“L’ANGELO DI KOBANE”: LA STORIA DI UNA GIOVANE COMBATTENTE CURDA DIVENTA TEATRO

Di il 26 Novembre 2019
lanna

In scena alla Sala Mercato dal 29 novembre al 15 dicembre, è lo spettacolo di Henry Naylor che racconta le gesta della giovanissima Rohana durante l’assedio dell’ISIS alla città di Kobane. “Volevo raccontare come una ragazza, che credeva nel pacifismo e nella giustizia, si sia ritrovata ad imbracciare un fucile” spiega il drammaturgo.

GENOVA-Una storia vera, protagonista una giovane combattente curda, diventa teatro e viene rappresentata in tutto il mondo. È “L’angelo di Kobane” di Henry Naylor, prodotto in Italia dal Teatro Nazionale di Genova, con la regia di Simone Toni e l’interpretazione di Anna Della Rosa, in scena alla Sala Mercato dal 29 novembre al 15 dicembre 2019.

Nel 2014 l’ISIS assediò Kobane, una piccola città curda nella Siria settentrionale, vicina al confine con la Turchia. Fu uno dei momenti più tragici della guerra civile siriana, oggi di nuovo sotto i riflettori dopo l’intervento turco contro i curdi, che nel 2015 a Kobane, combattendo ostinatamente, erano riusciti a respingere le milizie dell’ISIS, nonostante la disparità di forze in campo.

In quella lotta disperata ebbe un ruolo decisivo un gruppo di combattenti chiamato YPJ, formato interamente da giovani donne. A una di queste eroine è ispirato Angel, terzo capitolo di una serie intitolata Arabian Nightmares in cui il drammaturgo britannico Henry Naylor, dopo avere condotto approfondite ricerche, metteva in scena le complesse vicende medio-orientali, privilegiando sempre lo sguardo di personaggi femminili.

Rehana è la figlia di un contadino, che vorrebbe vederla alla guida della fattoria di famiglia, anche se la ragazza ha altre aspirazioni: gli studi di legge sono la sua passione ed è determinata a diventare avvocato. Ma la guerra la porterà a fare cose di cui mai si sarebbe creduta capace, trasformandola in un cecchino da 100 jihadisti uccisi, sino al giorno in cui, catturata dalll’ISIS, dovrà soccombere, non senza un ultimo colpo di scena.

Volevo raccontare – ha spiegato Henry Naylor – quanto e come i nostri sogni possano essere distrutti dalle ambizioni di qualcun altro. E di come una ragazza, che credeva nel pacifismo e nella giustizia, si sia ritrovata a imbracciare un fucile”.

Dopo il debutto al Festival di Edimburgo nel 2016 Angel è stato rappresentato in Europa, Australia e Stati Uniti, ricevendo numerosi premi. Tradotto in francese, portoghese, russo, greco, norvegese, ha dato vita a diversi allestimenti originali. Nel 2018 è stato presentato a Genova da Simone Toni e Anna Della Rosa all’interno della Rassegna di Drammaturgia Contemporanea (con la traduzione di Carlo Sciaccaluga).

La versione definitiva dello spettacolo, che si avvale anche della creazione visiva di Christian Zurita, dopo il debutto genovese sarà rappresentata anche a Roma (26-29 marzo, Teatro Brancaccino) e a Milano (31 marzo – 9 aprile, Teatro Franco Parenti).

Inizio spettacoli ore 20.30, giovedì ore 19.30. Biglietti 15 euro, giovani sino a 26 anni 10 euro. Lo spettacolo fa parte del percorso In_oltre.

L’angelo di Kobane
di Henry Naylor | regia Simone Toni | interprete Anna Della Rosa
traduzione Carlo Sciaccaluga | creazione visiva Christian Zurita
produzione Teatro Nazionale di Genova

Info teatronazionalegenova.it

C.S.

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