L’ANGOLO DI MARTINA: ALLA SCOPERTA DELLE PIANTE PER I TERRARI

Di il 25 Settembre 2020

La terza puntata della puntata del laboratorio “Moss By Marti” è dedicata alle specie ideali da inserire nelle teche. Ma soltanto alcune sono adatte a condividere lo stesso habitat

GENOVA – L’ampia gamma di piante che si trovano nei giardini e nelle raccolte scientifiche di molte parti del mondo, sono il risultato di una lunga storia costruita anno dopo anno da botanici, collezionisti, vivaistiappassionati del verde. Queste ricerche hanno portato gli studiosi e gli appassionati a trovare anche le piante ideali per i propri terrari basandosi su anni di studi, capacità di adattamento e tipo di terreno selezionato. E hanno scoperto che solamente alcune specie risultano adatte a vivere all’interno di una teca. Vediamo nello specifico quali.

 I FICUS

Tra le piante più adatte a trovare il proprio habitat ideale nei terrari figura Il ficus che si divide in quattro distinte specie: ginseng, retusa, panda e rampicante. Il ficus ginseng è una pianta che sviluppa un fusto ampio e allargato e delle grosse e nodose radici aeree, e a prima vista ricorda le radici di ginseng utilizzate in erboristeria, che non hanno però nulla a che fare con il ficus, derivando da una specie di Panax. Ha origine dall’India, dallo Sri Lanka, dall’Australia. Il ficus retusa invece è il bonsai da interno per antonomasia e si adatta a quasi tutte le condizioni ambientali. Grazie alle sue foglie sopporta l’aria secca presente nelle abitazioni. Le sue origini sono orientali e più precisamente dalle Filippine, dalla Malesia e dal Borneo. E’ diffuso nelle zone tropicali dell’America. Il ficus pumila, noto anche come ficus rampicante, è un arbusto rampicante sempreverde originario dell’Asia tropicale. Ha dimensioni ridotte e utilizza le sue radici aeree per attaccarsi ai supporti pensili. E’ caratterizzato da fusti sottili e ramificati la cui lunghezza può arrivare a misurare 80 cm. Altra pianta ideale per i terrari è la fittonia: è una pianta erbacea composta da steli corti e carnosi ricoperti da numerose foglie ovali caratterizzate dalla presenza di venature di colore diverso che variano a seconda della specie. Fioritura: in primavera tra gli steli compaiono i fiori delle piccolissime ed insignificanti infiorescenze a spighe.

LE PIANTE DELLE ZONE UMIDE

Tra le piante ideali a vivere all’interno di un terrario figurano le piante delle aree più umide del globo. Tra queste figura l’ederacomune, una pianta proveniente da diverse parti del mondo, Europa, Asia e Africa, comprende diverse specie tra rampicanti, arbusti e piante legnose. La famiglia di appartenenza della è quella delle Araliacee. Molto resistente a condizioni climatiche e terreni sfavorevoli, l’edera è anche una pianta rustica dotata nella maggior parte dei casi di un fusto lignificato alla base. Altra pianta ideale per i terrari è l’olmo del Caucaso, un albero a crescita lenta, originario dell’Europa e dell’Asia, è coltivato per il suo originale portamento a forma di calice. La colorazione delle foglie varia, in particolare nel periodo autunnale. La Pilea peperomioides è stata scoperta di recente, è una pianta originaria dell’America del sud e dell’Asia e il suo curioso soprannome si riferisce alla particolare forma delle sue foglie, che sono quasi perfettamente tonde come delle monete. La Pilea ama i contenitori in vetro verde poiché ama poca luce.

Il laboratorio “Moss by Marti” si trova a Genova in via Zara numero 7 rosso. È possibile aderire all’abbonamento per servizio di manutenzione terrari.

Guarda alcune delle creazioni di “Moss by Marti”:

Continua…

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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