e sociale. Le Baccanti sono le prime donne libere della storia occidentale: sono creature autonome, pronte a rompere gli schemi per affermare la propria identità.

Laura Sicignano presenta così lo spettacolo: «Questa tragedia è attraversata da un rito arcaico di smembramento e rigenerazione, misterioso e radicato nella nostra cultura. Siamo nella stanza di un museo infestato da presenze malefiche, forse la traduzione spaziale della mente di Penteo, uno spazio geometrico e razionale ma minacciato da inquietudini e desideri repressi. In quest’opera Euripide sembra esprimere l’intuizione che nella cultura occidentale stia avvenendo una fine e un nuovo inizio».

Come solo i grandi classici sanno fare, la tragedia euripidea porta in scena l’essenza dell’umanità: in questo rispecchiamento della vita sta l’assoluta modernità di Baccanti, scritta 2500 anni fa ma che, per l’evidente contemporaneità dei temi, ha la forza di un instant movie.

Baccanti va in scena al Teatro Ivo Chiesa da mercoledì 26 a domenica 30 gennaio. Mercoledì e venerdì lo spettacolo inizia alle ore 20.30, giovedì e sabato alle 19.30. Domenica alle 16.

Per assistere allo spettacolo è necessario essere muniti di Super Green Pass e indossare la mascherina FFP2.

Info e bigliettisu teatronazionalegenova.it    

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